L’isola delle pescatrici di Fosco Maraini

Una volta, Tiziano Terzani scrisse:

Senza i libri molti viaggi non mi sarebbero venuti in mente.

E se molti viaggi nascono perché si vuole vedere con i propri occhi i fantastici luoghi raccontati da chi ci ha preceduto, altri autori come Salgari ci hanno portato lontano facendoci vivere grandi avventure senza che loro stessi fossero mai usciti dai confini nazionali.

Esistono, quindi, scrittori che vanno a vedere e altri che fanno grande uso dell’immaginazione.

Uno che “andava a vedere” è certamente Fosco Maraini.
Maraini è stato uno scrittore ma anche un orientalista, un poeta ma anche un bravissimo fotografo.

Visse in Oriente – in Giappone – e, rifiutatosi di aderire alla Repubblica di Salò, fu anche internato in un campo di concentramento a Nagoya (sempre in Giappone). Viaggiò tutta la vita tra il Tibet, Gerusalemme, Corea e le Americhe.

Copertina della prima edizione del libro "L'isola delle pescatrici", 1960.

Copertina della prima edizione del libro “L’isola delle pescatrici”, 1960.

Durante la sua permanenza nel Paese del Sol Levante, nel luglio del 1954, assieme a una piccola troupe cinematografica giapponese, viaggiò fino a una piccola isola a nord del Giappone: l’isola di Hekura Hegura-jima (舳 倉 島).

Qui, dove viveva ancora la comunità degli Ama, un compito era riservato esclusivamente alle donne: la pesca degli awabi (“orecchia di mare”, una specie di molluschi) condotta in apnea lungo i fondali davanti l’isola.

Il libro, risultato di questo reportage, è scritto sotto forma di diario e corredato di numerose fotografie scattate dallo stesso Maraini.

Interno del libro: fotografie in bianco e nero della comunità Ama.

Interno del libro: fotografie in bianco e nero della comunità Ama.

Interno del libro: pescatrice Ama.

Interno del libro: pescatrice Ama.

Nella prima parte, le fotografie sono a colori e raccontano, assieme al testo, la vita quotidiana sull’isola. L’obiettivo di Maraini si concentra poi sul lavoro delle ragazze pescatrici, documentandone le immersioni a seno nudo, creando una aurea di bellezza e curiosità attorno a loro che verrà poi seguita anche dal fotografo giapponese Yoshiyuki Iwase.

Nel libro, intitolato “L’isola delle pescatrici“, troviamo quindi 88 pagine con 72 fotografie in bianco e nero (seguono poi altre 16 pagine di fotografie a colori). Tecnicamente il bianco e nero delle immagini subacquee sono state stampate con una sovrapposizione di colore verde, migliorando notevolmente, l’effetto “sott’acqua”.

Interno del libro: pescatrici Ama sulla scogliera nera pronte a immergersi.

Interno del libro: pescatrici Ama sulla scogliera nera pronte a immergersi.

Questo gioiello, che descrive  un mondo che – ahimè – non c’è più, è meravigliosa testimonianza di questa tradizione ormai perduta. Al giorno d’oggi rimane poco della comunità degli Ama e non troveremo più queste ragazze che, immergendosi nel mare hanno fatto sognare un’intera generazione di uomini e donne che vivevano in un mondo molto più grande di quanto lo sia ora.

Il libro in Italia, pubblicato dalla casa editrice Leonardo Da Vinci di Bari, è uscito nel 1960 ed è stato ristampato nel 1961, 1962 e 1964 (quest’ultima edizione avrà una copertina diversa). Sarà poi pubblicato anche in Germania, nel Regno Unito, Svezia, Giappone e negli Stati Uniti.

“L’isola delle pescatrici” non è più stato ristampato. Lo si può trovare in qualche biblioteca oppure su eBay dove il prezzo di vendita è sui 150 euro per le ristampe e i 200 euro per la prima edizione.

Interno del libro "L'isola delle pescatrici" di Fosco Maraini, 1960.

Interno del libro “L’isola delle pescatrici” di Fosco Maraini, 1960.

Ultima nota: spesso su eBay trovate il libro a un prezzo inferiore ai 150 euro ma di solito è sprovvisto della sovraccoperta. Questa mancanza ovviamente abbassa il valore anche in caso vogliate poi rivenderlo in futuro.

Copertina del libro senza la sovraccoperta.

Copertina del libro senza la sovraccoperta.

 



L’incipit:

«Ormai poteva dirsi una cosa decisa: “Andiamo ad Hèkura!”
I preparativi continuarono per tutta la settimana.
C’era da pensare all’attrezzatura cinematografica sottomarina, c’era da provvedere  l’equipaggiamento necessario per vivere all’aperto ed indipendenti se per caso ci venisse negata l’ospitalità nelle case, infine bisognava raccogliere informazioni e materiale illustrativo perché di Hèkura nessuno sapeva un bel niente.»
(Fosco Maraini)

Anno di pubblicazione: 1960
Casa editrice: Leonardo Da Vinci
Prezzo originale: 1.800 Lire
Pagine: 220


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