L’uomo-scatola di Kobo Abe

L’uomo-scatola di Kobo Abe è un tipico esempio di libro considerato un classico in Oriente (soprattutto in Giappone) che in Italia invece viene stampato solo per un breve periodo e poi mai più.

Copertina della prima (e unica) edizione Einaudi de L'uomo-scatola di Kobo Abe, 1992.

Il capolavoro di Kobo Abe (安部 公房 Abe Kōbō), pseudonimo di Kimifusa Abe (安部 公房 Abe Kimifusa) dal titolo L’uomo-scatola (titolo originale giapponese Hako Otoko, 1973), è infatti uscito nel nostro Paese solo nel 1992 per la collana Nuovi Coralli di Einaudi.

L’autore, quasi sconosciuto in Italia ma molto famoso all’estero, nasce a Tokyo nel 1924, dove morirà nel 1993, dopo essere stato, oltre che scrittore, anche drammaturgo, regista poeta e fotografo.

Per scoprire di cosa parla il libro, leggiamo la quarta di copertina:

Un uomo si infila in una scatola di cartone, in cui ha praticato una fessura-spioncino, e se ne va in giro per la città, guardando inosservato… Che cosa vedrà mai da questo rifugio che diventa la sua casa, la sua conchiglia, la sua nuova dimensione? E qual è questa nuova dimensione: la libertà, la solitudine, la sicurezza? L’esistenza innocua dell’uomo-scatola è scombussolata dall’intervento di due personaggi, che ordiscono intorno a lui un intrigo pericoloso in cui la seduzione gioca, però, un ruolo importante. L’uomo-scatola dal suo finestrino osserva, smaschera finzioni e messe in scena, vede al di là delle apparenze la realtà e ne viene coinvolto a un punto tale da rischiare la perdita della propria identità. Ma quale identità? Esiste veramente un uomo-scatola? Ignorato da tutti, fa ancora parte degli esseri umani?
Un clima decisamente surreale domina tutto il romanzo e nel contempo, in modo paradossale, riesce a coniugarsi con un esasperato realismo: situazioni, persone e oggetti sono colti, a tratti, come attraverso una lente d’ingrandimento che dilata a dismisura le proporzioni delle cose, senza alcun ordine gerarchico. Con questo tipo di bizzarra scrittura (non lontana dalle lezioni di Kafka), Kobo Abe costruisce una storia insieme buffonesca e drammatica che va ben al di là della semplice satira di un’alienante società contemporanea per giungere a una profonda meditazione sulla natura dell’uomo.

Piano delle ristampe di Einaudi nelle ultime pagine del volume.

Piano delle ristampe di Einaudi nelle ultime pagine del volume.

Il tema centrale dell’opera di Abe è sostanzialmente l’incomunicabilità dell’essere umano, la claustrofobia dell’uomo moderno, la solitudine e l’alienazione.

Come dicevo, oggi il libro è fuori commercio, poche le copie in circolazione e piuttosto care. Le dimensioni sono quelle di un tascabile, le pagine 212 e in alcune di esse, oltre al testo, sono presenti anche fotografie in bianco e nero.

Pagine interne de L'uomo-scatola di Kobo Abe con testo e fotografie.

Pagine interne de L’uomo-scatola di Kobo Abe con testo e fotografie.

Pagine interne de L'uomo-scatola di Kobo Abe con testo e fotografie.

Pagine interne de L’uomo-scatola di Kobo Abe con testo e fotografie.

È importante sottolineare che la traduzione è affidata ad Antonietta Pastore, scrittrice e traduttrice – tra gli altri autori – di Murakami Haruki, Natsume Sōseki, Inoue Yasushi, Kawakami Hiromi.

Autografo della traduttrice Antonietta Pastore all'interno del libro L'uomo-scatola di Kobo Abe, 1992.

Autografo della traduttrice Antonietta Pastore all’interno del libro L’uomo-scatola di Kobo Abe, 1992.

È questa traduzione, infatti, l’inizio di una lunga collaborazione di Pastore con l’Einaudi, in qualità sia di traduttrice che di scrittrice, pubblicando il saggio Nel Giappone delle donne (2004), la raccolta di racconti Leggero il passo sui tatami (2010) e il romanzo Mia amata Yuriko (2016), oltre alla cura del volume Racconti del Giappone.

La valutazione attuale del libro si aggira tra i 50 e i 100 euro.

 

 

Sostieni il blog! Se compri online, clicca su uno dei banner qui sotto per comprare libri:







L’incipit:
«Con l’approssimarsi del freddo e del letargo invernale, la polizia di Ueno a Tokyo, il 23, prima del l’alba, ha effettuato l’arresto simultaneo dei barboni che stazionavano nei paraggi del parco Ueno nel quartiere Daito, vicino alla ferrovia statale, e nei sottopassaggi della stazione di Keisei-Ueno, come misura preventiva contro un susseguirsi di omicidi: il numero delle vittime, uccise a colpi di pistola, ammonta già a centonove. Quelli che sostavano dietro il Centro di Cultura del parco, nelle strade sotterra-nee, e nei dintorni, 180 persone in tutto, sono stati messi agli arresti per violazioni di lieve entità del Codice Penale (reato di vagabondaggio e infrazione del divieto d’ingresso) e del Codice Stradale (infrazione del divieto di transito). Trasferiti in massa allo stesso posto di polizia, si è proceduto a rilevare le impronte digitali e a scattare le fotografie di ciascuno; i quattro che avevano contratto malattie sono stati mandati all’ospedale tramite l’Ufficio di Assistenza Pubblica di Daito, e altri nove all’ospizio per i vecchi.»
(Kobo Abe)

Anno di pubblicazione: 1992
Casa editrice: Einaudi
Prezzo originale: Lire 22.000
Pagine: 212

STREGA vs WICKED di Gregory Maguire

È recentemente uscita nelle librerie una nuova (e davvero ben curata) edizione di Wicked di Gregory Maguire. Un libro divenuto cult per il genere fantasy.

Le copertine di Strega vs Wicked di Gregory Maguire. A sinistra l'edizione 2006 Sonzogno, a destra 2022 Mondadori.

Le copertine di Strega vs Wicked di Gregory Maguire. A sinistra l’edizione 2006 Sonzogno, a destra 2022 Mondadori.

Sicuramente avete già sentito parlare di questo romanzo se siete appassionati del genere fantasy o anche di musical: con il suo esordio nel 2003, Wicked è  diventato il quinto musical che più a lungo è stato rappresentato a Broadway e il ventottesimo più a lungo rappresentato nella storia del teatro. [fonte: Wikipedia]

La trama del libro si ispira ovviamente al mondo di Oz creato da L. Frank Baum, ma con differenze sostanziali:
la storia infatti non è narrata da Dorothy – che qui risulta quasi l’antagonista – ma da Elfaba che racconterà la sua esistenza dalla nascita fino a diventare la “terribile strega dell’Ovest” spiegando il perché della sua cattiveria e raccontando dell’amicizia tenuta segreta con Glinda, la strega buona del Nord.

L’idea applicata alla trama è quella che verrà negli anni successivi sfruttata da Hollywood per raccontare il passato di molti villains (i malvagi) della letteratura o del fumetto, vedi per esempio l’eccezionale Joker interpretato da Joaquin Phoenix.

Ancora le due edizioni (2006 e 2022) a confronto.

Ancora le due edizioni (2006 e 2022) a confronto.

Ma torniamo alla prima edizione italiana del libro, uscita nel novembre 2006 per la casa editrice Sonzogno (con il titolo tradotto in italiano: Strega e il sottititolo Cronache dal Regno di Oz in rivolta), quindi ben undici anni dopo l’uscita negli Stati Uniti e tre anni dopo la sua prima rappresentazione teatrale come musical.

Il volume si presenta al pubblico italiano con una copertina molto simile a quella inglese e con una sopraccoperta fustellata dal cui cerchio si intravede l’illustrazione di Elfaba presente nella copertina. Lo stesso stile è stato mantenuto nella nuova edizione Mondadori, ma in maniera più elegante, con un utilizzo di materiali di qualità più alta quali carta ruvida sul fronte della sovraccopertina e plastificata all’interno con scritte concentriche che nella prima edizione non erano presenti.

L'interno della sovraccopertina nella nuova edizione di Strega (Wicked) pubblicata da Mondadori nel 2022.

L’interno della sovraccopertina nella nuova edizione di Strega (Wicked) pubblicata da Mondadori nel 2022.

Altre evidenti differenze tra l’edizione Sonzogno e quella Mondadori sono le dimensioni, maggiori per quest’ultima, e l’idea di ricoprire il taglio delle pagine di un bellissimo verde acceso che ricorda appunto la pelle della Strega dell’Ovest.
Inoltre, trattandosi di un’edizione celebrativa, in copertina appare la frase “EDIZIONE CELEBRATIVA ILLUSTRATA”, anche se le illustrazioni raccolte (a cura di Douglas Smith) facevano già parte della prima edizione italiana curata dalla Sonzogno e il sottotitolo cambiato in “VITA e OPERE  della PERFIDA STREGA dell’OVEST”.
Infine, la nuova edizione Mondadori propone un’interessante inedita postfazione dell’autore dal titolo Questo Mondo, il Mondo Accanto mai apparsa in Italia.

I dorsi a confronto. Nella nuova edizione il taglio delle pagine è stato colorato di verde come la pelle della Strega dell'Ovest.

I dorsi a confronto. Nella nuova edizione il taglio delle pagine è stato colorato di verde come la pelle della Strega dell’Ovest.

Indubbiamente per un collezionista la prima edizione è la più preziosa ma la nuova edizione è così ben realizzata che andrebbero conservate l’una accanto all’altra per poterle apprezzare entrambe.

Se cercate l’edizione Sonzogno, l’unica possibilità è quella dell’usato, dove le copie disponibili sono davvero esigue e sempre ricercate dai collezionisti.

Una delle nuove illustrazioni presenti nel libro: la mappa di Oz.

Una delle nuove illustrazioni presenti nel libro: la mappa di Oz.

Illustrazioni a confronto. A sinistra l'edizione Sonzogno 2006, a destra l'edizione Mondadori 2022.

Illustrazioni a confronto. A sinistra l’edizione Sonzogno 2006, a destra l’edizione Mondadori 2022.

Dettaglio delle pagine interne del volume Strega/Wicked scritto da Gregory Maguire.

Dettaglio delle pagine interne del volume Strega/Wicked scritto da Gregory Maguire.

Dati relativi alla prima edizione di Strega pubblicato da Sonzogno nel 2006.

Dati relativi alla prima edizione di Strega pubblicato da Sonzogno nel 2006.

Dati relativi alla nuova edizione di Strega pubblicato da Mondadori nel 2022.

Dati relativi alla nuova edizione di Strega pubblicato da Mondadori nel 2022.

I retro della sovraccoperte di Strega e Wicked di Gregory Maguire. A sinistra l'edizione 2006 Sonzogno, a destra 2022 Mondadori.

I retro della sovraccoperte di Strega e Wicked di Gregory Maguire. A sinistra l’edizione 2006 Sonzogno, a destra 2022 Mondadori.

Un’ultima curiosità: il nome di Elphaba deriva dalle prime lettere di quello di L. Frank Baum (L. Frank Baum).

 

 

 

Sostieni il blog! Se compri online, clicca su uno dei banner qui sotto per comprare libri:






L’incipit:
«Un miglio sopra Oz, la Strega si librava sulla cresta del vento, quasi fosse un granello di terra sollevato e travolto dai mulinelli d’aria. Lampi bianchi e porpora le si addensavano intorno. Sotto di lei, la Strada di Mattoni Gialli descriveva un anello, come un cappio allentato. Malgrado i temporali estivi e i palanchini dei ribelli l’avessero distrutta, conduceva ancora, inesorabile, alla Città degli Smeraldi. La Strega vedeva i quattro amici che arrancavano, aggiravano i tratti dissestati, rasentavano le crepe nel terreno e correvano avanti quando la via era libera. Sembravano ignari del loro destino, ma non era compito della Strega metterli in guardia.»
(Gregory Maguire)

Anno di pubblicazione: novembre 2006
Casa editrice: Sonzogno
Prezzo originale: n.d.
Pagine: 430

Sua Altezza Reale il Principe Codarello, la prima apparizione di Topolino

Dei primi avvistamenti di Topolino in Italia abbiamo parlato in due occasioni: la prima, a febbraio 2020, con i due volumi tradotti da Cesare Pavese, Le avventure di Topolino, la seconda, ad aprile 2021, presentandovi il volume L’amico di Topolino di Consuelo.

Oggi finalmente possiamo chiudere il cerchio con quello che è forse il volume più ricercato, ovvero Sua Altezza Reale il Principe Codarello di un’autrice dimenticata: Annemar Togett.

La copertina, in brossura rigida, del raro volume SUA ALTEZZA REALE IL PRINCIPE CODARELLO del 1932. È la prima apparizione di Topolino in un libro italiano.

La copertina, in brossura rigida, del raro volume SUA ALTEZZA REALE IL PRINCIPE CODARELLO del 1932. È la prima apparizione di Topolino in un libro italiano.

Anno 1932, in brossura, esce per l’editore Cappelli un libro, non propriamente un volume disneyano, dal titolo appunto Sua Altezza Reale il Principe Codarello, il quale – alla fine di alcuni capitoli – riporta delle piccole immagini, puramente decorative, di quello che conosciamo oggi come Mickey Mouse. Questi disegni sono gli stessi che un anno prima erano usciti in America nella rivista The American Magazine, a loro volta copiati dai modelli di Les Clark per i disegni e Win Smith per quanto riguarda gli inchiostri. Questi, almeno, i crediti riconosciuti come credibili e quindi ufficiali.

Il dorso, ben conservato, di SUA ALTEZZA REALE IL PRINCIPE CODARELLO. L. Cappelli Editore, 1932.

Il dorso, ben conservato, di SUA ALTEZZA REALE IL PRINCIPE CODARELLO. L. Cappelli Editore, 1932.

Retro del volume SUA ALTEZZA REALE IL PRINCIPE CODARELLO del 1932. L. Cappelli Editore.

Retro del volume SUA ALTEZZA REALE IL PRINCIPE CODARELLO del 1932. L. Cappelli Editore.

Topolino appare in Italia per la prima volta in assoluto il 30 marzo 1930 (due anni prima di questa pubblicazione) sulla rivista L’ILLUSTRAZIONE DEL POPOLO che ospita per la prima volta in Italia le strisce di un nuovo fumetto americano firmato da un giovane Walter Elias Disney, detto Walt  (Chicago, 5 dicembre 1901 – Burbank, 15 dicembre 1966). La prima striscia pubblicata fu disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. La caratteristica però che rende prezioso e molto ricercato invece Sua Altezza Reale il Principe Codarello è che, seppur come decorazione, si tratta della prima apparizione di Topolino in un formato libro e non come striscia su rivista/quotidiano.

Frontespizio del volume SUA ALTEZZA REALE IL PRINCIPE CODARELLO. L. Cappelli Editore, 1932.

Frontespizio del volume SUA ALTEZZA REALE IL PRINCIPE CODARELLO. L. Cappelli Editore, 1932.

I pochi e unici dati di stampa del volume SUA ALTEZZA REALE IL PRINCIPE CODARELLO. L. Cappelli Editore, 1932.

I pochi e unici dati di stampa del volume SUA ALTEZZA REALE IL PRINCIPE CODARELLO. L. Cappelli Editore, 1932.

Oltre a Mickey Mouse, presente come pura decorazione, il volume presente diverse illustrazioni che fanno riferimento alla storia raccontata di SUA ALTEZZA REALE IL PRINCIPE CODARELLO.

Oltre a Mickey Mouse, presente come pura decorazione, il volume presente diverse illustrazioni che fanno riferimento alla storia raccontata di SUA ALTEZZA REALE IL PRINCIPE CODARELLO.

Questa un po’ la storia del volume, informazioni scarse lo ammetto, ma al momento le uniche che si possono trovare per ora su questa rarità.

Dell’autrice Annemar Togett non si sa praticamente niente. Potrebbe anche essere uno pseudonimo, tanto in voga all’epoca per autori che cercavano incassi facili ma non volevano apparire in testi destinati a ragazzi.
Oltre a questo libro, ne esistono altri due della stessa autrice, scritti precedentemente:
I misteri del mondo fatato: novelle, con dieci tavoli a colori di Roberto Sgrilli (1926, Firenze, R. Bemporad) e Le perle meravigliose con illustrazioni di D. Betti. Nulla di più.

Però, avendo una copia cartacea sotto mano, posso fornirvi qualche dettaglio aggiuntivo:
– le dimensioni del volume sono 16,5 x 23 cm
– le pagine sono 226
– il prezzo di copertina, stampato sul retro, è di 12 Lire (che a oggi corrisponderebbero a circa 12,50 euro)
– il volume è diviso in due parti: la prima dal titolo Alla corte di Topimpopoli, la seconda Le avventure di S. A. R. Il Principe Codarello in Italia. Entrambe le parti  sono composte da 7 capitoli ciascuna
Topolino appare dieci volte, più precisamene a pagina: 19, 59, 77, 93, 110, 143, 172, 187, 203 e 218

E ora ecco qualche foto:

La prima apparizione di Mickey Mouse (Topolino) su un libro in Italia! Presente a pagina 19 del volume SUA ALTEZZA REALE IL PRINCIPE CODARELLO. L. Cappelli Editore, 1932.

La prima apparizione di Mickey Mouse (Topolino) su un libro in Italia! Presente a pagina 19 del volume SUA ALTEZZA REALE IL PRINCIPE CODARELLO. L. Cappelli Editore, 1932.

Ancora un'illustrazione di Topolino disegnato e inchiostrato da Les Clark e Win Smith.

Ancora un’illustrazione di Topolino disegnato e inchiostrato da Les Clark e Win Smith.

Ancora un'illustrazione di Topolino disegnato e inchiostrato da Les Clark e Win Smith.

Ancora un’illustrazione di Topolino disegnato e inchiostrato da Les Clark e Win Smith.

Ancora un'illustrazione di Topolino disegnato e inchiostrato da Les Clark e Win Smith.

Ancora un’illustrazione di Topolino disegnato e inchiostrato da Les Clark e Win Smith.

 

 

Sostieni il blog! Se compri online, clicca su uno dei banner qui sotto per comprare libri:






L’incipit:
«CAPITOLO I
Il Regno dei Topi e la sua origine.
I topi sono ritenuti dal genere umano bestie prive d’intelligenza e di riflessione e l’uomo non li tiene in nessun conto, appunto per questo pregiudizio tramandato
di generazione in generazione fino ai giorni nostri. Tutti i pregiudizi sono generalmente degli sbagli madornali e questo di cui io sto parlando è uno dei più gravi : voi ve ne accorgerete, miei piccoli amici, man mano che leggerete questa storia, la quale, credetelo, è vera dalla prima all’altima parola.»
(Annemar Togett)

Anno di pubblicazione: 1932
Casa editrice: L. Cappelli Editore
Prezzo originale: 12 Lire
Pagine: 226

Gli indifferenti di Moravia (e l’importanza di un restauro fatto da professionisti)

Gli indifferenti è il romanzo di esordio di Albero Moravia, pseudonimo di Alberto Pincherle (1907-1990).

Prima e rara edizione del romanzo d'esordio di Moravia "Gli indifferenti", Alpes, 1929.

Prima e rara edizione del romanzo d’esordio di Moravia “Gli indifferenti”, Alpes, 1929.

Considerato dalla critica come uno dei libri più importanti del ‘900, il romanzo tratta il tema presente in molte opere di Moravia dell’incapacità di raggiungere la felicità da parte degli uomini, in quanto ipocriti e aridi, spesso inetti e incapaci ci provare reali passioni.

Uscito nella sua prima edizione nel 1929, grazie al finanziamento del padre di 5000 lire, per la casa editrice milanese Alpes e stampato presso le officine della Federazione Italiana Biblioteche Popolari di Milano il 2 maggio, presenta una copertina a tre colori con un disegno a carboncino di Ubaldo Cosimo Veneziani che rappresenta una delle prime scene del romanzo.

Il libro verrà poi ristampato dalla casa editrice altre tre volte: la seconda conterrà alcuni errori, la terza e la quarta nel 1930, per un totale di ventimila copie [dato incerto].

Della prima edizione sono state stampate circa mille copie non numerate. E, ovviamente, è l’edizione più rara e ricercata, forse anche per alcuni errori: la numerazione di alcuni capitoli è ripetuta due volte, presentando due capitoli VI e due capitoli XIV.

Un’altra delle caratteristiche del volume è la copertina non rigida, non proprio di qualità, che ha fatto sì che quasi tutte le copie in circolazione, con il passare degli anni, subissero diversi danni tra strappi e macchie. Difficile, anzi diciamo praticamente impossibile, trovarne una copia intonsa. Pure la copia presente presso il museo dedicato allo scrittore è in condizioni pessime.

Quando mi capitò l’occasione di trovarne una copia, le condizioni in cui versava erano davvero davvero pessime. Però per fortuna, in questo Paese, esistono fior fiori di restauratori che sanno fare il loro mestiere (io mi sono rivolto al Centro Studi e Restauro di Gorizia) e il risultato potete vederlo voi stessi nelle foto che seguono.

Prima pagina del volume. Copertina con strappo centrale e quasi totalmente staccata dal volume.

Prima pagina del volume. Copertina con strappo centrale e quasi totalmente staccata dal volume.

L’operazione di restauro è stata complessa, ma il risultato è strepitoso.
Il mio consiglio, seppur banale, è davvero di non inventarsi soluzioni casalinghe per rattoppare libri in pessime condizioni. Cercate sempre un restauratore vicino a voi che capisca le vostre esigenze e la vostra passione e affidategli il lavoro.

Se sono professionisti, si prenderanno cura del vostro libro come se fosse loro. Fidatevi.

Prima e rara edizione del romanzo d'esordio di Moravia "Gli indifferenti", Alpes, 1929.

Prima e rara edizione del romanzo d’esordio di Moravia “Gli indifferenti”, Alpes, 1929.

Dopo il restauro. Prima e rara edizione del romanzo d'esordio di Moravia "Gli indifferenti", Alpes, 1929.

Dopo il restauro a cura di Centro Studi e Restauro di Gorizia. Prima e rara edizione del romanzo d’esordio di Moravia “Gli indifferenti”, Alpes, 1929.

Particolare del dorso prima del restauro. Moravia, "Gli indifferenti", Alpes, 1929.

Particolare del dorso prima del restauro. Moravia, “Gli indifferenti”, Alpes, 1929.

Particolare del dorso dopo il restauro. Moravia, "Gli indifferenti", Alpes, 1929.

Particolare del dorso dopo il restauro. Moravia, “Gli indifferenti”, Alpes, 1929.

Retro prima del restauro della prima edizione del romanzo d'esordio di Moravia "Gli indifferenti", Alpes, 1929.

Retro prima del restauro della prima edizione del romanzo d’esordio di Moravia “Gli indifferenti”, Alpes, 1929.

Dopo il restauro, il retro della prima edizione del romanzo d'esordio di Moravia "Gli indifferenti", Alpes, 1929.

Dopo il restauro, il retro della prima edizione del romanzo d’esordio di Moravia “Gli indifferenti”, Alpes, 1929.

Particolare del retro prima del restauro. Moravia, "Gli indifferenti", Alpes, 1929.

Particolare del retro prima del restauro. Moravia, “Gli indifferenti”, Alpes, 1929.

Particolare del retro dopo il restauro. Moravia, "Gli indifferenti", Alpes, 1929.

Particolare del retro dopo il restauro. Moravia, “Gli indifferenti”, Alpes, 1929.

Particolare del retro prima del restauro. Moravia, "Gli indifferenti", Alpes, 1929.

Particolare del retro prima del restauro. Moravia, “Gli indifferenti”, Alpes, 1929.

Particolare del retro restaurato. Moravia, "Gli indifferenti", Alpes, 1929.

Particolare del retro restaurato. Moravia, “Gli indifferenti”, Alpes, 1929.

 

 

Sostieni il blog! Se compri online, clicca su uno dei banner qui sotto per comprare libri:






L’incipit:
«Entrò Carla; aveva indossato un vestitino di lanetta marrone con la gonna così corta, che bastò quel movimento di chiudere l’uscio per fargliela salire di un buon palmo sopra le pieghe lente che le facevano le calze intorno alle gambe; ma ella non se ne accorse e si avanzò con precauzione guardando misteriosamente davanti a sé, dinoccolata e malsicura; una sola lampada era accesa e illuminava le ginocchia di Leo seduto sul divano; un’oscurità grigia avvolgeva il resto del salotto.»
(Alberto Moravia)

Anno di pubblicazione: maggio 1929
Casa editrice: Alpes
Prezzo originale: 12 lire
Pagine: 358

Il mangianomi di Giovanni De Feo: un gioiello della narrativa fantastica italiana

Partiamo dall’inizio, ovvero dal fatto che quando si cerca su Google Il mangianomi di Giovanni De Feo, dai risultati appaiono chiari due punti fermi:
– il primo è che il romanzo è di difficilissima reperibilità nella sua prima edizione del 2002 (un po’ più facile – ma a patto di spendere almeno il doppio del prezzo di copertina – l’edizione del 2010 pubblicata da Salani) e la seconda che è unanimemente riconosciuto da chi l’ha letto come “uno dei migliori libri fantasy italiani”.

Copertina della prima edizione del libro di Giovanni De Feo "il mangianomi", edizioni e/o 2002.

Copertina della prima edizione del libro di Giovanni De Feo “il mangianomi”, edizioni e/o 2002.

È ormai certo che la fortuna o l’oblio a cui è destinato un qualsiasi libro è una catena di eventi e contingenze imponderabili e spesso irripetibili. Ed è così che un libro come quello di De Feo passa – ahinoi –  quasi del tutto inosservato al grande pubblico al momento della sua prima e seconda uscita. Sopratutto in un Paese dove, secondo i dati Istat, vengono stampati tra i 70 e gli 80mila libri all’anno.

Definito in modo semplicistico un “horror fiabesco” la sua trama è la seguente:

Una terribile minaccia insidia il Ducato di Acquaviva: è il Mangianomi, una creatura misteriosa e inafferrabile che si aggira nel buio rubando a qualunque cosa il proprio nome. In breve tempo uomini, donne, bambini, animali, ma anche torri, foreste e paesi interi vengono ridotti a vuoti gusci irriconoscibili. L’unica speranza per gli abitanti del Ducato è rivolgersi a Magubalik, un giovane e solitario cacciatore dall’abilità leggendaria, perché sconfigga il temibile mostro. Ma il compito si rivelerà arduo persino per lui, e la caccia al Mangianomi si trasformerà da una pericolosa avventura a una discesa agli inferi, in un’odissea alla ricerca di se stesso.

Mappa disegnata da Carmine di Giandomenico presente all'interno del volume "il mangianomi" di Giovanni De Feo.

Mappa disegnata da Carmine di Giandomenico presente all’interno del volume “il mangianomi” di Giovanni De Feo.

In un’intervista disponibile sul web, De Feo – oggi anche sceneggiatore e insegnante oltre che scrittore – parla così del suo romanzo:

Tuttavia se avevo un libro in mente  quando ho scritto Il Mangianomi questo era Il Cavaliere Svedese di Leo Perutz […] Il Mangianomi si svolge infatti all’interno di una ambientazione pseudo-storica che assomiglia casomai agli sfondi dei romanzi di Buzzati o di Calvino, o se vogliamo alle illustrazioni Don Chisciottesche di Dorè. Soprattutto, manca completamente quella coralità  che è tipica dell’epica e della letteratura cavalleresca da cui viene il fantasy classico […]. Al contrario la vicenda di Magubalik narra della caduta di un singolo, un antieroe che per raggiungere ciò che più desidera baratta quello che di sè è più autentico, rischiando letteralmente di perdere la sua anima. Insomma si tratta di una sorta di patto faustiano, la leggenda di un santo brigante che man mano si tinge di implicazioni metafisiche, come nel racconto di Perutz.

All’interno del volume, sono presenti anche diverse illustrazioni in bianco e nero a cura di Carmine di Giandomenico, fumettista eclettico con una carriera che passa per produzioni targate prima Marvel Comics e poi DC Comics passando per la Sergio Bonelli con Dylan Dog.

Di di Giandomenico sono anche le illustrazioni a colori in copertina e sul retro.

Una delle illustrazioni di Carmine di Giandomenico presenti all'interno de "il mangianomi" di Giovanni De Feo.

Una delle illustrazioni di Carmine di Giandomenico presenti all’interno de “il mangianomi” di Giovanni De Feo.

Una delle illustrazioni di Carmine di Giandomenico presenti all'interno de "il mangianomi" di Giovanni De Feo.

Una delle illustrazioni di Carmine di Giandomenico presenti all’interno de “il mangianomi” di Giovanni De Feo.

Retro della prima edizione del libro di Giovanni De Feo "il mangianomi", edizioni e/o 2002.

Retro della prima edizione del libro di Giovanni De Feo “il mangianomi”, edizioni e/o 2002.

Come dicevo all’inizio, di questo libro esiste la prima edizione (edizioni e/o, 2002) e una successiva ristampa (Salani, 2010). Entrambe ricercate dagli appassionati perché non più ristampate ma il valore più alto, ovviamente, spetta all’edizione e/o in brossura, quindi con copertina morbida e più fragile, il cui prezzo dell’unica copia online al momento è di 99 euro.

Dati di stampa del volume della prima edizione del libro di Giovanni De Feo "il mangianomi", edizioni e/o 2002.

Dati di stampa del volume della prima edizione del libro di Giovanni De Feo “il mangianomi”, edizioni e/o 2002.

Prima edizione del libro di Giovanni De Feo "il mangianomi", edizioni e/o 2002.

Prima edizione del libro di Giovanni De Feo “il mangianomi”, edizioni e/o 2002.

 

 

Sostieni il blog! Se compri online, clicca su uno dei banner qui sotto per comprare libri:






L’incipit:
«Il Mangianomi arrivò nel Ducato di Acquaviva una notte d’autunno: il primo ad accorgersene fu il Barone di Spargifiume.
Il Barone Turciuto di Spargifiume era un omone grosso la cui pappagorgia sormontata da baffi neri gli dava qualcosa del tricheco e qualcosa dell’orango. Il nobile vestiva di fustagno nero, un cappello piumato, al cinturone un paio di moschetti: più che un nobiluomo pareva un bandito, che a incontrarlo di notte un contadino sarebbe morto di spavento.
Quella notte, come di consueto, era andato per cantine e taverne fino a tardi e solo adesso se ne rincasava in groppa a Urri, il suo cavallo bianco.»
(Giovanni De Feo)

Anno di pubblicazione: ottobre 2002
Casa editrice: edizioni e/o
Prezzo originale: 12 euro
Pagine: 207

Il sole nella voce, il libro definitivo su Luciano Pavarotti

Penso che una vita per la musica sia una vita spesa bene ed è a questo che mi sono dedicato.”
Luciano Pavarotti.

Copertina del libro su Luciano Pavarotti "Il sole nella voce" prodotta in una tiratura limitata di 1000 esemplari.

Copertina del libro su Luciano Pavarotti “Il sole nella voce” prodotta in una tiratura limitata di 1000 esemplari.

Dettaglio della rilegatura del volume su Pavarotti "Il sole nella voce". Fondazione Pavarotti, 2021.

Dettaglio della rilegatura del volume su Pavarotti “Il sole nella voce”. Fondazione Pavarotti, 2021.

Il tenore modenese non ha certamente bisogno di presentazioni e forse Pavarotti è stato l’ultimo grande italiano conosciuto davvero in tutto il mondo.

Ci ha lasciato, per nostra fortuna, la possibilità di riascoltare il suo talento tramite centinaia di registrazioni audio e video e se il ricordo del Maestro è ancora cosa viva è anche per merito della Fondazione, creata dopo la sua scomparsa, nata con lo scopo di perpetuare la sua memoria.

È la Fondazione Pavarotti oggi a occuparsi anche della casa-museo, la casa dove il Maestro ha vissuto negli ultimi anni della sua vita, dove accoglieva gli amici, dove insegnava ai giovani cantanti e si godeva la famiglia. Il museo raccoglie la sua collezione privata di cimeli, costumi e premi raccolti durante la sua lunga carriera.

Ma perché vi parlo di Pavarotti? Semplice: nello shop della casa museo c’è in vendita uno splendido volume, realizzato dalla Fondazione, dal titolo “Il sole nella voce“, che è stato stampato in sole 1.000 copie.

Dati di stampa della prima edizione del libro su Luciano Pavarotti "Il sole nella voce" prodotta in una tiratura limitata di 1000 esemplari.

Dati di stampa della prima edizione del libro su Luciano Pavarotti “Il sole nella voce” prodotta in una tiratura limitata di 1000 esemplari.

Si tratta di un racconto tramite testo e immagini della lunga carriera che ha reso Pavarotti uno degli artisti più conosciuti e amati al mondo. Si parte, ovviamente, dal debutto nell’opera ai grandi concerti all’aperto, nell’intento di rendere la lirica nuovamente “patrimonio di tutti”.
Vengono illustrati tutti i ruoli interpretati dal Maestro sul palcoscenico (ben 29) per poi passare all’apertura della sua arte alle “masse”, facendo conoscere Pavarotti anche a chi di Opera capiva ben poco.

La caratteristica di questo volume – di 260 pagine e di dimensioni 22 cm per 31 con uno spessore 3 cm – è la grande quantità di splendide fotografie che riproducono, oltre a Pavarotti, gli oggetti a lui appartenuti: i primi articoli di giornale che parlavano di lui, i suoi appunti sulle esibizioni, i libretti d’opera, le lettere scritte da tutti i grandi del mondo, da Sting e Trudie alla principessa Diana, da Gianni Versace a Celine Dion, da Bono a Frank Sinatra. Caratteristica che rende il volume davvero interessante, poi, è la presenza di moltissime riproduzioni a grandezza naturale di questi contenuti inseriti nel volume in apposite buste come allegati.

Dettagli interni: uno degli inserti presenti nel volume relativo alle prime esibizioni di Pavarotti.

Dettagli interni: uno degli inserti presenti nel volume relativo alle prime esibizioni di Pavarotti.

Dettagli interni: uno degli inserti presenti nel volume come facsimile di spartiti del Tenore.

Dettagli interni: uno degli inserti presenti nel volume come facsimile di spartiti del Tenore.

Dettagli interni: uno degli inserti presenti nel libro relativi alle prime esibizioni di Pavarotti.

Dettagli interni: uno degli inserti presenti nel libro relativi alle prime esibizioni di Pavarotti.

Dettagli interni: facsimile del badge d'ingresso allo spettacolo "The 3 Tenors".

Dettagli interni: facsimile del badge d’ingresso allo spettacolo “The 3 Tenors”.

Un libro curato nei minimi dettagli, che appunto vede nella sua prima edizione a tiratura limitata di soli 1.000 esemplari un vero e proprio oggetto da collezione che in futuro potrebbe davvero accrescere il suo valore.
Il prezzo? 100 euro. Un prezzo non alla portata di tutti ma decisamente in linea con la qualità del prodotto.
Per il momento, il libro non viene venduto online nello shop della casa-museo, ma potrebbe apparire prossimamente.
Una nota curiosa è che l’unico sito che al momento vende questo volume su Internet è il sito della Scala di Milano a un prezzo però più alto: 150 euro.

Dettagli interni: inserti presenti nel volume come facsimile di spartiti del Tenore e articoli su di lui.

Dettagli interni: inserti presenti nel volume come facsimile di spartiti del Tenore e articoli su di lui.

Pagine interne del libro su Luciano Pavarotti "Il sole nella voce" prodotta in una tiratura limitata di 1000 esemplari.

Pagine interne del libro su Luciano Pavarotti “Il sole nella voce” prodotta in una tiratura limitata di 1000 esemplari.

Fotografia della lettera di Lady Diana a Luciano Pavarotti presente nel libro della Fondazione Pavarotti.

Fotografia della lettera di Lady Diana a Luciano Pavarotti presente nel libro della Fondazione Pavarotti.

In allegato il facsimile della lettera di Frank Sinatra a Pavarotti presente nel libro della Fondazione Pavarotti.

In allegato il facsimile della lettera di Frank Sinatra a Pavarotti presente nel libro della Fondazione Pavarotti.

 

 

Sostieni il blog! Se compri online, clicca su uno dei banner qui sotto per comprare libri:






L’incipit:
«Produrre un libro su Luciano Pavarotti è un’impresa molto ambiziosa e si sa, già in partenza, vagamente disperata.
E impossibile racchiudere compiutamente, in poche centinaia di pagine, gli elementi essenziali che hanno scandito le tappe di una delle carriere più straordinarie del XX secolo – lunga più di quarant’anni – una carriera costruita calcando i palcoscenici più importanti dei quattro angoli del globo.
Occorre, forzatamente, ricorrere a grandi sintesi ed estreme semplificazioni, tralasciando tanti avvenimenti, esperienze, conquiste.»
(Fondazione Luciano Pavarotti)

Anno di pubblicazione: 2021
Casa editrice: Fondazione Pavarotti
Prezzo originale: 100 Euro
Pagine: 260

Alla ricerca dei cibi perduti di Luigi Veronelli

Alla ricerca dei cibi perduti è un libro di Luigi Veronelli pubblicato in Italia per la prima volta nel 1966.

Ed è uno dei libri di cucina più belli mai pubblicati, soprattutto perché va di molto oltre il semplice concetto di ricettario.

Prima edizione del libro di Luigi Veronelli "Alla ricerca dei cibi perduti", Feltrinelli 1966.

Prima edizione del libro di Luigi Veronelli “Alla ricerca dei cibi perduti”, Feltrinelli 1966.

Luigi Veronelli (1926-2004), in questo e in altri suoi libri, si prende cura dei suoi lettori, raccontando aneddoti e riportando alla memoria racconti popolari sul cibo, sulle loro origini e raccontando anche dei cibi perduti nelle pieghe della memoria collettiva.

Preparare un piatto, per Veronelli, significa riportare in vita non solo un gusto ma anche il mondo che lo creò, perpetuare la tradizione e la storia di un Paese. Ed è, senza ombra di dubbio, grazie a lui che in Italia abbiamo una cultura enogastronomica, un amore per l’agricoltura e il mondo contadino e una spinta alla valorizzazione del gusto.

Il libro, nella sua prima edizione italiana, è pubblicato da Feltrinelli, come già detto, nel 1966, con una sopraccopertina lucida (piuttosto difficile da reperire in buone condizioni anche a causa della qualità della plastificazione che con il passare degli anni si è un po’ seccata e si sbriciola piuttosto facilmente in alcuni punti).

Prima edizione del libro di Luigi Veronelli "Alla ricerca dei cibi perduti", Feltrinelli 1966.

Prima edizione del libro di Luigi Veronelli “Alla ricerca dei cibi perduti”, Feltrinelli 1966.

Ma è nelle pagine interne che questo libro da il meglio di sé.
Infatti oltre alle ricette, troviamo molte etichette originali dei prodotti descritti e commentati da Veronelli stesso. Ed è l’autore nelle note di apertura del volume a parlarne:

Le etichette originali raccolte in questo libro vorrebbero essere un’indicazione di gusto e di qualità. Purtroppo non è stato possibile averne alcune che l’autore avrebbe desiderato, anche perché, soprattutto in Italia, molti tra i prodotti eccellenti non hanno etichetta.

Ciononostante, come potete vedere dalle foto, la presenza di questi elementi – non mere riproduzioni ma originali –  impreziosiscono il libro innalzando la qualità grafica e la realizzazione a standard non più raggiunti per un libro del genere.

Pagine interne con etichette originali di alcuni dei prodotti presentati nel volume da Luigi Veronelli.

Pagine interne con etichette originali di alcuni dei prodotti presentati nel volume da Luigi Veronelli.

Pagine interne con etichette originali di alcuni dei prodotti presentati nel volume da Luigi Veronelli.

Pagine interne con etichette originali di alcuni dei prodotti presentati nel volume da Luigi Veronelli.

Pagine interne con etichette originali di alcuni dei prodotti presentati nel volume da Luigi Veronelli.

Pagine interne con etichette originali di alcuni dei prodotti presentati nel volume da Luigi Veronelli.

Pagine interne con etichette originali di alcuni dei prodotti presentati nel volume da Luigi Veronelli.

Pagine interne con etichette originali di alcuni dei prodotti presentati nel volume da Luigi Veronelli.

Pagine interne con etichette originali di alcuni dei prodotti presentati nel volume da Luigi Veronelli.

Pagine interne con etichette originali di alcuni dei prodotti presentati nel volume da Luigi Veronelli.

Pagine interne con etichette originali di alcuni dei prodotti presentati nel volume da Luigi Veronelli.

Pagine interne con etichette originali di alcuni dei prodotti presentati nel volume da Luigi Veronelli.

Pagine interne con etichette originali di alcuni dei prodotti presentati nel volume da Luigi Veronelli.

Pagine interne con etichette originali di alcuni dei prodotti presentati nel volume da Luigi Veronelli.

Il libro con il passare degli anni è diventato un vero e proprio oggetto di culto. Piuttosto ricercate, le poche copie che appaiono sul web sono spesso prive di sopraccoperta e, prima di effettuarne l’acquisto, sarebbe sempre il caso di accertare l’effettiva presenza di tutte le etichette originali all’interno.

Quindi, buona caccia, buona lettura e… buon appetito.

 

 

Sostieni il blog! Se compri online, clicca su uno dei banner qui sotto per comprare libri:






L’incipit dell’edizione italiana:
«Narra una novelletta antica di due pellegrini che, affamati, sulla riva del mare, trovano un’ostrica e subito se la contendono; ma ecco passare la Giustizia con la bilancia in mano.
Davanti a lei, a gran voce, ciascuno difende le sue ragioni, ciascuno vuole averla vinta. La Giustizia, soppesando i diritti, domanda l’ostrica, l’apre, la mangia e con questa bella sentenza chiude il litigio:
“Ecco, tenete,” dice, “a ciascuno una conchiglia. Delle  sciocchezze altrui noi viviamo. Signori. l’ostrica era buona. Addio. Vivete in pace.»
(Luigi Veronelli)

Anno di pubblicazione: novembre 1966
Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo originale: n.d. Lire
Pagine: 212

La pietra del vecchio pescatore di Pat O’Shea, un capolavoro fantasy quasi dimenticato

Negli Anni 80, in Italia, la letteratura fantastica visse probabilmente il suo periodo d’oro potendo contare su un pubblico in costante crescita (per poi calare un po’ in attesa dell’arrivo di scrittori con J.K. Rowling o Philip Pullman) e con un’enorme pubblicazione di titoli di qualità da quasi tutte le case editrici, in primis Longanesi e Rizzoli.

Chi oggi ha tra i quaranta e i cinquant’anni avrà avuto sicuramente modo di imbattersi, in adolescenza, in nomi come Terry Brooks, Terry Pratchett, Michael Ende o Marion Zimmer Bradley. Tutti autori di romanzi fantasy i cui libri vengono ristampati ancora oggi.

Ai nomi appena citati però c’è da aggiungere una scrittrice irlandese che con il suo romanzo La pietra del vecchio pescatore ottenne un grande successo di critica e pubblico: Pat O’Shea (vero nome Patricia Mary Shiels O’Shea).

La prima edizione italiana (1988) de "La pietra del vecchio pescatore" a confronto con la prima edizione inglese (1985).

La prima edizione italiana (1988) de “La pietra del vecchio pescatore” a confronto con la prima edizione inglese (1985).

O’Shea, irlandese classe 1931, rimase orfana in giovane età e fu allevata, assieme ai fratelli, dalla sorella maggiore. Trasferitasi con la famiglia a Manchester, trovò lavoro in una libreria e iniziò a scrivere spettacoli teatrali di un certo successo, richiesti e prodotti dalla Library Theatre e anche dalla BBC Northern Ireland.

Ma è nel 1969 che Pat O’Shea inizia a scrivere quello che diventerà il suo capolavoro, il suo lascito nella letteratura fantastica con – appunto – La pietra del vecchio pescatore. Un librò che verrà pubblicato ben tredici anni dopo, un tempo di scrittura piuttosto lungo, ma necessario a curare nei minimi dettagli la storia raccontata e il linguaggio utilizzato.

La storia dei due protagonisti, Pidge, dieci anni, e di sua sorella Bridgit in lotta con la Morrigan, la dea delle battaglie, è immersa nella mitologia celtica, con tutte le sue leggende e le sue creature, nel folklore irlandese. L’apprezzamento fu tale che oggi nel Regno Unito questa storia è ormai unanimemente considerata un classico per l’infanzia.

Il dorso della prima edizione italiana (1988) de "La pietra del vecchio pescatore" a confronto con il dorso inglese (1985).

Il dorso della prima edizione italiana (1988) de “La pietra del vecchio pescatore” a confronto con il dorso inglese (1985).

Il dorso della prima edizione italiana (sopra) a confronto con il dorso inglese (sotto).

Il dorso della prima edizione italiana (sopra) a confronto con il dorso inglese (sotto).

La prima edizione inglese, dal titolo The Hounds of the Morrigan, esce nel 1985 per la Oxford University Press. Conta 469 pagine compreso il glossario delle parole gaeliche alla fine del volume e la copertina del libro è di color marrone con incisioni oro riportanti il titolo, il nome dell’autrice e quello della casa editrice. Il prezzo, riportato nell’aletta anteriore della sovraccopertina, è di £ 9,95. L’illustrazione per la sopraccoperta a doppia pagina è affidata al talento di Stephen Lavis che tra i suoi lavori annovera anche le illustrazioni dell’edizione inglese delle Cronache di Narnia di C.S. Lewis.

L’illustrazione è talmente bella che la Longanesi decide di prenderla pari pari senza grosse modifiche per l’edizione italiana che uscirà tre anni dopo, nell’ottobre 1988, sulla scia delle molte traduzioni internazionali.
Il volume italiano, rispetto all’edizione inglese, è un po’ più basso e un po’ più corposo (488 pagine contro 469) pur presentando un font più piccolo rispetto all’originale. La ragione è da ritrovarsi nella grammatura delle pagine, da noi più spessa.

Un’altra evidente differenza sta nella copertina del volume, in tela e di colore verde, con il titolo e il nome dell’autrice incisi in vernice oro sul bordo, ma con la presenza sul fronte di una bellissima incisione su tela di una margherita racchiusa in un motivo celtico rotondo.

Il dorso della prima edizione italiana (in verde) a confronto con il dorso inglese (in marrone).

Il dorso della prima edizione italiana (in verde) a confronto con il dorso inglese (in marrone).

La copertina dell'edizione italiana de "La pietra del vecchio pescatore" con uno stemma impresso sulla tela di color verde.

La copertina dell’edizione italiana de “La pietra del vecchio pescatore” con uno stemma impresso sulla tela di color verde.

Mentre la prima edizione italiana è ancora facilmente recuperabile online, l’edizione inglese sembra essere completamente scomparsa dal mercato. Diverse ricerche non hanno riportato a nessun risultato apprezzabile se non a poche prime edizioni americane, riconoscibili perché pubblicate dalla Holiday House di New York nel 1986 e non Oxford University Press.

Dati di stampa della prima edizione italiana de "La pietra del vecchio pescatore" di Pat O'Shea. Longanesi & C., 1988.

Dati di stampa della prima edizione italiana de “La pietra del vecchio pescatore” di Pat O’Shea. Longanesi & C., 1988.

Dati di stampa della prima edizione inglese de "The hounds of the Morrigan" di Pat O'Shea. Oxford University Press, 1985.

Dati di stampa della prima edizione inglese de “The hounds of the Morrigan” di Pat O’Shea. Oxford University Press, 1985.

Il dorso della prima edizione italiana (in verde a sinistra) a confronto con il dorso inglese (in marrone a destra).

Il dorso della prima edizione italiana (in verde a sinistra) a confronto con il dorso inglese (in marrone a destra).

 

 

Sostieni il blog! Se compri online, clicca su uno dei banner qui sotto per comprare libri:






L’incipit dell’edizione italiana:
«Levandosi in alto, su su, salirono in cielo e volarono. Da ovest e oltre l’ovest, controvento e col vento, sorpassarono innumerevoli lune e soli. Una rise e, brevemente, portò fra i capelli un diadema di gocce di pioggia iridate. Poi diede malignamente un calcetto a una nube e provoco una pioggia, che riempì d’acqua una barca.»
(Pat O’Shea)

Anno di pubblicazione: ottobre 1988
Casa editrice: Longanesi & C.
Prezzo originale: 25.000 Lire
Pagine: 488

L’incipit dell’edizione inglese:
«Rising up into the air, they took the sky and flew. From west and beyond west, into the wind and through it, they came past countless moon and suns. One laughed and briefly wore a scarf of raindrops in her hair, and then with wicked feet she kicked a cloud and caused rain to swamp a boat.»
(Pat O’Shea)

Anno di pubblicazione: ottobre 1988
Casa editrice: Longanesi & C.
Prezzo originale: 25.000 Lire
Pagine: 488

Un’edizione speciale di Klara e il sole di Kazuo Ishiguro con la copertina nera

Klara e il Sole (Klara and the Sun) è l’ottavo romanzo dello scrittore nippo-britannico Kazuo Ishiguro uscito nelle librerie italiane l’11 maggio scorso.

A sinistra l'edizione in commercio, a destra - una delle 1.000 copie di "Klara e il sole" di Ishiguro con la copertina nera fuori commercio.

A sinistra l’edizione in commercio, a destra una delle 1.000 copie di “Klara e il sole” di Ishiguro con la copertina nera fuori commercio.

Si tratta del primo romanzo dopo il conferimento del Premio Nobel per la Letteratura avvenuto nel 2017 e l’aspettativa era alta, sia presso i suoi lettori sia presso le case editrici di tutto il mondo che prima dell’uscita del libro hanno organizzato una vera e propria massiccia campagna pubblicitaria online e cartacea.

Klara il Sole è un romanzo delicato ma potente: narra la storia di Klara, un androide (o una androide), costruito – come i suoi simili – con uno solo scopo: rendere felice il bambino o la bambina che la sceglierà. E a sceglierla sarà la quattordicenne Josie, “una ragazzina vivace e sensibile, ma afflitta da un male oscuro che minaccia di compromettere le sue prospettive future“. Il compito che spetta a Klara non sarà facile ma la cosa più importante che dovrà imparare è come funziona il cuore umano, con tutte le sue sfumature. Riuscirà un robot a farlo?

L'edizione speciale, non in vendita, de "Klara e il sole" di Kazuo Ishiguro. È presente anche una sovraccoperta trasparente qui rimossa per una migliore resa fotografica del volume.

L’edizione speciale, non in vendita, de “Klara e il sole” di Kazuo Ishiguro. È presente anche una sovraccoperta trasparente qui rimossa per una migliore resa fotografica del volume.

In Italia il libro è stato pubblicato dalla casa editrice torinese Einaudi che per l’occasione ha messo in vendita la stessa copertina con tre tonalità di  colore differenti che ricordano le tonalità che assume il cielo nel corso delle diverse ore della giornata. Il richiamo è all’importanza che il sole e i suo i raggi ricoprono per Klara.

Tornando all’edizione speciale, anche in questo caso, come per il libro di Haruki Murakami Killing Commendatore, Einaudi ha distribuito ai suoi librai di fiducia una copia omaggio fuori commercio, stampata in soli 1000 esemplari.

L’edizione, a differenza di quella uscita nelle librerie, non ha la sovraccoperta bianca come nel classico stile Einaudi, ma ne ha una in acetato trasparente attraverso la quale si vede una copertina molto elegante di colore nero.

Le differenze continuano sul retro del volume, mentre il dorso è – escludendo il colore – sostanzialmente uguale.

Retro delle due edizioni di "Klara e il sole". A sinistra l'edizione in commercio, a destra -l'edizione distribuita solo ad alcuni librai.

Retro delle due edizioni di “Klara e il sole”. A sinistra l’edizione in commercio, a destra -l’edizione distribuita solo ad alcuni librai.

Dorsi delle copertine a confronto. L'edizione con la copertina nera e l'edizione con la sovraccoperta bianca.

Dorsi delle copertine a confronto. L’edizione con la copertina nera e l’edizione con la sovraccoperta bianca.

Un’ulteriore differenza tra i due volumi è presente nelle ultime pagine: nelle copie destinate alla vendita vengono elencate le future ristampe del volume, dato ovviamente mancante nel volume speciale che non verrà ristampato, trattandosi di un omaggio una tantum agli Amici del libro Einaudi.

Nell’ultima pagina del volume con la copertina nera, invece dell’elenco delle future ristampe, è presente la numerazione della propria copia.

Nel volume con la copertina nera, non è presente nessun dato di futura ristampa come invece è presente nelle copie in commercio.

Nel volume con la copertina nera, non è presente nessun dato di futura ristampa come invece è presente nelle copie in commercio.

Dettaglio con il numero della copie stampate di questa edizione fuori commercio de "Klara e il sole" di Kazuo Ishiguro.

Dettaglio con il numero della copie stampate di questa edizione fuori commercio de “Klara e il sole” di Kazuo Ishiguro.

Infine c’è da segnalare che, per un breve periodo, sono apparse online sul sito Feltrinelli alcune copie autografate del volume andate immediatamente esaurite.
Autografi di scrittori stranieri su libri tradotti in italiano sono sempre una rarità da considerare per un collezionista, particolare che ne aumenta di molto il valore.

Autografo di Kazuo Ishiguro sul libro "Klara e il sole" messe in vendita da Feltrinelli.

Autografo di Kazuo Ishiguro sul libro “Klara e il sole” messe in vendita da Feltrinelli.

 

 

Sostieni il blog! Se compri online, clicca su uno dei banner qui sotto per comprare libri:






L’incipit:
«Quando eravamo nuove, Rosa e io stavamo a metà-negozio, sul lato del tavolo delle riviste, e vedevamo piú di mezza vetrina. Perciò potevamo guardare fuori: i lavoratori di ufficio che andavano di fretta, i taxi, i runner, i turisti, Mendicante e il suo cane, la parte bassa del Palazzo RPO. Dopo un periodo di assestamento, Direttrice ci permise di spostarci direttamente dietro la vetrina e a quel punto vedemmo quanto era alto il Palazzo RPO. E se ci trovavamo lí all’ora giusta, vedevamo il Sole in cammino attraversare le cime degli edifici, dal nostro lato a quello del Palazzo RPO.»
(Kazuo Ishiguro)

Anno di pubblicazione: 11 maggio 2021
Casa editrice: Einaudi Editore
Prezzo originale: omaggio
Pagine: 276

Santi e briganti nel Tibet ignoto di Giuseppe Tucci

Giuseppe Vincenzo Tucci, nato Macerata il 5 giugno 1894 e morto a San Polo dei Cavalieri il 5 aprile 1984, fu indubbiamente molte cose nella sua vita come ci ricorda Wikipedia: orientalista, esploratore, archeologo, storico delle religioni e del Buddhismo.

Personaggio ancora oggi studiato e discusso soprattutto per la sua adesione al Fascismo, oggi viene alleggerito da questa colpa in quanto si ritiene che la sua adesione probabilmente scattò più per opportunità che per vero interesse politico in quanto dal regime si fece finanziare le sue esplorazioni in Asia. Nonostante questa precisazione, Tucci viene ancora oggi soprannominato, in modo provocatorio, “l’esploratore del Duce”.

Durante la sua vita era unanimemente considerato il più grande tibetologo del mondo ed è per questo motivo che uno dei suoi libri più famosi, Santi e briganti nel Tibet ignoto, è ancora oggi considerato un volume imprescindibile per chi ama la letteratura di viaggio e di antropologia.

Copertina del libro di Giuseppe Tucci "Santi e briganti nel Tibet ignoto". Editore Ulrico Hoepli.

Copertina del libro di Giuseppe Tucci “Santi e briganti nel Tibet ignoto”. Editore Ulrico Hoepli.

Frontespizio con carta velina del volume "Santi e briganti nel Tibet ignoto". Editore Ulrico Hoepli.

Frontespizio con carta velina del volume “Santi e briganti nel Tibet ignoto”. Editore Ulrico Hoepli.

Frontespizio del volume "Santi e briganti nel Tibet ignoto". Editore Ulrico Hoepli.

Frontespizio del volume “Santi e briganti nel Tibet ignoto”. Editore Ulrico Hoepli.

Aprendo il libro si nota la bellezza del frontespizio che, come si vede dalla foto sopra, è separato dalla prima fotografia da una leggera velina che aumenta l’eleganza del volume.

Il libro, oggi fuori commercio, fu pubblicato nel 1937 dall’Editore Ulrico Hoepli di Milano con il sottotitolo Diario della spedizione nel Tibet occidentale 1935. Il volume riporta 268 illustrazioni, moltissime fotografie e una mappa completa della spedizione nell’ultima pagina con il tragitto compiuto da Tucci e la sua compagnia sotto gli auspicii della Reale Accademia d’Italia.

Mappa della spedizione presente alla fine del volume.

Mappa della spedizione presente alla fine del volume.

Mappa della spedizione presente alla fine del volume "Santi e briganti nel Tibet ignoto", 1936.

Mappa della spedizione presente alla fine del volume “Santi e briganti nel Tibet ignoto”, 1936.

Una spedizione, come dicevamo, verso il Tibet che parte il 24 maggio 1935 da Almora (a circa 1.600 metri sul livello del mare) e con 41 uomini che si dividono i bagagli di 35 kg l’uno e che si concluderà a Tashigang-Leh il 3 ottobre dello stesso anno.
A chi volesse saperne di più sul contenuto del diario di viaggio e le relative tappe, consiglio questa pagina che riporta una descrizione estesa della spedizione compiuta da Tucci.

Parlando di Tibet, però, a molti verrà in mente un altro studioso ed esploratore: Fosco Maraini. I due scrittori si conoscevamo molto bene, Maraini fu infatti allievo di Tucci, ma i rapporti tra i due non sempre furono idilliaci come succede ancora oggi tra i loro lettori. Molti di questi infatti non perdonano a Maraini di aver parzialmente rinnegato Tucci, senza il quale Maraini non sarebbe diventato quello studioso dell’Asia che oggi conosciamo. I due furono più volte compagni d’avventure (dal 1937 al 1948) e Maraini fu in questo periodo più volte assunto come fotografo di fiducia di Tucci, grazie alle sue capacità tecniche. Maraini, però, a un certo punto si scostò dall’ombra del suo Maestro, scegliendo la cultura giapponese come oggetto di studio, portando il Giappone in Italia grazie anche al suo capolavoro Ore Giapponesi (qui la scheda della prima edizione).

Illustrazioni presenti nelle interne di "Santi e briganti nel Tibet ignoto" di Giuseppe Tucci.

Illustrazioni presenti nelle interne di “Santi e briganti nel Tibet ignoto” di Giuseppe Tucci.

Illustrazioni presenti nelle interne di "Santi e briganti nel Tibet ignoto" di Giuseppe Tucci.

Illustrazioni presenti nelle interne di “Santi e briganti nel Tibet ignoto” di Giuseppe Tucci.

Tornado al volume, è senza dubbio interessante il prezzo del libro all’uscita nelle librerie: 28 Lire ma anche il prezzo di una edizione “legata in tutta tela” a 36 Lire. Oggi corrisponderebbero a circa 32,26  e 41,48 euro.

Prezzo originale del libro con la distinzione tra la legatura in tela assente o presente.

Prezzo originale del libro con la distinzione tra la legatura in tela assente o presente.

E un’ulteriore nota interessante, sempre relativa al prezzo di vendita, è rappresentato da un bollo di aumento del prezzo di copertina del 5%, datato 25 febbraio 1940, applicato nel retro della sovraccoperta. Un piccolo e affascinante documento storico atto ad impreziosire ulteriormente questo bellissimo volume.

Bollo all'interno della sovraccoperta, datato 25 febbraio 1940, con indicato l'aumento del prezzo di copertina del 5%.

Bollo all’interno della sovraccoperta, datato 25 febbraio 1940, con indicato l’aumento del prezzo di copertina del 5%.

Mentre sto scrivendo queste righe, scopro che il prossimo autunno – il 22 ottobre per l’esattezza – la casa editrice Hoepli ripubblicherà il volume a 70 anni di distanza. Medesima copertina, ma arricchita da una prefazione di Giuliano Boccali, esperto di tibetologia e indologia, e da una postfazione di Alice Crisanti, autrice della più importante biografia di Tucci.

Rarità del volume nella prima edizione? alta, libro ricercato e a prezzi che superano i 100 euro.

 

 

Sostieni il blog! Se compri online, clicca su uno dei banner qui sotto per comprare libri:






L’incipit:
«L’estate, sempre torrida su queste terre, è insolitamente severa: i giornali recano in prima pagina la paurosa cronaca degli incendi, delle insolazioni e dei disastri causati dal caldo col suo  immancabile corteo di epidemie e di malanni. La Grande Madre, che gli Indù venerano d’un capo all’altro della loro terra, pare trionfi nel suo aspetto più terrifico: sintesi indissolubile di vita e di morte che si avvicendano come i passi della sua cosmica danza, al cui ritmo i mondi dal nulla sorgono e nel nulla svaniscono, essa incombe con la temuta presenza del suo nome; non Durga ma Kali. La terra brucia, tutto ingiallisce come sotto un soffio sterminatore; le bestie ischeletrite cercano invano una magra pastura fra la sterpaglia disseccata. Il treno sembra una gabbia infuocata: corriamo follemente tra vampate torride cui non danno requie né i ventilatore lanciati a tutta forza, né la notte senza brezza.»
(Giuseppe Tucci)

Anno di pubblicazione: 20 novembre 1937
Casa editrice: Editore Ulrico Hoepli – Milano
Prezzo originale: Lire 28 / Legato in tutta tela Lire 36
Pagine:

La Siberia di Anton Čechov

Anton Pavlovič Čechov (1860-1904) fu uno dei più grandi scrittori e drammaturghi russi.
Laureato in medicina, coltivò la passione per la scrittura con una vasta produzione di novelle e racconti umoristici, romanzi e opere teatrali tra cui la celebre opera Il giardino dei ciliegi del 1904.

I suoi racconti, scritti con uno stile semplice, chiaro e pieni di umorismo, rispecchiano l’animo di Čechov e il suo profondo rispetto per la gente umile, costretta a vivere con il dolore e l’inquietudine presenti nella decadente società del tempo.

Senza dubbio, ancora oggi, uno dei suoi libri più interessanti è il resoconto di un viaggio compiuto in prima persona nel 1890 nell’isola di Sakalin, ai confini della Siberia.

Siberia di A. Cechov, Edizione Moneta Editore, 1960. Verrà poi ristampato con il titolo "L'isola di Sachalin".

Siberia di A. Cechov, Edizione Moneta Editore, 1960. Verrà poi ristampato con il titolo “L’isola di Sachalin”.

Frontespizio del volume Siberia di A. Cechov, Edizione Moneta Editore, 1960.

Frontespizio del volume Siberia di A. Cechov, Edizione Moneta Editore, 1960.

Il nome dell’Isola in verità fu – secondo Čechov – un errore di interpretazione di una carta geografica fatta disegnare dall’imperatore giapponese nel 1710 che attribuì a tutta l’isola il nome di una particolare scogliera presente lungo la costa occidentale dell’isola stessa.

Lo scopo dell’autore, in verità, non era di tipo naturalistico, ma umanitario. Messosi in viaggio nonostante la notorietà e le precarie condizioni di salute (i primi effetti di una tubercolosi stavano diventando evidenti), l’intento era quello di visitare l’isola, diventata una prigione, e poter vedere con i suoi occhi le drammatiche condizioni di vita dei prigionieri deportati laggiù. Attraverso la steppa, patendo il freddo e guardando negli occhi la misera, quello che vedrà assomiglierà molto alla realtà dei campi di concentramento che nasceranno in Europa durante il XX secolo.

Nel 1893, il materiale raccolto nei tre mesi di soggiorno sull’isola venne pubblicato in  L’isola di Sachalin, studio sociologico, geografico e psicologico molto ben documentato che porterà all’abrogazione delle punizioni corporali nelle prigioni oggetto della sua denuncia.

Pagine interne del volume Siberia di A. Cechov dove sono presenti anche tabelle relative ai prigionieri dell'Isola di Sachalin.

Pagine interne del volume Siberia di A. Cechov dove sono presenti anche tabelle relative ai prigionieri dell’Isola di Sachalin.

Pagine interne con inserti di illustrazioni del volume Siberia di A. Cechov.

Pagine interne con inserti di illustrazioni del volume Siberia di A. Cechov.

La prima edizione italiana completa (vi fu una traduzione parziale nel 1906) però ha un titolo differente, più generico e forse più accattivante per il pubblico dell’epoca: si intitola semplicemente Siberia e viene pubblicato da Moneta Editore il 10 dicembre 1960.

Pagine interne con inserti di illustrazioni del volume Siberia di A. Cechov.

Pagine interne con inserti di illustrazioni del volume Siberia di A. Cechov.

L’impaginazione del volume e della copertina (con colori che ricordano le albe siberiane) viene affidata a Max Huber, la traduzione alla Prof.ssa Sonia Grodsenskaja e la prefazione a Corrado Pizzinelli. All’interno sono anche presenti numerosi inserti con immagini e mappe che danno un tocco decisamente più affascinante al libro.
A caratterizzare questa edizione, poi, c’è un uso degli accenti e dei apostrofi che potrebbe far storcere il naso a molti lettori, ma che crediamo si tratti di una scelta dell’editore (un po’ come la casa editrice Einaudi che – come ci ricorda la Treccani – ha fatta propria una consuetudine minoritaria nelle sue opere a stampa, in base alla quale si adopera l’accento acuto per tutte le vocali considerate chiuse (é, í, ó, ú) e l’accento grave per tutte le vocali aperte (à, è, ò)).

Primo capitolo del libro Siberia di A. Cechov stampato da Moneta Editore. L'uso degli accenti e degli apostrofi è diverso da quello di uso comune.

Primo capitolo del libro Siberia di A. Cechov stampato da Moneta Editore. L’uso degli accenti e degli apostrofi è diverso da quello di uso comune.

Pagine interne con inserti di illustrazioni a colori del volume Siberia di A. Cechov.

Pagine interne con inserti di illustrazioni a colori del volume Siberia di A. Cechov.

Pagine interne con inserti di illustrazioni a colori del volume Siberia di A. Cechov.

Pagine interne con inserti di illustrazioni a colori del volume Siberia di A. Cechov.

http://www.overgroup.eu/corsi-e-congressi/2021/aggiornamenti-in-tema-di-terapia-cardiovascolare/

Pagine interne con inserti di illustrazioni del volume Siberia di A. Cechov.

Pagine interne con inserti di illustrazioni del volume Siberia di A. Cechov.

Pagine interne con inserti di illustrazioni del volume Siberia di A. Cechov.

Rarità del volume? Piuttosto alta: ricercato e di difficile reperibilità sono davvero pochissime le copie in circolazione.

 

 

Sostieni il blog! Se compri online, clicca su uno dei banner qui sotto per comprare libri:






L’incipit:
««Perchè fa così freddo da voi in Siberia?».
«”E’ la volontà di Dio” risponde il vetturino».
E’ già maggio, in Russia riveriscono i boschi e gli usignoli gorgheggiano, nel Sud già da tempo rifioriscono l’acacia e il lillà, mentre qui, sulla strada che conduce a Tiumen a Tomsk la terra è bruna, i boschi sono nudi, sui laghi si stende un ghiaccio opaco, sulle rive e nei burroni giace ancora la neve…»
(A. Čechov)

Anno di pubblicazione: 1960
Casa editrice: Moneta Editore
Prezzo originale: n.p.
Pagine: 271