STREGA vs WICKED di Gregory Maguire

È recentemente uscita nelle librerie una nuova (e davvero ben curata) edizione di Wicked di Gregory Maguire. Un libro divenuto cult per il genere fantasy.

Le copertine di Strega vs Wicked di Gregory Maguire. A sinistra l'edizione 2006 Sonzogno, a destra 2022 Mondadori.

Le copertine di Strega vs Wicked di Gregory Maguire. A sinistra l’edizione 2006 Sonzogno, a destra 2022 Mondadori.

Sicuramente avete già sentito parlare di questo romanzo se siete appassionati del genere fantasy o anche di musical: con il suo esordio nel 2003, Wicked è  diventato il quinto musical che più a lungo è stato rappresentato a Broadway e il ventottesimo più a lungo rappresentato nella storia del teatro. [fonte: Wikipedia]

La trama del libro si ispira ovviamente al mondo di Oz creato da L. Frank Baum, ma con differenze sostanziali:
la storia infatti non è narrata da Dorothy – che qui risulta quasi l’antagonista – ma da Elfaba che racconterà la sua esistenza dalla nascita fino a diventare la “terribile strega dell’Ovest” spiegando il perché della sua cattiveria e raccontando dell’amicizia tenuta segreta con Glinda, la strega buona del Nord.

L’idea applicata alla trama è quella che verrà negli anni successivi sfruttata da Hollywood per raccontare il passato di molti villains (i malvagi) della letteratura o del fumetto, vedi per esempio l’eccezionale Joker interpretato da Joaquin Phoenix.

Ancora le due edizioni (2006 e 2022) a confronto.

Ancora le due edizioni (2006 e 2022) a confronto.

Ma torniamo alla prima edizione italiana del libro, uscita nel novembre 2006 per la casa editrice Sonzogno (con il titolo tradotto in italiano: Strega e il sottititolo Cronache dal Regno di Oz in rivolta), quindi ben undici anni dopo l’uscita negli Stati Uniti e tre anni dopo la sua prima rappresentazione teatrale come musical.

Il volume si presenta al pubblico italiano con una copertina molto simile a quella inglese e con una sopraccoperta fustellata dal cui cerchio si intravede l’illustrazione di Elfaba presente nella copertina. Lo stesso stile è stato mantenuto nella nuova edizione Mondadori, ma in maniera più elegante, con un utilizzo di materiali di qualità più alta quali carta ruvida sul fronte della sovraccopertina e plastificata all’interno con scritte concentriche che nella prima edizione non erano presenti.

L'interno della sovraccopertina nella nuova edizione di Strega (Wicked) pubblicata da Mondadori nel 2022.

L’interno della sovraccopertina nella nuova edizione di Strega (Wicked) pubblicata da Mondadori nel 2022.

Altre evidenti differenze tra l’edizione Sonzogno e quella Mondadori sono le dimensioni, maggiori per quest’ultima, e l’idea di ricoprire il taglio delle pagine di un bellissimo verde acceso che ricorda appunto la pelle della Strega dell’Ovest.
Inoltre, trattandosi di un’edizione celebrativa, in copertina appare la frase “EDIZIONE CELEBRATIVA ILLUSTRATA”, anche se le illustrazioni raccolte (a cura di Douglas Smith) facevano già parte della prima edizione italiana curata dalla Sonzogno e il sottotitolo cambiato in “VITA e OPERE  della PERFIDA STREGA dell’OVEST”.
Infine, la nuova edizione Mondadori propone un’interessante inedita postfazione dell’autore dal titolo Questo Mondo, il Mondo Accanto mai apparsa in Italia.

I dorsi a confronto. Nella nuova edizione il taglio delle pagine è stato colorato di verde come la pelle della Strega dell'Ovest.

I dorsi a confronto. Nella nuova edizione il taglio delle pagine è stato colorato di verde come la pelle della Strega dell’Ovest.

Indubbiamente per un collezionista la prima edizione è la più preziosa ma la nuova edizione è così ben realizzata che andrebbero conservate l’una accanto all’altra per poterle apprezzare entrambe.

Se cercate l’edizione Sonzogno, l’unica possibilità è quella dell’usato, dove le copie disponibili sono davvero esigue e sempre ricercate dai collezionisti.

Una delle nuove illustrazioni presenti nel libro: la mappa di Oz.

Una delle nuove illustrazioni presenti nel libro: la mappa di Oz.

Illustrazioni a confronto. A sinistra l'edizione Sonzogno 2006, a destra l'edizione Mondadori 2022.

Illustrazioni a confronto. A sinistra l’edizione Sonzogno 2006, a destra l’edizione Mondadori 2022.

Dettaglio delle pagine interne del volume Strega/Wicked scritto da Gregory Maguire.

Dettaglio delle pagine interne del volume Strega/Wicked scritto da Gregory Maguire.

Dati relativi alla prima edizione di Strega pubblicato da Sonzogno nel 2006.

Dati relativi alla prima edizione di Strega pubblicato da Sonzogno nel 2006.

Dati relativi alla nuova edizione di Strega pubblicato da Mondadori nel 2022.

Dati relativi alla nuova edizione di Strega pubblicato da Mondadori nel 2022.

I retro della sovraccoperte di Strega e Wicked di Gregory Maguire. A sinistra l'edizione 2006 Sonzogno, a destra 2022 Mondadori.

I retro della sovraccoperte di Strega e Wicked di Gregory Maguire. A sinistra l’edizione 2006 Sonzogno, a destra 2022 Mondadori.

Un’ultima curiosità: il nome di Elphaba deriva dalle prime lettere di quello di L. Frank Baum (L. Frank Baum).

 

 

 

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L’incipit:
«Un miglio sopra Oz, la Strega si librava sulla cresta del vento, quasi fosse un granello di terra sollevato e travolto dai mulinelli d’aria. Lampi bianchi e porpora le si addensavano intorno. Sotto di lei, la Strada di Mattoni Gialli descriveva un anello, come un cappio allentato. Malgrado i temporali estivi e i palanchini dei ribelli l’avessero distrutta, conduceva ancora, inesorabile, alla Città degli Smeraldi. La Strega vedeva i quattro amici che arrancavano, aggiravano i tratti dissestati, rasentavano le crepe nel terreno e correvano avanti quando la via era libera. Sembravano ignari del loro destino, ma non era compito della Strega metterli in guardia.»
(Gregory Maguire)

Anno di pubblicazione: novembre 2006
Casa editrice: Sonzogno
Prezzo originale: n.d.
Pagine: 430

USYLESSLY lo strepitoso omaggio all’estetica dell’ULYSSES di James Joyce

Capita di adocchiare un libro, ma di non comprarlo subito. Però poi ci torna in mente e pensiamo forse valeva la pena fare quel piccolo investimento. E, qualche tempo dopo, si fa di tutto per rimediare a quell’errata prima valutazione.

A me è successo recentemente, più precisamente durante un breve soggiorno a Londra, visitando un quartiere che ospita stupende librerie antiquarie. Entrando in una di queste, ho visto su un tavolo, al centro della stanza, diverse copie di quello che sembrava un libro piuttosto celebre ma che – per diverse ragioni – non avrebbe potuto essere lì. Poco importava: il confezionamento, la qualità del volume mi hanno talmente colpito che ho chiesto subito informazioni.

Come si presenta la confezione dell'edizione numerata del USYLESSLY di John Morgan, 2021.

Come si presenta la confezione dell’edizione numerata del USYLESSLY di John Morgan, 2021.

E così, ho scoperto l’USYLESSLY*: una sorta di copia (ma non è proprio una copia) del più famoso ULYSSES di James Joyce.
*gioco di parole che ricorda la parola inglese uselessly che significa inutilmente.

L’autore di questo omaggio, dell’Usylessly, è John Morgan (fondatore dello studio John Morgan e professore di design, tipografia e arte del libro alla Kunstakademie Düsseldorf) e i libro è il risultato di un’attenta osservazione dell’iconica copertina blu e della forma della prima edizione dell’Ulisse di James Joyce. Il libro riproduce le dimensioni, la massa e l’aspetto della celebre edizione della Shakespeare and Co. del 1922.

È una copia pressoché perfetta, tranne per un dettaglio: il testo.

All’interno infatti non c’è traccia del racconto di Joyce: è per lo più vuoto, a eccezione delle 64 pagine contenenti due saggi scritti a ventisette anni di distanza da Edward L. Bishop e Ted Bishop.

La copertina dell'USYLESSLY di John Morgan, 2021, è la riproduzione fedele dell'ULYSSES di Joyce, con l'eccezione del nome dell'autore irlandese.

La copertina dell’USYLESSLY di John Morgan, 2021, riproduzione fedele dell’ULYSSES di Joyce, con l’eccezione del nome dell’autore irlandese.

Pagine interne bianche del volume USYLESSLY realizzato dallo studio grafico John Morgan, 2021.

Pagine interne bianche del volume USYLESSLY realizzato dallo studio grafico John Morgan, 2021.

I saggi di Edward L. Bishop e Ted Bishop.

Il primo saggio, Re-Covering Ulysses, è stato inizialmente pubblicato sul Joyce Studies Annual nel 1994 ed esplora gli aspetti “non letterari” del libro, tracciando, come spiega Bishop, il percorso di ULYSSES il libro – l’oggetto fisico con la sua varie vesti grafiche – dalla sua nascita come romanzo moderno fino a diventare puro oggetto di culto nel mercato moderno.

Il secondo saggio, Ulysses Blue, è invece qui pubblicato per la prima volta. Nasce nell’archivio dell’Harry Ransom Center di Austin, in Texas, che conserva oltre quaranta copie della rara edizione del 1922 che permettono a Morgan e Bishop la ricerca della copertina blu, quel blu che lo stesso Joyce ha ideato per la prima edizione di Ulisse, con caratteri bianchi per indicare i colori del mare, del cielo e della Grecia.

ULYSSES ha visto la luce in una fragile ma bella brossura dalle cure della  libreria Shakespeare and Company di Sylvia Beach a Parigi il 2 febbraio 1922, il giorno del quarantesimo compleanno dell’autore.
Arrivare all’esatta tonalità di blu desiderata da Joyce è stato un processo lungo e arduo per Maurice Darantière, uno stampatore affermato a Digione. La sua ricerca lo ha portato in Germania dove ha scoperto il giusto blu ma sulla carta sbagliata. Il problema è stato risolto litografando il colore su cartoncino bianco, lasciando un bordo bianco sottile e il retro della sovraccoperta non stampato. Un blu diventato mitico, da cui emergono lettere bianche come una catena di isole su un mare greco.

Uno dei due saggi presenti all'interno del volume USYLESSLY.

Uno dei due saggi presenti all’interno del volume USYLESSLY.

Uno dei due saggi presenti all'interno del volume USYLESSLY con il riferimento alla prima edizione delle 1922 dell'ULYSSES di Joyce.

Uno dei due saggi presenti all’interno del volume USYLESSLY con il riferimento alla prima edizione delle 1922 dell’ULYSSES di Joyce.

Pagine interne del volume USYLESSLY realizzato dallo studio grafico John Morgan, 2021.

Pagine interne del volume USYLESSLY realizzato dallo studio grafico John Morgan, 2021.

Tornando ai saggi, al loro interno ci sono anche diverse fotografie di alcuni edizioni dell’ULYSSES di Joyce, tra cui le copie numerate 17 e 600, che hanno una storia nota:
il commesso della Shakespeare and Company Maurice Saillet, come ringraziamento per aver contribuito a nascondere i libri della libreria ai nazisti, ricevette la copia numero 17 dell’ULYSSES che risulta essere ancora oggi una di quelle immacolate arrivate fino a noi.
Tutto il contrario per la copia numero 600 (appartenuta alla pittrice Jessica Dismorr): con i suoi bordi della copertina irregolari, il blu e il bianco ormai scuriti entrambi verso il marrone e il dorso riparato con nastro adesivo. Laddove la copia numero 17 è stata conservata con riverenza, questa è stata utilizzata per la sua funzione basilare, ovvero per essere letta e non per essere considerata un oggetto sacro.

Foto interne al volume: l'immacolata copia numero 17 dell'ULYSSES di Joyce.

Foto interne al volume: l’immacolata copia numero 17 dell’ULYSSES di Joyce.

L’USYLESSLY di John Morgan è stato pubblicato a dicembre 2021 e a metà febbraio le 500 copie numerate erano già soldout.
Le copie venivano vendute avvolte in una sottile carta marrone da imballaggi dove veniva applicata un’etichetta con alcuni dati di stampa tra cui la numerazione del volume.

Etichetta riportante i dettagli dell'edizione numerata dell'USYLESSLY di John Morgan, 2021.

Etichetta riportante i dettagli dell’edizione numerata dell’USYLESSLY di John Morgan, 2021.

Come spiegato nelle note di vendita, la rilegatura è delicata e il blu della copertina può essere volutamente imperfetto nello spirito della prima edizione del 1922. Infine, sempre le note, sottolineano alcuni aspetti: che il libro ha per lo più pagine bianche e che non contiene il testo dell’Ulisse di James Joyce e che la carta si piegherà e si ammaccherà sul dorso e altrove e mostrerà segni di utilizzo deteriorandosi nel tempo come farà un grande libro tascabile.
Precisazioni decisamente innocue e divertenti.

Il valore del libro, stampato in soli 500 esemplari numerati, essendo a tutti gli effetti un libro d’artista, dovrebbe accrescere negli anni vista la rarità del volume e i tanti appassionati di Joyce.

Ultima nota interessante: il libro risulta stampato in Italia da VeronaLibri! Realtà italiana ben conosciuta all’estero per la qualità dei volumi pubblicati.

Dati di stampa del volume e la timbratura con il numero dell'esemplare.

Dati di stampa del volume e la timbratura con il numero dell’esemplare.

Altri dettagli della copertina dell'USYLESSLY di John Morgan, 2021.

Altri dettagli della copertina dell’USYLESSLY di John Morgan, 2021.

Pagine interne del volume USYLESSLY realizzato dallo studio grafico John Morgan, 2021.

Pagine interne del volume USYLESSLY realizzato dallo studio grafico John Morgan, 2021.

Pagine interne del volume USYLESSLY realizzato dallo studio grafico John Morgan, 2021.

Pagine interne del volume USYLESSLY realizzato dallo studio grafico John Morgan, 2021.

A special thank to Heywood Hill for introducing me to this amazing book!

 

 

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Anno di pubblicazione: dicembre 2021
Casa editrice: John Morgan studio
Prezzo originale: £55.00
Pagine: 64 pagine stampate, 672 pagine bianche

Santi e briganti nel Tibet ignoto di Giuseppe Tucci

Giuseppe Vincenzo Tucci, nato Macerata il 5 giugno 1894 e morto a San Polo dei Cavalieri il 5 aprile 1984, fu indubbiamente molte cose nella sua vita come ci ricorda Wikipedia: orientalista, esploratore, archeologo, storico delle religioni e del Buddhismo.

Personaggio ancora oggi studiato e discusso soprattutto per la sua adesione al Fascismo, oggi viene alleggerito da questa colpa in quanto si ritiene che la sua adesione probabilmente scattò più per opportunità che per vero interesse politico in quanto dal regime si fece finanziare le sue esplorazioni in Asia. Nonostante questa precisazione, Tucci viene ancora oggi soprannominato, in modo provocatorio, “l’esploratore del Duce”.

Durante la sua vita era unanimemente considerato il più grande tibetologo del mondo ed è per questo motivo che uno dei suoi libri più famosi, Santi e briganti nel Tibet ignoto, è ancora oggi considerato un volume imprescindibile per chi ama la letteratura di viaggio e di antropologia.

Copertina del libro di Giuseppe Tucci "Santi e briganti nel Tibet ignoto". Editore Ulrico Hoepli.

Copertina del libro di Giuseppe Tucci “Santi e briganti nel Tibet ignoto”. Editore Ulrico Hoepli.

Frontespizio con carta velina del volume "Santi e briganti nel Tibet ignoto". Editore Ulrico Hoepli.

Frontespizio con carta velina del volume “Santi e briganti nel Tibet ignoto”. Editore Ulrico Hoepli.

Frontespizio del volume "Santi e briganti nel Tibet ignoto". Editore Ulrico Hoepli.

Frontespizio del volume “Santi e briganti nel Tibet ignoto”. Editore Ulrico Hoepli.

Aprendo il libro si nota la bellezza del frontespizio che, come si vede dalla foto sopra, è separato dalla prima fotografia da una leggera velina che aumenta l’eleganza del volume.

Il libro, oggi fuori commercio, fu pubblicato nel 1937 dall’Editore Ulrico Hoepli di Milano con il sottotitolo Diario della spedizione nel Tibet occidentale 1935. Il volume riporta 268 illustrazioni, moltissime fotografie e una mappa completa della spedizione nell’ultima pagina con il tragitto compiuto da Tucci e la sua compagnia sotto gli auspicii della Reale Accademia d’Italia.

Mappa della spedizione presente alla fine del volume.

Mappa della spedizione presente alla fine del volume.

Mappa della spedizione presente alla fine del volume "Santi e briganti nel Tibet ignoto", 1936.

Mappa della spedizione presente alla fine del volume “Santi e briganti nel Tibet ignoto”, 1936.

Una spedizione, come dicevamo, verso il Tibet che parte il 24 maggio 1935 da Almora (a circa 1.600 metri sul livello del mare) e con 41 uomini che si dividono i bagagli di 35 kg l’uno e che si concluderà a Tashigang-Leh il 3 ottobre dello stesso anno.
A chi volesse saperne di più sul contenuto del diario di viaggio e le relative tappe, consiglio questa pagina che riporta una descrizione estesa della spedizione compiuta da Tucci.

Parlando di Tibet, però, a molti verrà in mente un altro studioso ed esploratore: Fosco Maraini. I due scrittori si conoscevamo molto bene, Maraini fu infatti allievo di Tucci, ma i rapporti tra i due non sempre furono idilliaci come succede ancora oggi tra i loro lettori. Molti di questi infatti non perdonano a Maraini di aver parzialmente rinnegato Tucci, senza il quale Maraini non sarebbe diventato quello studioso dell’Asia che oggi conosciamo. I due furono più volte compagni d’avventure (dal 1937 al 1948) e Maraini fu in questo periodo più volte assunto come fotografo di fiducia di Tucci, grazie alle sue capacità tecniche. Maraini, però, a un certo punto si scostò dall’ombra del suo Maestro, scegliendo la cultura giapponese come oggetto di studio, portando il Giappone in Italia grazie anche al suo capolavoro Ore Giapponesi (qui la scheda della prima edizione).

Illustrazioni presenti nelle interne di "Santi e briganti nel Tibet ignoto" di Giuseppe Tucci.

Illustrazioni presenti nelle interne di “Santi e briganti nel Tibet ignoto” di Giuseppe Tucci.

Illustrazioni presenti nelle interne di "Santi e briganti nel Tibet ignoto" di Giuseppe Tucci.

Illustrazioni presenti nelle interne di “Santi e briganti nel Tibet ignoto” di Giuseppe Tucci.

Tornado al volume, è senza dubbio interessante il prezzo del libro all’uscita nelle librerie: 28 Lire ma anche il prezzo di una edizione “legata in tutta tela” a 36 Lire. Oggi corrisponderebbero a circa 32,26  e 41,48 euro.

Prezzo originale del libro con la distinzione tra la legatura in tela assente o presente.

Prezzo originale del libro con la distinzione tra la legatura in tela assente o presente.

E un’ulteriore nota interessante, sempre relativa al prezzo di vendita, è rappresentato da un bollo di aumento del prezzo di copertina del 5%, datato 25 febbraio 1940, applicato nel retro della sovraccoperta. Un piccolo e affascinante documento storico atto ad impreziosire ulteriormente questo bellissimo volume.

Bollo all'interno della sovraccoperta, datato 25 febbraio 1940, con indicato l'aumento del prezzo di copertina del 5%.

Bollo all’interno della sovraccoperta, datato 25 febbraio 1940, con indicato l’aumento del prezzo di copertina del 5%.

Mentre sto scrivendo queste righe, scopro che il prossimo autunno – il 22 ottobre per l’esattezza – la casa editrice Hoepli ripubblicherà il volume a 70 anni di distanza. Medesima copertina, ma arricchita da una prefazione di Giuliano Boccali, esperto di tibetologia e indologia, e da una postfazione di Alice Crisanti, autrice della più importante biografia di Tucci.

Rarità del volume nella prima edizione? alta, libro ricercato e a prezzi che superano i 100 euro.

 

 

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L’incipit:
«L’estate, sempre torrida su queste terre, è insolitamente severa: i giornali recano in prima pagina la paurosa cronaca degli incendi, delle insolazioni e dei disastri causati dal caldo col suo  immancabile corteo di epidemie e di malanni. La Grande Madre, che gli Indù venerano d’un capo all’altro della loro terra, pare trionfi nel suo aspetto più terrifico: sintesi indissolubile di vita e di morte che si avvicendano come i passi della sua cosmica danza, al cui ritmo i mondi dal nulla sorgono e nel nulla svaniscono, essa incombe con la temuta presenza del suo nome; non Durga ma Kali. La terra brucia, tutto ingiallisce come sotto un soffio sterminatore; le bestie ischeletrite cercano invano una magra pastura fra la sterpaglia disseccata. Il treno sembra una gabbia infuocata: corriamo follemente tra vampate torride cui non danno requie né i ventilatore lanciati a tutta forza, né la notte senza brezza.»
(Giuseppe Tucci)

Anno di pubblicazione: 20 novembre 1937
Casa editrice: Editore Ulrico Hoepli – Milano
Prezzo originale: Lire 28 / Legato in tutta tela Lire 36
Pagine:

Guns di Stephen King made in Scampia

L’11 gennaio scorso, una notizia curiosa e che poteva assomigliare a una fake news inizia a circolare sui social degli appassionati di libri.

Una piccola casa editrice napoletana pubblica un post su Facebook con la foto di un uomo sorridente, dagli occhi chiari, che regge una piccola lavagna sulla quale è stato scritto con un pennarello rosso “PUBBLICHIAMO STEPHEN KING“. Sembra uno scherzo, ma non lo è.

L'edizione limitata in 1000 esemplari numerati di GUNS di Stephen King pubblicata da Marotta&Cafiero Editori, Scampia 2021.

L’edizione limitata in 1000 esemplari numerati di GUNS di Stephen King pubblicata da Marotta&Cafiero Editori, Scampia 2021.

La piccola casa editrice indipendente che fino a poco fa conoscevano in pochi, ovvero la Marotta&Cafiero,  è riuscita ad accalappiarsi i diritti per pubblicare un libro di uno scrittore di fama mondiale da oltre 350 milioni di copie vendute!

La casa editrice, dedicata ad Antonio Landieri, vittima innocente di camorra, disabile di 25 anni ucciso per errore a Scampia nel 2004 durante un conflitto a fuoco tra clan, ha già una piccola ma importante storia alle spalle: nata già nel 1959, nel 2010 viene letteralmente donata da Tommaso Marotta e Anna Cafiiero a due ragazzi di 20 anni Rosario Esposito La Rossa e Maddalena Stornaiuolo che da Posillipo la trasferiscono a Scampia.

Copertina dell'edizione limitata in 1000 esemplari numerati di GUNS di Stephen King, Marotta&Cafiero Editori, Scampia 2021.

Copertina dell’edizione limitata in 1000 esemplari numerati di GUNS di Stephen King, Marotta&Cafiero Editori, Scampia 2021.

Le loro pubblicazioni si concentrano prevalentemente sull’impegno sociale, politico e ambientale. L’aspetto ecologico è rispettato anche nell’utilizzo di carta riciclata al 100% con un processo di sbiancamento della stessa, senza l’utilizzo del cloro. Anche gli inchiostri per la stampa sono senza piombo a base vegetale e acquosa. Infine, le colle sono senza plastificanti. Il risultato sono libri biodegradabili e che rispettano totalmente il protocollo di Kyoto. Le stamperie sono situate tutte nel territorio vicino Napoli per una stampa a km zero.

Un’ulteriore caratteristica dei volumi pubblicati dalla Marotta&Cafiero è il taglio fisico dei libri: infatti hanno 5 lati realizzati tagliando un angolo perché “per completare un libro c’è bisogno che qualcuno immagini quello che non c’è”.

Pagine interne: infografiche alternate al testo di GUNS di Stephen King.

Pagine interne: infografiche alternate al testo di GUNS di Stephen King.

Tutto questa filosofia ha portato anche a una comunicazione decisamente originale, infatti i libri vengono spediti in una busta di carta con la scritta bene in evidenza: “SPACCIATORI DI LIBRI dove prima si vendeva la droga ora si spacciano libri” e la chiusura, davvero ironica e orgogliosa “editoria terrona Made in Scampia”.

Tornado al volume di Stephen King, l’edizione italiana è la traduzione di un saggio uscito negli Stati Uniti nel 2012 dove il più grande scrittore di thriller e horror al mondo si schiera apertamente contro la violenza armata e l’utilizzo smodato delle armi da fuoco.

Scritto subito dopo la strage alla Sandy Hook Elementary School, in cui morirono 20 bambini, Stephen King discute sull’attuale legislazione americana riguardo il possesso e la vendita di armi da fuoco e tenta di suggerire possibili e necessarie soluzioni.

Pagine dei crediti di GUNS di Stephen King, Marotta&Cafiero Editori, Scampia 2021.

Pagine dei crediti di GUNS di Stephen King, Marotta&Cafiero Editori, Scampia 2021.

Di particolare interesse per i collezionisti italiani, non solo fan dello scrittore americano, è la prima tiratura del libro, consegnata ai primi mille lettori che lo avessero comprato in prevendita. L’edizione numerata presenta una copertina in tonalità di grigio, con una bandiera americana a brandelli mossa dal vento (l’edizione in vendita nelle librerie riporta invece la fotografia di un proiettile in copertina) e nell’ultima pagina il numero della copia (su 1000) eseguita a mano.

È presto per parlare per un’edizione già ricercata? Non proprio, le copie numerate già apparse su eBay sono state vendute a un prezzo medio di 60 euro.

L'ultima pagina di GUNS di Stephen King con la numerazione fata a mano delle 1000 copie.

L’ultima pagina di GUNS di Stephen King con la numerazione fata a mano delle 1000 copie.

 

 

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L’incipit:
«Ecco come vanno le cose.
Uno, la sparatoria. Pochi di mezza età fra chi preme il grilletto, e praticamente nessun anziano. Qualcuno è giovane; molti sono solo ragazzi. Gli assassini della scuola di Jonesboro, Arkansas, avevano tredici e undici anni.
Due, i primi servizi al telegiornale, accompagnati da infiorettature di musica e drammatiche scritte “ultimʼora” in basso sullo schermo. Nessuno sa realmente che cazzo stia succedendo, ma è eccitante. C’è la foto del luogo; c’è la cartina presa da Google o Bing. La redazione del telegiornale si sta facendo il culo nel tentativo di mettersi in contatto con qualche giornalista locale.»
(Stephen King)

Anno di pubblicazione: 2021
Casa editrice: Marotta&Cafiero
Prezzo originale: 15 euro
Pagine: 109

La morte e il ritorno di Superman

Lo scorso 10 dicembre, la casa editrice Panini Comics ha pubblicato un volumone di pregio di 1.408 pagine e dal peso di 3,80 kg intitolato La morte e il ritorno di Superman.

Sovraccoperta del volume omnibus "La morte e il ritorno di Superman" pubblicato dalla Panini Comics il 10 dicembre 2020.

Sovraccoperta del volume omnibus “La morte e il ritorno di Superman” pubblicato dalla Panini Comics il 10 dicembre 2020.

Questo libro raccoglie una serie di storie che hanno come tema centrale l’evento entrato nella Storia del Fumetto come la morte del supereroe venuto da Kripton.

Corre l’anno 1992 e sulla testata della DC Comics vengono narrate le vicende che portano alla morte del supereroe per mano del supercriminale Doomsday. L’arco narrativo, che dura due numeri, concepito dall’editor Mike Carlin e dagli scrittori Dan Jurgens, Roger Stern, Louise Simonson, Jerry Ordway e Karl Kesel, riscuote un successo planetario e la battaglia tra il supereroe e il villan – conclusasi nel numero Superman vol. 2 n. 75 – vede la morte di entrambi.

Le pagine che seguono la morte di Superman descrivono la reazione del mondo alla sua dipartita e l’apparizione di quattro individui che dichiarano di essere il “nuovo” Superman per concludersi con il ritorno in azione del “vero” Superman.

Tutto fantastico, traumatizzante e imponente ma… c’è un ma: nel volume è assente la morte di Superman!

Il punto esatto dove è assente la doppia pagina con la drammatica illustrazione della morte di Superman.

Il punto esatto dove è assente la doppia pagina con la drammatica illustrazione della morte di Superman.

Mi spiego meglio:  per un errore in fase di stampa è saltata la pubblicazione di una doppia pagina, proprio la più importante, quella che vede il supereroe ormai privo di vita tra le braccia di Lois Lane tra le macerie di una città ormai distrutta dal combattimento tra Superman e Doomsday.

Un errore non da poco, un errore di cui la casa editrice si è accorta dopo che diversi acquirenti si sono lamentati di questa mancanza (e visto il costo del volume la lamentela è più che giustificata). La Panini Comics si è presa il tempo necessario per capire come muoversi per risolvere il problema e con un post su Facebook lo scorso 5 gennaio scorso ha deciso di porre rimedio all’inconveniente offrendo ai suo lettori una soluzione interessante.

[Sopra:] la pagina mancante presente nel fumetto di Superman n. 75 del 1992. [Sotto:] il punto esatto dove la pagina è assente.

[Sopra:] la pagina mancante presente nel fumetto di Superman n. 75 del 1992. [Sotto:] il punto esatto dove la pagina è assente.

[Sopra:] la doppia pagina mancante presente nel fumetto di Superman n. 75 del 1992. [Sotto:] il punto esatto dove la pagina è assente.

[Sopra:] la doppia pagina mancante presente nel fumetto di Superman n. 75 del 1992. [Sotto:] il punto esatto dove la pagina è assente.

È stato deciso di offrire gratuitamente a coloro che hanno acquistato il libro (o lo acquisteranno in futuro!) il numero 75 di Superman adattato in italiano e completo delle pagine mancanti, completo di autografo di Dan Jurgens ovvero il fumettista statunitense noto principalmente per essere stato il deus-ex-machina del ciclo de La morte di Superman e delle successive storie, tanto da essere spesso soprannominato “l’uomo che ha ucciso Superman”.

"La morte e il ritorno di Superman" vs "The death of Superman" del 1992.

“La morte e il ritorno di Superman” vs “The death of Superman” del 1992.

Nel frattempo, avvisa la Panini Comics, la distribuzione dell’omnibus verrà temporaneamente bloccata, così da poter allegare a tutti i volumi ancora in stock l’albo con l’autografo dell’autore.

In alternativa, la casa editrice offre il reso del libro con il rimborso completo. Ma c’è da credere che in pochi opteranno per questa soluzione.
Dettaglio della pagina mancante relativa alla morte del supereroe tratta da Superman vol. 2 n. 75 del 1992.

Dettaglio della pagina mancante relativa alla morte del supereroe tratta da Superman vol. 2 n. 75 del 1992.

Vista la sua storia editoriale, questa pubblicazione ha tutte le carte in regola per diventare un oggetto di collezionismo, soprattutto quando andrà esaurita la prima tiratura con l’errore.
Spessore del volume omnibus "La morte e il ritorno di Superman": 1408 pagine per 3,82 kg di peso!

Spessore del volume omnibus “La morte e il ritorno di Superman”: 1408 pagine per 3,82 kg di peso!

 

 

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L’incipit:
«Altrove…
…Doomsday sta arrivando!»
(Dan Jurgens)
Anno di pubblicazione: dicembre 2020
Casa editrice: Panini Comics
Prezzo originale:  99 euro
Pagine: 1.408

Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo di Charlie Mackesy. Prima edizione inglese e italiana.

Nei giorni scorsi è finalmente uscito nelle nostre librerie, grazie a Salani, la traduzione italiana del primo libro di Charlie Mackesy: Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo a cura di Giuseppe Iacobaci (già traduttore di Siobhan Dowd).

A sinistra la prima edizione inglese, in mezzo l'edizione speciale Waterstones e sulla destra l'edizione italiana a cura di Salani Editore.

A sinistra la prima edizione inglese, in mezzo l’edizione speciale Waterstones e sulla destra l’edizione italiana a cura di Salani Editore.

È un libro che aspettavamo da un po’: l’anno scorso, nella sua versione originale inglese, vinse il prestigioso premio “Waterstones Book of the Year 2019” indetto dalla catena di librerie Waterstones. Un caso editoriale che, con un milione di copie vendute, è ormai destinato a diventare un nuovo classico per l’infanzia, ma non solo.

Di cosa parla?

Una storia universale che fa bene all’anima di grandi e bambini.
Il racconto dell’amicizia tra un bambino curioso, una talpa golosa di torta e piena di vita, una volpe guardinga e un cavallo saggio e gentile.
Tutti e quattro esplorano il vasto mondo. Si fanno tante domande. Attraversano la tempesta. Imparano che cos’è l’amore.
Un’ode all’innocenza e alla gentilezza, una lezione di vita che ha già toccato il cuore di milioni di lettori.

Pagine interne dell'edizione italiana del libro di Charlie Mackesy "Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo". Salani 2020.

Pagine interne dell’edizione italiana del libro di Charlie Mackesy “Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo”. Salani 2020.

Le parole, che rappresentano una sorta di incoraggiamento in momenti difficili, sono riportate nel libro attraverso la calligrafia dell’autore e accompagnano armoniosamente i suoi disegni. Le illustrazioni sono prevalentemente in china (e in acquarello) e realizzati con un tratto, unico, che ha reso Mackesy famoso nel mondo anglosassone.

La prima edizione inglese – con la presenza dalla linea “10 9 8 7 6 5 4 3 2 1” che indica la prima edizione del volume (per saperne di più su questa numerazione clicca qui) – è già introvabile a prezzi bassi.
Inoltre, all’uscita del libro, l’autore ha incontrato i lettori, autografando delle copie che oggi sono tra le più ricercate e, ovviamente,  le più costose.

Pagina dei crediti della prima edizione inglese del libro di Charlie Mackesy "The boy, the mole, the fox and the horse", Ebury Press 2019.

Pagina dei crediti della prima edizione inglese del libro di Charlie Mackesy “The boy, the mole, the fox and the horse”, Ebury Press 2019.

Autografo di Charlie Mackesy sulla prima edizione inglese di "Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo".

Autografo di Charlie Mackesy sulla prima edizione inglese di “Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo”.

Infine, sempre per quanto riguarda l’edizione inglese, per festeggiare il successo di vendite del libro, la stessa casa editrice Waterstones ha fatto uscire sotto Natale un’edizione variant in tela rossa invece che blu. Con delle nuove illustrazioni nella risguardia (vedi foto sotto).

I dorsi delle tre edizioni di "Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo" a confronto.

I dorsi delle tre edizioni di “Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo” a confronto.

Pagina dei crediti dell'edizione inglese in esclusiva per la catena Waterstones del libro di Charlie Mackesy "The boy, the mole, the fox and the horse", Ebury Press 2019.

Pagina dei crediti dell’edizione inglese in esclusiva per la catena Waterstones del libro di Charlie Mackesy “The boy, the mole, the fox and the horse”, Ebury Press 2019.

Risguardia dell'edizione speciale creata per Waterstones per celebrare il successo editoriale.

Risguardia dell’edizione speciale creata per Waterstones per celebrare il successo editoriale.

Risguardia dell'edizione speciale creata per Waterstones per celebrare il successo editoriale.

Risguardia dell’edizione speciale creata per Waterstones per celebrare il successo editoriale.

La prima edizione italiana avrà lo stesso successo di quella oltremanica? Chi può dirlo! sicuramente però nella prima stampa del libro c’è una particolarità che potrebbe renderlo ricercato in futuro: a pagina 7 c’è un refuso. Manca una parola, la parola “ali” nella frase: “Allora ti dico, spiega le tue, e segui i tuoi sogni”.

Un errore del genere, inutile dirlo, può fare la felicità dei collezionisti.

Refuso presente nella prima stampa del libro a pagina 7: non è stata stampata la parola "ali".

Refuso presente nella prima stampa del libro a pagina 7: non è stata stampata la parola “ali”.

Al momento praticamente tutte le copie in circolazione hanno questo errore nel testo che verrà sicuramente corretto nelle ristampe successive.

La prima edizione italiana del libro di Charlie Mackesy è stata stampata da Salani a ottobre 2020.

La prima edizione italiana del libro di Charlie Mackesy è stata stampata da Salani a ottobre 2020.

 

+++AGGIORNAMENTO 13/11/2020+++

La casa editrice Ebury Press, per festeggiare il primo anniversario del volume ha pubblicato una nuova edizione del libro. Questa volta con il dorso verde e un nastrino dorato. Le differenze proseguono all’interno con una nuova illustrazione presente nel risguardo posteriore: il bambino in groppa al cavallo con le ali e un arcobaleno sullo sfondo.

Interessante anche che il volume abbia un nuovo codice ISBN e che venga riportata l’indicazione di 1a edizione nelle ultime pagine.

Nuova edizione inglese "Limited edition" del libro di Charlie Mackesy "The boy, the mole, the fox and the horse", Ebury Press 2020 con il dorso verde.

Nuova edizione inglese “Limited edition” del libro di Charlie Mackesy “The boy, the mole, the fox and the horse”, Ebury Press 2020 con il dorso verde.

Risvolto posteriore della nuova edizione inglese "Limited edition" del libro di Charlie Mackesy "The boy, the mole, the fox and the horse", Ebury Press 2020.

Risvolto posteriore della nuova edizione inglese “Limited edition” del libro di Charlie Mackesy “The boy, the mole, the fox and the horse”, Ebury Press 2020.

Pagina dei crediti della nuova edizione inglese "Limited edition" del libro di Charlie Mackesy "The boy, the mole, the fox and the horse", Ebury Press 2020.

Pagina dei crediti della nuova edizione inglese “Limited edition” del libro di Charlie Mackesy “The boy, the mole, the fox and the horse”, Ebury Press 2020.

 

 



L’incipit:
«Ciao, hai cominciato dall’inizio, sono colpito. Di solito io parto da una pagina a caso, non leggo mai le introduzioni. È incredibile che io abbia fatto un libro, dato che non sono bravo a leggerli.»
(Charlie Mackesy)
Anno di pubblicazione: 8 ottobre 2020
Casa editrice: Salani
Prezzo originale: 15,60 euro
Pagine: 128

Prima (e ricercata) edizione italiana di Stoner di John Williams

Stoner. Il titolo del libro è semplicemente il cognome del protagonista di questo straordinario romanzo americano. Ulteriori parole sarebbero state superflue. Lo sapeva bene l’autore, lo scrittore e poeta  John Williams (1922-1994).

A sinistra: la prima edizione italiana di Stoner di John Williams, Fazi Editore, febbraio 2012. A destra: la nuova edizione Mondadori 2020.

A sinistra: la prima edizione italiana di Stoner di John Williams, Fazi Editore, febbraio 2012. A destra: la nuova edizione Mondadori 2020.

Pubblicato per la prima volta nel 1965, non ottenne né l’attenzione del pubblico né quello della critica, vendendo appena duemila copie. Diverrà un caso letterario solo nel 2003, con la ristampa da parte della casa editrice New York Review Books vendendo più di 50mila copie grazie al passaparola tra i lettori.

Da quel giorno, il successo editoriale di Stoner non si è più fermato. Chiunque lo legga ne rimane incantato e a sua volta non fa che consigliarlo ad altre persone.

Ha una trama che forse è la più semplice da raccontare per un romanzo e la riassume bene Tom Hanks: «Questo è semplicemente un romanzo che parla di un ragazzo che va all’università e diventa un professore. Eppure è una delle cose più affascinanti che vi capiterà mai di leggere».

La sovraccoperta della prima edizione italiana di Stoner di John Williams, Fazi Editore, febbraio 2012.

La sovraccoperta della prima edizione italiana di Stoner di John Williams, Fazi Editore, febbraio 2012.

La storia narrata nel libro è “semplicemente” tutto qua. Ma Stoner, nella sua calma e delicatezza colpisce al cuore il lettore. John Williams – a cui è stato dedicato il libro L’uomo che scrisse il romanzo perfetto – ci fa affezionare al personaggio di Stoner con tutti i suoi limiti, con la sua esistenza mediocre, la sua resilienza, la sua vita a tratti straziante ma descritta in modo sublime.

E della bellezza del suo romanzo, John Williams scrive alla sua agente nel 1963, da Denver dove insegnava: «Ho il sospetto che tu abbia ragione riguardo le potenzialità commerciali del libro, ma ho anche il sospetto che a questo proposito il mio romanzo possa riservarci delle sorprese. Certo, non mi illudo che diventi un bestseller o qualcosa di simile, ma se verrà presentato bene potrebbe vendere bene. L’unica cosa di cui sono certo è che sia un bel romanzo; col tempo, potrebbe persino essere considerato un romanzo molto bello».

In Italia il libro è uscito con Fazi Editore nel febbraio del 2012. La copertina è diventata iconica, tutti la conoscono per averla vista più volte sugli scaffali delle librerie in questi ultimi otto anni. Abbiamo sfiorato quel libro tantissime volte e magari lo abbiamo sottovalutato, sbagliando grossolanamente.
Le ristampe del volume si susseguono senza sosta, fino al 20 maggio scorso, quando Fazi Editore pubblica un post sulla propria pagina Facebook annunciando quanto segue:

Stasera dobbiamo comunicarvi una notizia per noi molto triste. Sono passati quasi dieci anni da quando abbiamo acquistato i diritti di «Stoner» di John Williams, il libro più conosciuto, letto e amato del nostro catalogo negli ultimi anni, un romanzo unico che siamo molto orgogliosi di aver scoperto e portato al successo.
A breve scadranno i diritti e, purtroppo, i proprietari hanno scelto di rivenderli a un’altra casa editrice.
Ma la nostra ormai iconica edizione è ancora in tutte le librerie al prezzo di 10 euro, se quindi ancora non lo avete letto approfittatene. Se invece siete tra le centinaia di migliaia di lettori che hanno già avuto la fortuna di conoscere William Stoner, questo è il momento adatto per consigliarlo e regalarlo a tutti coloro che non hanno ancora avuto questo privilegio.
Concludiamo questo post ringraziando tutte le persone che hanno contribuito a rendere questo dimenticato libro del 1965 uno dei più sorprendenti casi letterari degli ultimi anni: lettori, librai, giornalisti, addetti ai lavori e tanti altri. È stato un viaggio bellissimo.

È una notizia che non ha lasciato indifferenti i lettori e gli addetti ai lavori. Forse era nell’aria, forse no, ma in molti si sono chiesti quale sarebbe stata la nuova casa di Stoner.

Colophon della prima edizione italiana di Stoner di John Williams, Fazi Editore, febbraio 2012.

Colophon della prima edizione italiana di Stoner di John Williams, Fazi Editore, febbraio 2012.

Poche settimane dopo, la conferma: è la Mondadori che pubblicherà da adesso in poi il romanzo di Williams (“il percorso di riproposizione non finisce qui: Mondadori ha acquisito i diritti dell’intera opera dello scrittore che verrà ripubblicata negli Oscar Mondadori e poi in un Meridiano atteso per il 2023” [Fonte: Mondadori.it]). È infatti nelle librerie da pochi giorni la nuova edizione, con una copertina tutta nuova, piuttosto elegante ed evocativa con la medesima traduzione (sempre cura di Stefano Tummolini che cura anche una nuova introduzione) e con una nuova raccolta di poesie (“La necessaria menzogna”) scritte da Williams nello stesso periodo in cui uscì Stoner.

Colophon della nuova edizione italiana di Stoner di John Williams, Mondadori, 2020.

Colophon della nuova edizione italiana di Stoner di John Williams, Mondadori, 2020.

Indubbiamente la Mondadori doveva per forza aggiungere qualcosa affinché il vecchio pubblico si dirigesse verso la nuova edizione e probabilmente ci è riuscita. Non possiamo ancora sapere se la nuova edizione saprà replicare il successo già ottenuto ma è probabile. Dal 2017, inoltre, gira voce di un adattamento cinematografico del romanzo, il che farà sicuramente gioco alla casa editrice milanese.

Nel frattempo tutto questo ha permesso alla prima edizione di Stoner di diventare più ricercata dai collezionisti. I prezzi sono ancora abbordabili, ma la ricerca potrebbe rivelarsi lunga in quanto moltissimi libri in vendita online riportano la dicitura “prima edizione” pur non essendolo. Molti venditori infatti sbagliano a leggere i dati del libro: a pagina 4 viene sì riportata la dicitura “I edizione: febbraio 2012” ma non controllano l’ultima pagina dove – per scelta editoriale della Fazi – vengono indicate le ristampe.

Ultima pagina della prima edizione italiana di Stoner di John Williams, Fazi Editore, con indicati i dati della stampa. Non sono presenti informazioni aggiuntive riguardanti le ristampe.

Ultima pagina della prima edizione italiana di Stoner di John Williams, Fazi Editore, con indicati i dati della stampa. Non sono presenti informazioni aggiuntive riguardanti le ristampe.

È lì, in quell’ultima pagina che c’è scritto tutto quello che ci serve per identificare la prima stampa del libro. Quella pagina deve riportare solamente questa dicitura:

“Finito di stampare
nel mese di febbraio 2012
nello stabilimento grafico
Puntoweb S.r.l. di Ariccia (Roma)
per conto di
Fazi Editore”.

 

 



L’incipit:
«William Stoner si iscrisse all’Università del Missouri nel 1910, all’età di diciannove anni. Otto anni dopo, al culmine della prima guerra mondiale, gli fu conferito il dottorato in Filosofia e ottenne un incarico presso la stessa università, dove restò a insegnare fino alla sua morte, nel 1956. Non superò mai il grado di ricercatore, e pochi studenti, dopo aver frequentato i suoi corsi, serbarono di lui un ricordo nitido. Quando morì, i colleghi donarono alla biblioteca dell’università un manoscritto medievale, in segno di ricordo. Il manoscritto si trova ancora oggi nella sezione dei “Libri rari”, con la dedica: «Donato alla Biblioteca dell’Università del Missouri in memoria di William Stoner, dipartimento di Inglese. I suoi colleghi».
Può capitare che qualche studente, imbattendosi nel suo nome, si chieda indolente chi fosse, ma di rado la curiosità si spinge oltre la semplice domanda occasionale. I colleghi di Stoner, che da vivo non l’avevano mai stimato gran che, oggi ne parlano raramente; per i più vecchi il suo nome è il monito della fine che li attende tutti, per i più giovani è soltanto un suono, che non evoca alcun passato o identità particolare cui associare loro stessi o le loro carriere.»
(John Williams)
Anno di pubblicazione: 2012
Casa editrice: Fazi Editore
Prezzo originale: 17,50 euro
Pagine: 336

Tex l’inesorabile di Claudio Villa

È diventato il caso dell’ultima edizione di Lucca Comics & Games 2019.

Speciale Tex n. 35, noto come il Texone, di Villa e Boselli © Sergio Bonelli Editore, 2019.

Speciale Tex n. 35, noto come il Texone, di Villa e Boselli © Sergio Bonelli Editore, 2019.

Alla fiera internazionale del fumetto e dei giochi della città toscana, ogni anno quasi tutte le case editrici presenti propongono le novità in edizioni variant.

Una edizione variant, per quei pochi che non ne fossero a conoscenza, è una edizione alternativa di un albo di fumetti o di un libro, stampato con copertine differenti e generalmente con una tiratura inferiore, in modo – diciamolo chiaramente – di rendere questa edizione più appetibile ai collezionisti.

Nella scorsa edizione di Lucca Comics & Games, a fare la parte del leone è stata indubbiamente la casa di fumetti Sergio Bonelli che si è presentata con due prodotti piuttosto ghiotti: la Wedding-box di Dylan Dog (in cui Dylan Dog si sposa) e l’ultimo Speciale Tex, noto ai più come il Texone, viste le dimensioni non proprio tascabili, cioè 27,5 x 37 cm.

Le dimensioni a confronto. Sulla sinistra un albo Bonelli classico, a destra le dimensioni maggiori del Texone disegnato da Claudio Villa.

Le dimensioni a confronto. Sulla sinistra un albo Bonelli classico, a destra le dimensioni maggiori del Texone disegnato da Claudio Villa.

Il Texone n. 35, disegnato da un ispiratissimo Claudio Villa, che ricordiamo essere uno tra più apprezzati disegnatori della scuderia Bonelli (copertinista dei primi Dylan Dog e di Tex da molti anni) è, probabilmente, il volume più atteso dai fan del ranger creato da Gian Luigi Bonelli e Aurelio Galleppini nel 1948.

La gestione, iniziata nel 2002 con la sceneggiatura scritta da Mauro Boselli, ha visto la luce solo 17 anni dopo, a causa principalmente degli innumerevoli impegni di Villa.

Di solito gli Speciali Tex escono a febbraio, ma l’anno scorso, l’occasione per presentare il volume a Lucca è stata troppo ghiotta e quindi il pubblico toscano ha potuto comprare in anteprima l’edizione speciale voluta dalla Bonelli. Edizione che è andata esaurita praticamente subito.

Autografo di Claudio Villa eseguito durante l'edizione 2019 di Lucca Comics.

Autografo di Claudio Villa eseguito durante l’edizione 2019 di Lucca Comics.

All'interno di ogni volume c'è una stampa autografata da Claudio Villa.

All’interno di ogni volume c’è una stampa autografata da Claudio Villa.

Stampata in sole 699 copie numerate, la versione variant del Texone ha una copertina telata marrone su cui sono impressi a caldo il logo di Tex e un primo piano del ranger disegnato da Villa. È inoltre presente all’interno una stampa esclusiva  su carta di pregio, firmata personalmente da Claudio Villa. Tutto questo a soli 64,90 euro. Tanto, dite? Oggi probabilmente fareste carte false per trovarlo a questo prezzo, in quanto le quotazioni su eBay, sono arrivate a quattro o cinque volte tanto.

Ma la storia non finisce qui, perché la Bonelli è pur sempre un’azienda che deve creare profitto, com’è giusto che sia. E quindi, probabilmente sorpresa anch’essa dal grande successo del albo, decide di riproporlo nuovamente in vendita online.

Però questo volta, visto che le 699 copie sono andate esaurite, ha deciso di ripubblicare l’album (chiamiamola una seconda edizione), con una nuova tiratura di ancora in 699 copie, ma con la copertina telata di colore rosso. Nemmeno il tempo di riflettere un po’ su se acquistarla o meno che anche queste copie finiscono esaurite in pochissimi giorni.
A quel punto – e qui qualche fan e collezionista ha iniziato a innervosirsi – la Bonelli ha capito che forse era il caso di stampare quella che potremmo considerare la terza (e per fortuna ultima) edizione del Texone di Villa. Questa volta in colore blu! E sì, avete indovinato, anche questa esaurita.

Certificazione presente nel volume che indica il numero della copia dell'edizione deluxe a tiratura limitata e numerata di "Tex l'inesorabile".

Certificazione presente nel volume che indica il numero della copia dell’edizione deluxe a tiratura limitata e numerata di “Tex l’inesorabile”.

In molti, moltissimi, hanno comprato le nuove edizioni per pura speculazione come spesso capita nel mondo del collezionismo. Diverse copie infatti sono in vendita online a prezzi non sempre accessibili a seconda dell’edizione ricercata.
La prima edizione, quella con la copertina telata marrone, è ovviamente l’edizione la più desiderata con prezzi che in media vanno dai 250 ai 500 euro.

Tenete quindi sott’occhio le varie aste e appena uscisse qualche copia sotto i cento o centocinquanta euro non fatevela sfuggire!

Prima pagina del fumetto "Tex l'inesorabile". Testi di Boselli, disegni di Villa.

Prima pagina del fumetto “Tex l’inesorabile”. Testi di Boselli, disegni di Villa.

Alcune splendide tavole interne, illustrate da Claudio Villa, copertinista di Tex e dei primi Dylan Dog.

Alcune splendide tavole interne, illustrate da Claudio Villa, copertinista di Tex e dei primi Dylan Dog.

Informazioni sulla stampa dell'edizione marrone (la prima tiratura): finito di stampare a ottobre 2019, in occasione di Lucca Comics.

Informazioni sulla stampa dell’edizione marrone (la prima tiratura): finito di stampare a ottobre 2019, in occasione di Lucca Comics.

Dorso del Texone n. 25, edizione speciale numerata © Sergio Bonelli Editorie, 2019.

Dorso del Texone n. 25, edizione speciale numerata © Sergio Bonelli Editorie, 2019.

 

 



L’incipit:«Tucson, Arizona.»
(Mauro Boselli)

Anno di pubblicazione: novembre 2019
Casa editrice: Sergio Bonelli
Prezzo originale: 64,90
Pagine: 240


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    L’ombra del vento di Carlos Ruiz Zafón compie 15 anni

    Carlos Ruiz Zafón, per alcuni (compreso il sottoscritto), è uno dei migliori scrittori contemporanei. Sicuramente lo scrittore spagnolo più letto dopo Cervantes. 

    Nato a Barcellona nel 1964, vive da quasi trent’anni a Los Angeles affiancando per molti anni la sua attività di romanziere a quella di sceneggiatore. 

    Nonostante, o forse, proprio perché ne conosce bene i meccanismi, Zafón non permetterà mai che i suoi libri diventino dei film. È stato molto chiaro a proposito in più occasioni:

    «Nulla può raccontare una storia con la ricchezza e la profondità di un libro. Adattare [per il cinema] una mia opera sarebbe come tradirla. Se la tocchi esplode. Nessuno può migliorarla perché nessuno sa com’è stata messa insieme. Molti espedienti narrativi sono spinti al limite. Esploderebbe.»

    Ciò nonostante, il lavoro da sceneggiatore gli ha permesso di sviluppare uno stile narrativo molto cinematografico. Lo sviluppo della trama e il relazionarsi dei personaggi devono molto al linguaggio cinematografico che tiene incollato il lettore fino all’ultima pagina del romanzo.

    Le tre edizioni italiane de L'ombra del vento messe a confronto. A sinistra la prima edizione del 2004, in mezzo l'edizione speciale illustrata del 2005 e a destra la nuova edizione cartonata del 2019.

    Le tre edizioni italiane de L’ombra del vento messe a confronto. A sinistra la prima edizione del 2004, in mezzo l’edizione speciale illustrata del 2005 e a destra la nuova edizione cartonata del 2019.

    Zafón, che nella prima parte della sua carriera di scrittore ha scritto diversi libri per bambini/ragazzi (come Le luci di settembre, Il palazzo della mezzanotte, Il principe della nebbia e Marina) è riuscito ad arrivare a un successo mondiale tramite il passaparola tra i lettori – prima spagnoli e poi di ogni nazionalità – con quello che viene considerato il suo capolavoro: L’ombra del vento (La sombra del viento in originale). 

    Vediamo di cosa parla:

    Nel 1945 il giovane protagonista, Daniel Sempere, vive con il padre, proprietario di un modesto negozio di libri usati, a Barcellona. Daniel, che è anche la principale voce narrante del romanzo, si sveglia all’alba del suo undicesimo compleanno angosciato perché non ricorda più il volto della madre, deceduta alla fine della guerra a causa del colera. La stessa mattina, il padre lo porta nel Cimitero dei Libri Dimenticati: una labirintica e gigantesca biblioteca, nella quale vengono conservati migliaia di volumi sottratti all’oblio.

    Qui lo invita, secondo tradizione, ad adottare uno dei libri e a promettere di averne cura per tutta la vita. La scelta ricade su L’ombra del vento dello sconosciuto autore Julián Carax. Daniel ne è rapito e legge il libro tutto d’un fiato. Il suo entusiasmo lo porta a cercare altri libri dello stesso autore, ma scopre che quella in suo possesso potrebbe essere l’unica copia sopravvissuta di tutte le opere di Carax. Inoltre Daniel verrà tallonato da un uomo misterioso, dalle fattezze macabre che da anni cerca gli scritti di Carax per darli alle fiamme. Si farà chiamare Laín Coubert, personaggio presente anche nei libri dello scrittore, dove rappresenta il Diavolo in persona.

    Tutte le vicende e le ricerche di Daniel si intrecciano con la storia della decadente Barcellona, ferita dalla guerra civile e dal franchismo, raffigurata spesso con toni foschi e sotto una pioggia battente. Daniel inizia a indagare sul mistero riportando alla luce storie di famiglie distrutte, amori fatali e proibiti, infanzie difficili, incondizionata amicizia, lealtà assoluta e follia omicida. Una ricerca che dura un decennio e che accompagna Daniel nella sua crescita, fino a quando diventa un uomo. Tale ricerca mette in evidenza tutta una serie di eventi e circostanze simili a quelli della vita di Carax, fino a scoprirne l’indicibile segreto. (Fonte: Wikipedia)

    Le avventure dei protagonisti non finiscono con l’ultima pagina del romanzo. Anzi. 

    Zafón, oltre a L’ombra del vento, ha scritto altri 3 libri ambientati nel mondo del Cimitero dei Libri dimenticati e tutti insieme compongono e completano lo stesso universo letterario. Una tetralogia che lo scrittore spagnolo ha descritto come quattro ingressi nello stesso labirinto. Il lettore può scegliere l’ingresso che preferisce, non c’è un ordine di lettura lineare e predefinito. Ma solo alla fine del quarto volume tutto il meccanismo va perfettamente a posto e si rimane incantati dal suo talento di scrittore. 

    L'autografo di Carlos Ruiz Zafón sulla prima edizione italiana de "L'ombra del vento". Mondadori, 2004.

    L’autografo di Carlos Ruiz Zafón sulla prima edizione italiana de “L’ombra del vento”. Mondadori, 2004.

    Moltissimi lettori si sono fermati al primo libro della serie, molti hanno letto anche il secondo volume e ne erano rimasti un po’ delusi o semplicemente spiazzati. Il secondo libro della saga in effetti, non essendo il sequel del primo, sembra estraneo ai fatti narrati nel volume precedente. In verità non è così. Basta una frase nel capitolo finale a svelare la relazione tra i due volumi. 

    Zafón, come dicevo, sa cosa scrive e sa come scriverlo. Non ha fretta. Ha potuto permettersi di aspettare e fare aspettare anni  i suoi milioni di lettori pur di strutturare al meglio il suo mondo di fantasia dove tutto combacia e lavora in modo così preciso che ricorda l’interno degli orologi meccanici da lui tanto amati.

    I libri di Zafón in Italia sono attualmente pubblicati dalla Mondadori. E qui ne presento tre edizioni uscite negli anni che hanno fatto la storia del romanzo:

    • La prima edizione italiana (con fascetta) autografata del 2004
    • L’edizione ampliata con le immagini del fotografo Francesc Català Roca, di una Barcellona misteriosa come quella presente nel libro del 2005
    • La nuova edizione appena uscita che restituisce un po’ di fascino antico che ben si avvicina ai fatti narrati nel libro.
    I tre dorsi delle tre edizioni de "L'ombra del vento" a confronto. Indubbiamente la nuova edizione, in questo caso, ha molto più fascino delle precedenti.

    I tre dorsi delle tre edizioni de “L’ombra del vento” a confronto. Indubbiamente la nuova edizione, in questo caso, ha molto più fascino delle precedenti.

    La prima edizione italiana de L'ombra del vento di Carlos Ruiz Zafón. Mondadori, 2004.

    La prima edizione italiana de L’ombra del vento di Carlos Ruiz Zafón. Mondadori, 2004.

    Copertina dell'edizione illustrata del 2005 de "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafón.

    Copertina dell’edizione illustrata del 2005 de “L’ombra del vento” di Carlos Ruiz Zafón.

    Dettagli della copertina della nuova edizione 2019 de "L'ombra del vento" per Oscar Draghi di Mondadori.

    Dettagli della copertina della nuova edizione 2019 de “L’ombra del vento” per Oscar Draghi di Mondadori.

    La prima edizione, uscita in Italia nel maggio 2004, fa parte della collana di Mondadori “Scrittori italiani e stranieri”, conta 438 pagine e le dimensioni sono quelle classiche del romanzo Mondadori. All’interno non ci sono illustrazioni, costava 18 euro e uscì in Italia due anni dopo il grande successo in Spagna nato dal passaparola tra i suoi lettori.

    Pagina dei crediti della prima edizione illustrata de "L'ombra del vento" di novembre 2005.

    Pagina dei crediti della prima edizione illustrata de “L’ombra del vento” di novembre 2005.

    Un anno dopo esce, sempre per Mondadori, una edizione ampliata del romanzo con le fotografie in bianco e nero del grande fotografo spagnolo Francesc Català Roca (1922-1998): soprannominato il Cartier-Bresson spagnolo, fu un fotografo documentarista che raccontò la Spagna sofferente e massacrata dalla guerra civile interna.
    Tra le numerose affascinanti immagini, troviamo a pagina 402 anche la fotografia che fa da copertina al libro, quella di un padre che tiene per mano un bambino immersi in una nebbia mattutina per le strade di Barcellona.
    Il volume ha dimensioni maggiori rispetto alla prima edizione, nel risvolto ci sono due mappe di Barcellona all’epoca della narrazione dei fatti e veniva venduto a 25 euro. Indubbiamente una edizione molto bella.

    Risvolto della edizione illustrata del 2005 che riporta una cartina di Barcellona.

    Risvolto della edizione illustrata del 2005 che riporta una cartina di Barcellona.

    Pagina interna dell'edizione illustrata de "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafón.

    Pagina interna dell’edizione illustrata de “L’ombra del vento” di Carlos Ruiz Zafón.

    Pagina interna dell'edizione illustrata de "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafón.

    Pagina interna dell’edizione illustrata de “L’ombra del vento” di Carlos Ruiz Zafón.

    E ora veniamo all’ultima edizione, uscita nei negozi il 5 novembre scorso, sempre per Mondadori, ma nella collana Oscar Draghi, una sezione della casa editrice che si occupa di pubblicare e ripubblicare, romanzi “in formati e materiali esclusivi di grande impatto, per libri di culto da collezionare” (fonte: sito Mondadori).
    La prima cosa che colpisce di questa edizione è l’effetto anticato che la casa editrice milanese ha voluto dare alla copertina rigida del libro. Un’idea davvero ben realizzata, soprattutto al tatto, dove si avvertono le differenze anche di granulosità dei materiali. Le scritte, giallo oro, sono in alcune parti realizzate con foglie d’oro che aiutano nel complesso ad aumentare l’effetto realistico di un libro antico.
    Un’edizione che tenta di rendere finalmente giustizia a questo grande romanzo contemporaneo e lo fa in buonissima parte. Le uniche mancanze – a mio parere – riguardano la carta utilizzata (di stampo più economico rispetto ai romanzi di nuova uscita Mondadori) e il loro effetto invecchiato stampato che nelle prime pagine risulta stampato storto nelle prime pagine.
    Indubbiamente però è apprezzabile la volontà di dare una ristampa a questo volume. La speranza è quella che la ristampa continui con gli altri tre volumi della tetralogia.

    Dorso anticato della copertina della nuova edizione de "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafón. Mondadori, 2019.

    Dorso anticato della copertina della nuova edizione de “L’ombra del vento” di Carlos Ruiz Zafón. Mondadori, 2019.

    Risvolto della nuova edizione illustrata del 2019.

    Risvolto della nuova edizione illustrata del 2019.

    Frontespizio della nuova edizione illustrata. Mondadori, 2019.

    Frontespizio della nuova edizione illustrata. Mondadori, 2019.

    Pagina dei crediti della nuova versione illustrata. Mondadori, 2019.

    Pagina dei crediti della nuova versione illustrata. Mondadori, 2019.

    Piccolo difetto di allineamento della stampa con effetto anticato sulle prime pagine della nuova edizione de "L'ombra del vento". Mondadori, 2019.

    Piccolo difetto di allineamento della stampa con effetto anticato sulle prime pagine della nuova edizione de “L’ombra del vento”. Mondadori, 2019.

    Piccolo difetto di allineamento della stampa con effetto anticato sulle prime pagine della nuova edizione de "L'ombra del vento". Mondadori, 2019.

    Piccolo difetto di allineamento della stampa con effetto anticato sulle prime pagine della nuova edizione de “L’ombra del vento”. Mondadori, 2019.

    Dettaglio in oro della copertina della nuova edizione de "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafón. Mondadori, 2019.

    Dettaglio in oro della copertina della nuova edizione de “L’ombra del vento” di Carlos Ruiz Zafón. Mondadori, 2019.

    Pagina interna dell'edizione illustrata de "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafón.

    Pagina interna dell’edizione illustrata de “L’ombra del vento” di Carlos Ruiz Zafón.

    Retro copertina della nuova edizione de "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafón. Mondadori, 2019.

    Retro copertina della nuova edizione de “L’ombra del vento” di Carlos Ruiz Zafón. Mondadori, 2019.

    Prezzo della nuova edizione de "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafón. Mondadori, 2019.

    Prezzo della nuova edizione de “L’ombra del vento” di Carlos Ruiz Zafón. Mondadori, 2019.

    Ultima nota: su alcuni siti, come ibs.it è stato scritto che la nuova edizione del libro avrebbe avuto una nuova prefazione dell’autore, ma visionando la copia in nostro possesso di questa prefazione non c’è traccia. Forse si trattava di un’idea iniziale poi scartata?

     

     



    L’incipit:

    «Ricordo ancora il mattino in cui mio padre mi fece conoscere il Cimitero dei Libri Dimenticati. Erano le prime giornate dell’estate del 1945 e noi camminavamo per le strade di una Barcellona intrappolata sotto cieli di cenere e un sole vaporoso che si spandeva sulla rambla de Santa Monica in una ghirlanda di rame liquido.
    «Daniel, quello che vedrai oggi non devi raccontarlo a nessuno» disse mio padre. «Neppure al tuo amico Toms. A nessuno.»
    «Neppure alla mamma?» domandai sottovoce.
    Mio padre sospirò, trincerandosi dietro il sorriso dolente che lo seguiva come un’ombra nella vita.
    «Ma certo» rispose a capo chino. «Per lei non abbiamo segreti. A lei puoi raccontare tutto.»»
    (Carlos Ruiz Zafón)

    Anno di pubblicazione: maggio 2004
    Casa editrice: Mondadori
    Prezzo originale: 18 euro
    Pagine: 438


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      Il ritorno de Il Piccolo Principe a 70 anni dalla prima edizione

      Qualcuno di voi si ricorderà del mio post sulla prima edizione de Il Piccolo Principe dal titolo Il Piccolo Principe, il grande tesoro (chi volesse rinfrescarsi la memoria lo trova qui).

      Ora posso dire che quello è stato un post fortunato: aver rintracciato quella rara prima edizione del libro di Antoine de Saint-Exupéry, averne scritto la storia, ha aiutato questo piccolo blog a farsi conoscere un po’ di più e lo ha portato a un risultato bellissimo e inaspettato.

      Quale? questo che vedete nella foto qui sotto:

      Le copertine delle due edizioni de "Il Piccolo Principe" a confronto. A sinistra la prima edizione del 1949, a destra la nuova edizione fatta uscire per festeggiare i 70 anni dall'uscita nelle librerie.

      Le copertine delle due edizioni de “Il Piccolo Principe” a confronto. A sinistra la prima edizione del 1949, a destra la nuova edizione fatta uscire per festeggiare i 70 anni dall’uscita nelle librerie.

      Quest’estate, infatti, ho portato quella copia ha fatto un gita a Milano per farsi bella e per concedersi ai grafici della casa editrice Bompiani che hanno fatto diventare la sua copertina – dopo una cura di bellezza – la copertina della nuova edizione!

      Quest’anno, per i pochi che ancora non lo sapessero, Bompiani festeggia i suoi 90 anni e, tra le varie iniziative, sta ristampando in edizioni speciali alcuni dei libri che hanno fatto la storia della casa editrice milanese. Tra questi titoli, ecco quindi la riproduzione fedele della prima, rara e ricercata edizione de Il Piccolo Principe del 1949.

      Il libro, con tanto di fascetta che ne celebra l’anniversario, è un volume molto ben curato.: sovraccoperta, che come dicevamo, è l’esatta riproduzione dell’originale, come pure la copertina rigida color beige che riporta l’illustrazione del Piccolo Principe.
      La carta scelta rende giustizia a questa edizione, permettendone una comoda lettura.  La stampa sia del testo che delle illustrazioni originali dell’epoca vengono ancora più apprezzate nelle sue dimensioni del volume di 24×17 cm.

      Particolare dei dorsi delle due edizioni de "Il Piccolo Principe". Sotto la prima edizione del 1949, sopra la nuova edizione 2019.

      Particolare dei dorsi delle due edizioni de “Il Piccolo Principe”. Sotto la prima edizione del 1949, sopra la nuova edizione 2019.

      Copertina rigida per entrambe le edizioni. L'unica differenza sta nella stampa a pressione presente nella prima edizione del 1949.

      Copertina rigida per entrambe le edizioni. L’unica differenza sta nella stampa a pressione presente nella prima edizione del 1949.

      Questa versione “anniversario”, a mio parere la migliore in commercio (ricordiamo infatti che nel 2015 sono scaduti i diritti del libro e ora chiunque può pubblicare la propria edizione), è un regalo da farsi e da fare.
      Pensato sia per un pubblico adulto che per ragazzi, non è detto che nei prossimi anni (se Bompiani deciderà di farne una edizione limitata all’anno in corso) possa assumere anche un valore anche tra i collezionisti.

      Il prezzo popolare, di soli 10 euro, è sicuramente una scelta commerciale che invoglia l’acquisto.

      Alette interne del volume a confronto: stesso carattere tipografico, stesso testo e stessa impaginazione.

      Alette interne del volume a confronto: stesso carattere tipografico, stesso testo e stessa impaginazione.

      Pagina dei crediti della nuova edizione con riferimenti a siti web e alla "Prima edizione anniversario: settembre 2019".

      Pagina dei crediti della nuova edizione con riferimenti a siti web e alla “Prima edizione anniversario: settembre 2019”.

       

       



      L’incipit:

      «A Leone Werth
      Domando perdono ai bambini di aver dedicato questo libro a una persona grande. Ho una scusa seria: questa persona grande è il miglior amico che abbia al mondo. Ho una seconda scusa: questa persona grande può capire tutto, anche i libri per bambini; e ne ho una terza: questa persona grande abita in Francia, ha fame, ha freddo e ha molto bisogno di essere consolata. E se tutte queste scuse non bastano, dedicherò questo libro al bambino che questa grande persona è stato. Tutti i grandi sono stati prima bambini una volta. (Ma pochi di essi se ne ricordano). Perciò correggo la mia dedica:
      A Leone Werth
      quando era un bambino»
      (Antoine de Saint-Exupéry)

      Anno di pubblicazione: settembre 2019
      Casa editrice: Bompiani
      Prezzo originale: 10,00 euro
      Pagine: 123


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        Piccola Enciclopedia del Fallimento

        Spesso nella botte piccola c’è il vino buono, o almeno così suggerisce un proverbio popolare.

        È certamente vero che molto spesso in molti libretti, di piccole case editrici, c’è molto di buono.

        È il caso di questo piccolo caso editoriale dal titolo Piccola Enciclopedia del Fallimento illustrato da Davide Bart Salvemini, curato da Carlotta Colarieti e pubblicato da Hoppípolla Edizioni.

        Dal sito: Hoppípolla è una parola islandese intraducibile in italiano, perché non esiste un vocabolo che ne spieghi il significato: la traduzione più vicina è “saltare nelle pozzanghere” e si riferisce a quello che pare essere uno dei giochi preferiti dai bambini islandesi, semplice e divertente.

        Hoppípolla – Cultura indipendente per corrispondenza è balzata agli onori della cronaca per il suo sistema di business piuttosto unico in Italia: ai loro abbonati, ogni mese (o tre, sei, dodici) viene spedita una scatola con prodotti appositamente scelti con lo scopo di far scoprire nuovi creativi. Nelle scatole infatti si può trovare sì una pubblicazione editoriale (come la Piccola Enciclopedia del Fallimento), ma anche un oggetto di design, un suggerimento a scoprire un gruppo musicale, un prodotto illustrato, ecc…

        Tornando alla Piccola Enciclopedia del Fallimento, la pubblicazione, di un’ottantina di pagine, è una piccola antologia delle storie più bizzarre legate al tema del fallimento e delle speranze disattese.

        La prima edizione della Piccola Enciclopedia Fallimento, hoppípolla, 2019.

        La prima edizione della Piccola Enciclopedia Fallimento, hoppípolla, 2019.

        Storie, con le s minuscole, caratterizzate da un fallimento finale. Meno famose forse, ma non meno interessanti. Storie che hanno avuto sorti e destini diverse dal successo che avrebbero forse meritato, se la fortuna non avesse guardato altrove.

        Il nuovo punto di vista suggerito dagli autori è quello di allontanarsi dalla storia scritta dai vincenti, per riabbracciare il fallimento e la disfatta  come aspetti naturali dell’essere umano.

        La pagina dei crediti della prima edizione della Piccola Enciclopedia Fallimento, hoppípolla, 2019.

        La pagina dei crediti della prima edizione della Piccola Enciclopedia Fallimento, hoppípolla, 2019.

        Il retro copertina della prima edizione della Piccola Enciclopedia Fallimento, hoppípolla, 2019.

        Il retro copertina della prima edizione della Piccola Enciclopedia Fallimento, hoppípolla, 2019.

        Il libro nella sua prima edizione è già esaurito, sia sul sito dell’editore che nella maggior parte dei siti di vendita online. È infatti già in ristampa la seconda edizione (con nuovo materiale inedito), pre-ordinabile sul sito della casa editrice con uno sconto del -30% (qui il link).

        Possiamo sicuramente dire che, per il tema trattato, per caratteristiche editoriali come la qualità della carta utilizzata e l’originale metodo di distribuzione, questo libretto ha tutte le carte in regola per diventare un volume molto ricercato fra qualche anno.

        Pagina interna con le illustrazioni di Davide Bart Salvemini.

        Pagina interna con le illustrazioni di Davide Bart Salvemini.

        Pagina interna con le illustrazioni di Davide Bart Salvemini.

        Pagina interna con le illustrazioni di Davide Bart Salvemini.

        Un altro breve racconto di un fallimento. Piccola Enciclopedia Fallimento, hoppípolla, 2019.

        Un altro breve racconto di un fallimento. Piccola Enciclopedia Fallimento, hoppípolla, 2019.

        Indice. Piccola Enciclopedia Fallimento, hoppípolla, 2019.

        Indice. Piccola Enciclopedia Fallimento, hoppípolla, 2019.

        Pagina finale i dati della stampa relativi alla prima edizione del libro di Davide Bart Salvemini.

        Pagina finale i dati della stampa relativi alla prima edizione del libro di Davide Bart Salvemini.

         

         

        Anno di pubblicazione: gennaio 2019
        Casa editrice: Hoppípolla Edizioni.
        Prezzo originale: 17 euro
        Pagine: 79


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