Ineffabile perfezione. La fotografia del Giappone 1860-1910

A Lugano, dal 23 ottobre 2010 al 27 febbraio 2011, si svolse una delle più belle mostre sulla fotografia giapponese realizzate tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.

Il titolo era “Ineffabile perfezione” e il successo di quella mostra produsse un catalogo di rara bellezza oggi molto ricercato dal titolo: Ineffabile perfezione. La fotografia del Giappone. 1860-1910.

Il catalogo della mostra "Ineffabile Perfezione. La fotografia del Giappone 1960-1910". Prima edizione, 2010, Giunti.

Il catalogo della mostra “Ineffabile Perfezione. La fotografia del Giappone 1960-1910”. Prima edizione, 2010, Giunti.

Dettaglio della copertina con specifica dell'edizione "Giunti Arte Mostre Musei".

Dettaglio della copertina con specifica dell’edizione “Giunti Arte Mostre Musei”.

Il volume, con le sue 320 pagine a colori, raccogliere i capolavori della cosiddetta scuola di Yokohama, la cui caratteristica principale consisteva nell’unire sapientemente la stampa della fotografia su carta albumina con la colorazione ad acquerello realizzata a mano da eccezionali artigiani.

Come ripotato nella scheda:

“Il volume, oltre a presentare tutte le opere esposte, ampiamente illustrate e accuratamente descritte da dettagliate schede tecniche, offre una panoramica unica e approfondita di un’epoca, di una tecnica di rappresentazione (in quel momento assolutamente innovativa), di una società.”

Copertina del volume "Ineffabile Perfezione. La fotografia del Giappone 1960-1910". Prima edizione, 2010, Giunti.

Copertina del volume “Ineffabile Perfezione. La fotografia del Giappone 1960-1910”. Prima edizione, 2010, Giunti.

Le oltre 300 fotografie, bellissime, pervase da un senso di nostalgia, catturano un mondo che non esiste più, fermandolo per sempre in un momento di ineffabile perfezione che regala al pubblico (dell’epoca ma anche al nostro) un immaginario unico dell’Oriente. È uno sguardo inconfondibile che – come ha sempre fatto – contribuisce a creare un’immagine del Giappone che ancora conserviamo nel nostro modo di immaginarci questo Paese.

Pagina interna con fotografia del monte Fuji. "Ineffabile Perfezione. La fotografia del Giappone 1960-1910".

Pagina interna con fotografia del monte Fuji. “Ineffabile Perfezione. La fotografia del Giappone 1960-1910”.

Pagine interne del volume edito da Giunti: "Ineffabile Perfezione. La fotografia del Giappone 1960-1910".

Pagine interne del volume edito da Giunti: “Ineffabile Perfezione. La fotografia del Giappone 1960-1910”.

A tale proposito è interessante riscoprire come questo immaginario non nasce volontariamente in Giappone, ma è opera di un fotografo veneziano (presumibilmente), tale Felice Beato che, arrivato nel Paese del Sol Levante nel 1863, aprì il suo studio e iniziò a produrre ritratti, panorami e vedute cittadine. Alcune scene di vita locale erano costruite ad hoc per affascinare un pubblico occidentale che non poteva entrare nel Paese perché controllato e limitato dallo shōgunato del Periodo Edo.

Francesco Paolo Campione e Marco Fagioli sono i curatori di questo importante catalogo, edito da Giunti e in commercio dal novembre 2010.

Pagine interne del volume edito da Giunti: "Ineffabile Perfezione. La fotografia del Giappone 1960-1910".

Pagine interne del volume edito da Giunti: “Ineffabile Perfezione. La fotografia del Giappone 1960-1910”.

Pagine interne del volume edito da Giunti: "Ineffabile Perfezione. La fotografia del Giappone 1960-1910".

Pagine interne del volume edito da Giunti: “Ineffabile Perfezione. La fotografia del Giappone 1960-1910”.

Pagine interne del volume edito da Giunti: "Ineffabile Perfezione. La fotografia del Giappone 1960-1910".

Pagine interne del volume edito da Giunti: “Ineffabile Perfezione. La fotografia del Giappone 1960-1910”.

Pagine interne del volume edito da Giunti: "Ineffabile Perfezione. La fotografia del Giappone 1960-1910".

Pagine interne del volume edito da Giunti: “Ineffabile Perfezione. La fotografia del Giappone 1960-1910”.

Ritratti fotografici presenti nel volume edito da Giunti: "Ineffabile Perfezione. La fotografia del Giappone 1960-1910".

Ritratti fotografici presenti nel volume edito da Giunti: “Ineffabile Perfezione. La fotografia del Giappone 1960-1910”.

Pagine interne del volume edito da Giunti: "Ineffabile Perfezione. La fotografia del Giappone 1960-1910".

Pagine interne del volume edito da Giunti: “Ineffabile Perfezione. La fotografia del Giappone 1960-1910”.

Pagine interne del volume edito da Giunti: "Ineffabile Perfezione. La fotografia del Giappone 1960-1910".

Pagine interne del volume edito da Giunti: “Ineffabile Perfezione. La fotografia del Giappone 1960-1910”.

La particolarità di questo catalogo è che ne esistono due. Molto simili, soprattutto in caso di un acquisto online dove, solitamente, l’utente non può controllare tutti i dettagli del libro. Vediamo le differenze tra due volumi:

a) Editore: Giunti Editore
In commercio dal: 17 novembre 2010
Pagine: 320 p., ill. , Rilegato
ISBN: 9788809763128
48 euro

b) Editore: Giunti GAMM
In commercio dal: 10 novembre 2010
Pagine: 368 p., ill. , Brossura
ISBN: 9788809749948
40 euro

L’edizione con più valore è quella rilegata, la prima, ma in verità moltissimi siti online vendono a un prezzo alto entrambe, spesso non facendo distinzione tra i due volumi.

Dati di stampa della prima edizione del catalogo "Ineffabile Perfezione. La fotografia del Giappone 1960-1910". Giunti Editore, 2010.

Dati di stampa della prima edizione del catalogo “Ineffabile Perfezione. La fotografia del Giappone 1960-1910”. Giunti Editore, 2010.

 





Anno di pubblicazione: novembre 2010
Casa editrice: Giunti Editore
Prezzo originale:  Euro 48,00
Pagine: 320

Un’edizione speciale di Norwegian Wood di Murakami per le Librerie Feltrinelli

Di edizioni speciali delle opere di Haruki Murakami se ne contano davvero poche in Italia.

Abbiamo avuto la fortuna di presentarne una, su questo blog, qualche tempo fa (vedi Un’edizione sconosciuta de “L’assassinio del Commendatore”) e poi più niente.

Recentemente però, grazie a un nostro lettore (grazie Davide!), abbiamo scoperto l’esistenza di un’edizione particolare, nello specifico una terza ristampa del 2014, differente dalla precedente e dalla successiva per il formato: non più una brossura, ma un cartonato con sovraccoperta e con la dicitura interna “Edizione speciale per Librerie Feltrinelli“.

Edizione speciale per Librerie Feltrinelli del libro "Norwegian Wood" di Haruki Murakami, Einaudi, 2014.

Edizione speciale per Librerie Feltrinelli del libro “Norwegian Wood” di Haruki Murakami, Einaudi, 2014.

Stessa immagine di copertina dell’edizione economica messa in commercio da Einaudi (del fotografo giapponese Masaaki Toyoura), ma questa volta nell’edizione “Supercoralli”: la classica collana della casa editrice torinese di alta qualità che già contiene al suo interno le altre opere di Murakami.

Indicazione dell'edizione speciale per Librerie Feltrinelli del libro "Norwegian Wood" di Haruki Murakami, Einaudi, 2014.

Indicazione dell’edizione speciale per Librerie Feltrinelli del libro “Norwegian Wood” di Haruki Murakami, Einaudi, 2014.

Norwegian Wood (ノルウェイの森 Noruwei no mori) è stato pubblicato per la prima volta in Italia nel 1993 dalla casa editrice Feltrinelli con il curioso titolo Tokyo Blues. Qualche anno dopo, nel 1997, è Einaudi a pubblicare le opere di Murakami e decide di ripubblicare Norwegian Wood in una nuova veste grafica con un’introduzione del suo traduttore Giorgio Amitrano, ripristinando il titolo originale e usando quello della Feltrinelli come sottotitolo.

Edizioni a confronto: a sinistra la prima edizione di "Norwegian Wood" uscita in Italia e a destra l'edizione speciale per Librerie Feltrinelli del 2014.

Edizioni a confronto: a sinistra la prima edizione di “Norwegian Wood” uscita in Italia e a destra l’edizione speciale per Librerie Feltrinelli del 2014.

Edizioni a confronto: a sinistra l'edizione economica del volume e a destra l'edizione speciale per Librerie Feltrinelli del 2014.

Edizioni a confronto: a sinistra l’edizione economica del volume e a destra l’edizione speciale per Librerie Feltrinelli del 2014.

Murakami iniziò a scrivere il romanzo nella sua forma compiuta nel lontano 21 dicembre 1986, basandosi su un suo racconto di qualche tempo prima dal titolo Hotaru (La lucciola). Lo iniziò non in Giappone, bensì in Grecia, per poi continuarlo in Sicilia e finirlo il 27 marzo 1987 “in un appartamento nella periferia di Roma”. Questo è quanto si apprende da una nota dell’autore alla fine del libro.

Quello che viene raccontato da Murakami è sostanzialmente un lungo flashback narrato dal protagonista Watanabe Tōru. Mentre sta atterrando all’aeroporto di Amburgo, gli altoparlanti nell’aereo suonano una musica di sottofondo (Norwegian Wood dei Beatles) facendo riaffiorare i ricordi della sua giovinezza, del suo amore per Naoko, degli anni degli studi, le amicizie con persone che ormai non ci sono più.

Dati di stampa del volume: 3a ristampa del 2014.

Dati di stampa del volume: 3a ristampa del 2014.

Norwegian Wood è, senza dubbio, ancora uno dei più clamorosi successi letterari giapponesi di tutti i tempi. Rappresenta forse anche il libro più intimo e introspettivo di Murakami, molto lontano dalle atmosfere surreali che lo hanno reso famoso. Ed è forse per questo che spesso viene consigliato a chi vuole avvicinarsi per la prima volta ai suoi lavori. Niente gatti che parlano con gli esseri umani o uomini chiusi in fondo a un pozzo, ma solo la storia di un ragazzo e dei suoi sentimenti.

Per i collezionisti di Murakami è un’edizione assolutamente da recuperare, seppure con difficoltà vista la poca offerta sui siti internet che vendono libri usati.

 





L’incipit:

«Avevo trentasette anni, ed ero seduto a bordo di un Boeing 747. Il gigantesco velivolo aveva cominciato la discesa attraverso densi strati di nubi piovose, e dopo poco sarebbe atterrato all’aeroporto di Amburgo. La fredda pioggia di novembre tingeva di scuro la terra trasformando tutta la scena, con i meccanici negli impermeabili, le bandiere issate sugli anonimi edifici dell’aeroporto e l’insegna pubblicitaria della Bmw, in un tetro paesaggio di scuola fiamminga. È proprio vero: sono di nuovo in Germania, pensai.»
(Haruki Murakami)

Anno di pubblicazione: 2014
Casa editrice: Einaudi Editore
Prezzo originale:  Euro 15,00
Pagine: 379

Il mago di Oz, dal film al libro

Di solito accade che un buon libro venga trasposto in un film con grandi aspettative. A volte succede che per sfruttare il successo di un film venga realizzato un libro. E quando questo succede, nella maggior parte dei casi è un disastro. Pochi sono i libri tratti dai film che vengano ricordati o collezionati.

Anche se chi affronta la riscrittura del film per creare un romanzo è dotato di grande talento (vedi Terry Brooks che portò su carta uno dei capolavori di Stephen Spielberg Hook) spesso il successo è limitato, sia nel tempo sia in termini di vendite.

Ovviamente, esistono le eccezioni e una di queste è il libro che vi presento oggi, ovvero Il mago di Oz, nel racconto di Maria Rosaria Berardi, pubblicato dall’Editrice SAS nel 1949 e tratto dall’omonimo film.

Il mago di Oz, nel racconto di Maria Rosaria Berardi, pubblicato dall'Editrice SAS nel 1949.

Il mago di Oz, nel racconto di Maria Rosaria Berardi, pubblicato dall’Editrice SAS nel 1949.

La casa editrice SAS (Società Apostolato Stampa – Edizioni San Paolo), fondata da Don Gabriele Piazzo, su mandato di don Giacomo Alberione, teologo piemontese, in quegli anni si specializzò nella stampa e divulgazione di opere per la famiglia tra cui la Bibbia e il Vangelo, ma anche di libri per ragazzi, con un discreto successo. E fu questa casa editrice ad assicurarsi i diritti per le prime edizioni italiane dei libri di L. Frank Baum (autore appunto dei libri di Oz).

Interno del volume Il mago di Oz, 1949.

Interno del volume Il mago di Oz, 1949.

Tra questi libri, quello già citato, illustrato con le fotografie di scena del film di Victor Fleming con l’indimenticata Judy Garland grazie a un accordo tra la SAS e la casa distributrice del film in Italia, la C.I.A. Distribuzione che non si interruppe dopo l’uscita di questa opera, ma continuò con la pubblicazione dei primi libri scritti da Baum. La bellezza di questi volumi meriterà un post a sé più avanti.

Frontespizio del libro Il mago di Oz, 1949.

Frontespizio del libro Il mago di Oz, 1949.

Il libro, con le sue 152 pagine tra cui spiccano le 32 fotografie tratte dal film, ha un’introduzione a cura dell’autrice che ha il sapore di un saggio in cui vengono analizzate le fiabe in quanto tali e propone un’analisi della trasposizione delle opere di Baum sul palco e poi sul grande schermo in quello che è stato definito uno dei kolossal meglio riusciti nella storia del cinema.

Pagine interna con una delle 32 fotografie tratte dal film e inserite nel libro.

Pagine interna con una delle 32 fotografie tratte dal film e inserite nel libro.

Pagine interna con una delle 32 fotografie tratte dal film e inserite nel libro.

Pagine interna con una delle 32 fotografie tratte dal film e inserite nel libro.

È sicuramente interessante e degno di nota il lavoro fatto da Berardi nel quale il racconto fiabesco creato da L. Frank Baum s’incontra con quello del regista Fleming creando, a detta della casa editrice, un linguaggio vivace, mordente, pittorico – tutto estro e fantasia.

Il volume è stato per parecchio tempo di difficile reperibilità, probabilmente conservato a casa dei nonni; oggi è più presente sul mercato a prezzi variabili. A oggi il suo valore più comune – se il libro è in perfette condizioni – è sui 100 euro.

Pagine interna con una delle 32 fotografie tratte dal film e inserite nel libro.

Pagine interna con una delle 32 fotografie tratte dal film e inserite nel libro.

Concludiamo con una nota: la casa editrice torinese pubblicò anche gli altri primi di libri di Baum, e lo fece dal 1949 fino a metà degli anni Cinquanta. Questi volumi furono: Il mago di Oz (albo a colori per ragazzi), Dorothy e i suoi amici (8 volumetti con i ritratti dei personaggi del film), Nel Regno di Oz, Il ritorno nel regno di OzOzma, regina di Oz, Oz paese incantato.  Tutte edizioni pubblicate in un formato a colori e di lusso.

Aletta sinistra del libro Retro de Il mago di Oz, nel racconto di Maria Rosaria Berardi, pubblicato dall'Editrice SAS nel 1949.

Aletta sinistra del libro Retro de Il mago di Oz, nel racconto di Maria Rosaria Berardi, pubblicato dall’Editrice SAS nel 1949.

 

Pagine interna con una delle 32 fotografie tratte dal film e inserite nel libro.

Pagine interna con una delle 32 fotografie tratte dal film e inserite nel libro.

Retro de Il mago di Oz, nel racconto di Maria Rosaria Berardi, pubblicato dall'Editrice SAS nel 1949.

Retro de Il mago di Oz, nel racconto di Maria Rosaria Berardi, pubblicato dall’Editrice SAS nel 1949.

Il mago di Oz, nel racconto di Maria Rosaria Berardi, pubblicato dall'Editrice SAS nel 1949, visto dall'alto.

Il mago di Oz, nel racconto di Maria Rosaria Berardi, pubblicato dall’Editrice SAS nel 1949, visto dall’alto.

 

 




L’incipit:

«Tutto è grigio nel Kansas
Dorothy cammina per un viottolo solitario. E’ una ragazzetta dalle trecce castane e dagli occhi vivi: è assai graziosa ma in questo momento è imbronciata a causa di Miss Gulch. Perciò Dorothy procede a scatti e serra i libri di scuola sotto il braccio con tanta forza che par voglia stritolarli! La segue Totò. Ma chi è Miss Gulch? e chi è Totò?»
(Maria Rosaria Berardi)
Anno di pubblicazione: 1949
Casa editrice: SAS Editrice S. Paolo
Prezzo originale:  non disponibile
Pagine: 152

Fantozzi: il primo libro di Paolo Villaggio

Paolo Villaggio (1932 – 2017), oltre che attore, comico, sceneggiatore, doppiatore e regista fu anche un prolifico scrittore. Scrisse infatti circa una trentina di libri e molti articoli per diversi giornali.

Tra i libri pubblicati, il primo – e uno dei più famosi – porta il titolo del personaggio che lo ha reso immortale: Fantozzi.

La prima edizione di Fantozzi di Paolo Villaggio, 1971 Rizzoli Editore.

La prima edizione di Fantozzi di Paolo Villaggio, 1971 Rizzoli Editore.

Fantozzi uscì nel 1971 pubblicato da Rizzoli Editore quattro anni prima dell’esordio al cinema. All’interno del volume sono pubblicati una serie di racconti scritti e già pubblicati da Villaggio negli anni precedenti sulla rivista L’Europeo.

Come ci ricorda Wikipedia: “Il libro si divide in quattro capitoli: Fantozzi di primavera, Fantozzi d’estate, Fantozzi d’autunno e Fantozzi d’inverno, che a loro volta contengono una raccolta di capitoletti in cui sono descritte le tragicomiche avventure del ragionier Fantozzi e del suo amico e collega ragionier Fracchia (che verrà sostituito nel terzo libro da Silvio Filini).”

Dati di stampa della prima edizione di Fantozzi di Paolo Villaggio. Prima edizione: agosto 1971.

Dati di stampa della prima edizione di Fantozzi di Paolo Villaggio. Prima edizione: agosto 1971.

Inutile dilungarsi nella descrizione di Fantozzi, il personaggio è ormai entrato nel mito: figlio dell’Italia degli anni del post-boom economico, stereotipo dell’italiano medio costretto a subire ingiustizie da parte di colleghi, capi e vicini di casa, insicuro ma mai disperato, ha raccontato gli italiani e l’Italia nel modo più verosimile possibile.

Il libro diventò presto un bestseller tanto che furono le vendite di questo volume e del suo seguito Il secondo tragico libro di Fantozzi (1974) a convincere Paolo Villaggio a portare le disavventure del ragioniere sul grande schermo, ottenendo un successo senza precedenti.

Copertina del libro, la firma di Villaggio è prestampato.

Copertina del libro, la firma di Villaggio è prestampato.

Dettagli della prima edizione del libro di Paolo Villaggio: Fantozzi, Rizzoli Editore, 1971.

Dettagli della prima edizione del libro di Paolo Villaggio: Fantozzi, Rizzoli Editore, 1971.

Il valore del libro ha subito un aumento alla morte dell’autore che ha scatenato – come succede spesso in questi casi – una caccia al libro. Oggi si riescono a trovare ancora delle copie ma attenzione che sia una prima edizione! Il libro infatti è stato ristampato più di venti volte solo nel primo anno di uscita nelle librerie! Quindi fate attenzione alla data di stampa: agosto 1971.

Una raccolta di alcuni libri della saga di Fantozzi scritti da Paolo Villaggio.

Una raccolta di alcuni libri della saga di Fantozzi scritti da Paolo Villaggio.

 

 




L’incipit:

«In fondo, a Fantozzi, la signorina Silvani, che lavorava su in contabilità, piaceva abbastanza. Non era certo una bellezza, anzi a voler essere un po’ severi era un «mostrino» di gamba corta all’italiana, denti da coniglietto e capelli tinti, ma certo più viva di sua moglie signora Pina, della quale lui odiava la rassegnazione del subire il loro tragico ménage matrimoniale senza speranze, ma soprattutto più giovane.»
(Paolo Villaggio)
Anno di pubblicazione: agosto 1971
Casa editrice: Rizzoli Editore
Prezzo originale:  Lire 2.000
Pagine: 191

Munari: libro illeggibile “N.Y.1”

Chi era Bruno Munari? Una domanda semplice per una risposta complessa.
La Treccani lo definisce “uno dei massimi protagonisti dell’arte, del design e della grafica del XX secolo”.

Bruno Munari, Libro Illeggibile "N.Y.1" 1967, con biglietto dell'ordine effettuato al MOMA di New York.

Bruno Munari, Libro Illeggibile “N.Y.1” 1967, con biglietto dell’ordine effettuato al MOMA di New York.

Artista e designer eclettico, sin dagli esordi negli Anni ’30 fu uno sperimentatore assoluto delle forma e dello spazio, passando senza difficoltà dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al design fino alla didattica, trasformando spesso i libri in libri-oggetto, vere e proprie opere d’arte per adulti e per bambini.

La sua carriera fu talmente ampia e i suoi lavori così importanti che a citarne solo alcuni si farebbe un torto al suo genio.

Bisognerebbe dedicare un post a ogni suo libro e magari, perché no, potrei anche farlo.

Quindi inizierò con uno dei suoi innumerevoli capolavori: il libro illeggibile “N.Y.1”.

Copertina del volume di Bruno Munari, Libro Illeggibile "N.Y.1" 1967.

Copertina del volume di Bruno Munari, Libro Illeggibile “N.Y.1” 1967.

Sì, avete letto bene, libro illeggibile, perché quando nel 1949 Munari progetta per la prima volta questa serie, rinuncia definitivamente alla comunicazione testuale a favore della sola funzione estetica.

È la carta stessa che comunica un messaggio attraverso il formato, il colore, i tagli e la loro alternanza. Un’opera d’arte concettuale ma estremamente pratica e reale.

Questo libro, in particolare, fu realizzato nel 1967 per il Museo di Arte Moderna di New York (MOMA) in occasione della mostra “Twographic designers” con una tiratura dichiarata di 636 esemplari. [Fonte: Giorgio Maffei, Munari. I Libri, cit., p. 123.]

Bruno Munari, Libro Illeggibile "N.Y.1" 1967.

Bruno Munari, Libro Illeggibile “N.Y.1” 1967.

È un libro in cartoncino rosso lucido, con pagine in nero, grigio e in carta velina, con la caratteristica che le pagine interne fanno passare, attraverso un piccolo foro, un filo rosso che finisce nell’ultima pagina. Un filo che è come una passeggiata tra colori e spazi a un ritmo cadenzato da chi sfoglia il libro, senza la necessità di conoscere un linguaggio particolare che non sia altro quello suggerito dai sensi.

Pagine intere con diverse tipologia di carta del volume di Bruno Munari, Libro Illeggibile "N.Y.1" 1967.

Pagine intere con diverse tipologia di carta del volume di Bruno Munari, Libro Illeggibile “N.Y.1” 1967.

Pagina intera con il filo rosso del volume di Bruno Munari, Libro Illeggibile "N.Y.1" 1967.

Pagina intera con il filo rosso del volume di Bruno Munari, Libro Illeggibile “N.Y.1” 1967.

Pagina intera con il buco e con il filo rosso del volume di Bruno Munari, Libro Illeggibile "N.Y.1" 1967.

Pagina intera con il buco e con il filo rosso del volume di Bruno Munari, Libro Illeggibile “N.Y.1” 1967.

Pagina intera con il filo rosso del volume di Bruno Munari, Libro Illeggibile "N.Y.1" 1967.

Pagina intera con il filo rosso del volume di Bruno Munari, Libro Illeggibile “N.Y.1” 1967.

Oggi i libri di Munari sono vero e proprio oggetto di culto tra appassionati e collezionisti.
Il pubblico che ama Munari è disomogeneo come lo sono i campi artistici nei quali ha operato: così abbiamo i collezionisti dei libri per bambini di Munari, gli estimatori del Munari scultore e i collezionisti delle opere di design.

Pagina con il numero dell'esemplare del libro di Bruno Munari, Libro Illeggibile "N.Y.1" 1967.

Pagina con il numero dell’esemplare del libro di Bruno Munari, Libro Illeggibile “N.Y.1” 1967.

C’è un Munari per tutte le tasche: se una prima edizione può valere diverse migliaia di euro, il suo genio rimane alla portata di tutti grazie alle ristampe della casa editrice Corraini.





L’incipit:
«»
(Bruno Munari)
Anno di pubblicazione: 1967
Casa editrice:
Prezzo originale:  sconosciuto
Pagine:

La morte e il ritorno di Superman

Lo scorso 10 dicembre, la casa editrice Panini Comics ha pubblicato un volumone di pregio di 1.408 pagine e dal peso di 3,80 kg intitolato La morte e il ritorno di Superman.

Sovraccoperta del volume omnibus "La morte e il ritorno di Superman" pubblicato dalla Panini Comics il 10 dicembre 2020.

Sovraccoperta del volume omnibus “La morte e il ritorno di Superman” pubblicato dalla Panini Comics il 10 dicembre 2020.

Questo libro raccoglie una serie di storie che hanno come tema centrale l’evento entrato nella Storia del Fumetto come la morte del supereroe venuto da Kripton.

Corre l’anno 1992 e sulla testata della DC Comics vengono narrate le vicende che portano alla morte del supereroe per mano del supercriminale Doomsday. L’arco narrativo, che dura due numeri, concepito dall’editor Mike Carlin e dagli scrittori Dan Jurgens, Roger Stern, Louise Simonson, Jerry Ordway e Karl Kesel, riscuote un successo planetario e la battaglia tra il supereroe e il villan – conclusasi nel numero Superman vol. 2 n. 75 – vede la morte di entrambi.

Le pagine che seguono la morte di Superman descrivono la reazione del mondo alla sua dipartita e l’apparizione di quattro individui che dichiarano di essere il “nuovo” Superman per concludersi con il ritorno in azione del “vero” Superman.

Tutto fantastico, traumatizzante e imponente ma… c’è un ma: nel volume è assente la morte di Superman!

Il punto esatto dove è assente la doppia pagina con la drammatica illustrazione della morte di Superman.

Il punto esatto dove è assente la doppia pagina con la drammatica illustrazione della morte di Superman.

Mi spiego meglio:  per un errore in fase di stampa è saltata la pubblicazione di una doppia pagina, proprio la più importante, quella che vede il supereroe ormai privo di vita tra le braccia di Lois Lane tra le macerie di una città ormai distrutta dal combattimento tra Superman e Doomsday.

Un errore non da poco, un errore di cui la casa editrice si è accorta dopo che diversi acquirenti si sono lamentati di questa mancanza (e visto il costo del volume la lamentela è più che giustificata). La Panini Comics si è presa il tempo necessario per capire come muoversi per risolvere il problema e con un post su Facebook lo scorso 5 gennaio scorso ha deciso di porre rimedio all’inconveniente offrendo ai suo lettori una soluzione interessante.

[Sopra:] la pagina mancante presente nel fumetto di Superman n. 75 del 1992. [Sotto:] il punto esatto dove la pagina è assente.

[Sopra:] la pagina mancante presente nel fumetto di Superman n. 75 del 1992. [Sotto:] il punto esatto dove la pagina è assente.

[Sopra:] la doppia pagina mancante presente nel fumetto di Superman n. 75 del 1992. [Sotto:] il punto esatto dove la pagina è assente.

[Sopra:] la doppia pagina mancante presente nel fumetto di Superman n. 75 del 1992. [Sotto:] il punto esatto dove la pagina è assente.

È stato deciso di offrire gratuitamente a coloro che hanno acquistato il libro (o lo acquisteranno in futuro!) il numero 75 di Superman adattato in italiano e completo delle pagine mancanti, completo di autografo di Dan Jurgens ovvero il fumettista statunitense noto principalmente per essere stato il deus-ex-machina del ciclo de La morte di Superman e delle successive storie, tanto da essere spesso soprannominato “l’uomo che ha ucciso Superman”.

"La morte e il ritorno di Superman" vs "The death of Superman" del 1992.

“La morte e il ritorno di Superman” vs “The death of Superman” del 1992.

Nel frattempo, avvisa la Panini Comics, la distribuzione dell’omnibus verrà temporaneamente bloccata, così da poter allegare a tutti i volumi ancora in stock l’albo con l’autografo dell’autore.

In alternativa, la casa editrice offre il reso del libro con il rimborso completo. Ma c’è da credere che in pochi opteranno per questa soluzione.
Dettaglio della pagina mancante relativa alla morte del supereroe tratta da Superman vol. 2 n. 75 del 1992.

Dettaglio della pagina mancante relativa alla morte del supereroe tratta da Superman vol. 2 n. 75 del 1992.

Vista la sua storia editoriale, questa pubblicazione ha tutte le carte in regola per diventare un oggetto di collezionismo, soprattutto quando andrà esaurita la prima tiratura con l’errore.
Spessore del volume omnibus "La morte e il ritorno di Superman": 1408 pagine per 3,82 kg di peso!

Spessore del volume omnibus “La morte e il ritorno di Superman”: 1408 pagine per 3,82 kg di peso!

 

 

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L’incipit:
«Altrove…
…Doomsday sta arrivando!»
(Dan Jurgens)
Anno di pubblicazione: dicembre 2020
Casa editrice: Panini Comics
Prezzo originale:  99 euro
Pagine: 1.408

Guida alla Barcellona di Carlos Ruiz Zafón

Questo è uno dei tanti esempi di un libro che ignori quando esce e che, anni dopo, paghi al suo valore di collezionismo.

La vita di un collezionista è piena di episodi simili. Purtroppo non abbiamo la sfera di cristallo per capire quali libri acquisteranno valore, quali diventeranno più ricercati e di conseguenza più difficili da trovare.

Copertina della "Guida alla Barcellona di Carlos Ruiz Zafón". 1a edizione, Mondadori, 2009.

Copertina della “Guida alla Barcellona di Carlos Ruiz Zafón”. 1a edizione, Mondadori, 2009.

Ma più semplicemente i nostri interessi cambiano e alcune volte torniamo sui nostri passi a cercare libri che alla loro prima uscita non ci avevano suscitato alcun interesse.

Pagina dei crediti del volume "Guida alla Barcellona di Carlos Ruiz Zafón". 1a edizione, Mondadori, 2009.

Pagina dei crediti del volume “Guida alla Barcellona di Carlos Ruiz Zafón”. 1a edizione, Mondadori, 2009.

Uno di questi, per quanto mi riguarda, è senza dubbio Guida alla Barcellona di Carlos Ruiz Zafón, scritto da Sergi Doria, giornalista e scrittore spagnolo. In questo volume, Doria raccoglie i luoghi reali della città, divisi e ordinati per quartieri offrendo al lettore una sorta di mappa dei posti citati nei romanzi del grande scrittore spagnolo Carlos Ruiz Zafón, scomparso a giugno.

Il libro, dalle dimensioni di un tascabile, composto da testo, mappe e fotografie, non è propriamente una guida turistica e non è nemmeno un saggio ma – come riportato nell’introduzione – offre una sorta di passeggiata guidata di Barcellona attraverso i tre romanzi di Zafón: Marina, L’ombra del vento e Il gioco dell’angelo. Otto itinerari per otto passeggiate corredati da una cartina e una breve scheda della zona della città.

Retro della "Guida alla Barcellona di Carlos Ruiz Zafón". 1a edizione, Mondadori, 2009.

Retro della “Guida alla Barcellona di Carlos Ruiz Zafón”. 1a edizione, Mondadori, 2009.

Il libro è anche l’unica guida autorizzata da Zafón stesso. Dopo la sua morte, c’è stato un naturale interesse e riscoperta per i suoi romanzi ambientati per lo più a Barcellona che negli anni è diventata essa stessa una delle protagoniste dei suoi libri, con le sue strade e i misteri custoditi nei suoi affascinati edifici. Il libro è quindi un compendio eccezionale per i suo i lettori dello scrittore spagnolo.

Il volume è al momento un fuori catalogo, mai ristampato, e di difficile reperibilità. Il suo valore si aggira tra i 40 e i 50 euro.

Pagine interne del libro Pagina dei crediti del volume "Guida alla Barcellona di Carlos Ruiz Zafón". 1a edizione, Mondadori, 2009.

Pagine interne del libro Pagina dei crediti del volume “Guida alla Barcellona di Carlos Ruiz Zafón”. 1a edizione, Mondadori, 2009.

Pagine interne del libro Pagina dei crediti del volume "Guida alla Barcellona di Carlos Ruiz Zafón". 1a edizione, Mondadori, 2009.

Pagine interne del libro Pagina dei crediti del volume “Guida alla Barcellona di Carlos Ruiz Zafón”. 1a edizione, Mondadori, 2009.

Pagine interne del libro Pagina dei crediti del volume "Guida alla Barcellona di Carlos Ruiz Zafón". 1a edizione, Mondadori, 2009.

Pagine interne del libro Pagina dei crediti del volume “Guida alla Barcellona di Carlos Ruiz Zafón”. 1a edizione, Mondadori, 2009.

Pagine interne del libro Pagina dei crediti del volume "Guida alla Barcellona di Carlos Ruiz Zafón". 1a edizione, Mondadori, 2009.

Pagine interne del libro Pagina dei crediti del volume “Guida alla Barcellona di Carlos Ruiz Zafón”. 1a edizione, Mondadori, 2009.

Ti interessa Carlos Ruiz Zafón?
qui puoi leggere l’articolo scritto per  i 15 anni dell’uscita del suo libro L’ombra del vento.

 

 



L’incipit:
«La pubblicazione dell’Ombra del vento nel 2004 ha segnato una svolta su diversi fronti. Da una parte, grazie successo inaspettato (dieci milioni di copie vendute finora in tutto il mondo), è diventato romanzo più diffuso della letteratura spagnola contemporanea, risvegliando l’attenzione di un pubblico tradizionalmente molto reticente verso questa narrativa, come quello britannico o statunitense.»
(Sergio Vila-Sanjuán)
Anno di pubblicazione: 2009
Casa editrice: Mondadori
Prezzo originale:  18 euro
Pagine: 246

Alice di Silvio Berlusconi Editore

Nel 1990, su un’idea di Marcello Dell’Utri allora presidente di PublItalia, fu fondata una casa editrice che cinque anni dopo verrà ceduta alla Arnoldo Mondadori Editore. Il nome di questa casa editrice era Silvio Berlusconi Editore.

Come ci ricorda Wikipedia: La casa editrice portò al successo il settimanale popolare “TV Sorrisi e Canzoni” e, con una mutuazione del marchio, pubblicò la collana Biblioteca dell’Utopia, serie di testi d’occasione per i clienti Fininvest […]. La casa inoltre editò edizioni limitate numerate e stampate al torchio a mano. Dal 1993 al 1995 espose al Salone del Libro di Torino. Tutti i documenti inerenti alla Casa editrice si possono trovare alla Fondazione Biblioteca di Via Senato in Via Senato.

Insomma una breve ma appassionata avventura editoriale. Come accennato sopra, la casa editrice si concentrò anche sulla produzione di libri pregiati, con tirature limitate e di pregio. Una di queste fu Alice nel Paese delle Meraviglie, qui intitolato però semplicemente Alice, il capolavoro di Lewis Carroll.

Libro e cofanetto dell'edizione limitata di "Alice" (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore.

Libro e cofanetto dell’edizione limitata di “Alice” (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore.

Vediamolo nei dettagli: l’elemento che salta subito all’occhio è il colore scelto per rivestire sia il libro che il cofanetto, ovvero il bianco. Pure il titolo è in bianco, realizzato in rilievo.

Libro e cofanetto dell'edizione limitata di "Alice" (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore.

Libro e cofanetto dell’edizione limitata di “Alice” (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore.

Pubblicato nel 1993 – dotato di copertina rigida e di una custodia in cartoncino con stampa a rilievo sul fronte e sul retro –  il libro, con le sue 159 pagine, è un concentrato di bellezza per merito delle illustrazioni a colore di Giovanni Grasso Fravega stampate sulla carta pregiata Fedrigoni Tintoretto, decisamente robusta.

Si apprende dal web che Giovanni Grasso Fravega (classe 1938) è un pittore e uno studioso d’arte antica genovese. La sua produzione artistica, rara e preziosa, è composta essenzialmente da acquarelli e pastelli su carta. I temi prediletti sono figure umane, animali e fantastiche, collocate su uno sfondo che richiama alla mente un ricamo o la tessitura di un arazzo antico.

Risvolto di "Alice" (Silvio Berlusconi Editore, 1993) con inserto e segnalibro.

Risvolto di “Alice” (Silvio Berlusconi Editore, 1993) con inserto e segnalibro.

Frontespizio dell'edizione di pregio di "Alice" (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore.

Frontespizio dell’edizione di pregio di “Alice” (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore.

Tornando al volume, la prefazione è curata da Piero Bertolucci e Anna Ravano, mentre all’interno è presente un inserto di quattro pagine con un testo di Antioni Faeti ‘La bambina che fuggiva’ e un segnalibro.

Infine in molte copie è presente un ex libris aziendale molto interessante che ne potrebbe aumentare il valore: il libro infatti divenne un omaggio distribuito ai presenti a una convention Mediaset tenutasi a Venezia tra il 10 e il 12 novembre 1996. E, particolare ancora più interessante, le copie furono distribuite ad personam.

Ex-libris presente sulle copie del volume distribuito alla convention Mediaset nel 1996.

Ex-libris presente sulle copie del volume distribuito alla convention Mediaset nel 1996.

È un libro davvero prezioso, oltre che per le qualità intrinseche, anche perché cattura al suo interno una storia editoriale breve ma importante e un pezzettino di una realtà aziendale che negli anni ’90 segnò lo sviluppo di questo Paese.

La valutazione del volume, a oggi, supera i 400 euro, ma il consiglio è di verificarne prima le condizioni. La delicatezza del volume è data dalla carta bianca utilizzata per la copertina e per il cofanetto (praticamente impossibile da pulire) e dalla integrità di quest’ultimo.

Pagine interne dell'edizione di pregio di "Alice" (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore.

Pagine interne dell’edizione di pregio di “Alice” (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore.

Pagine interne dell'edizione di pregio di "Alice" (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore.

Pagine interne dell’edizione di pregio di “Alice” (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore.

Pagine interne dell'edizione di pregio di "Alice" (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore.

Pagine interne dell’edizione di pregio di “Alice” (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore.

Dati di stampa dell'edizione di "Alice" (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore per Publitalia '80.

Dati di stampa dell’edizione di “Alice” (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore per Publitalia ’80.

Dati di stampa dell'edizione di "Alice" (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore per Publitalia '80.

Dati di stampa dell’edizione di “Alice” (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore per Publitalia ’80.

 

 



L’incipit:
«Alice cominciava a non poterne più di starsene seduta sull’argine accanto alla sorella, e di non avere niente da fare: una volta o due aveva provato a dare una sbirciatina nel libro che questa stava leggendo, ma avevo visto che non c’erano né figure né dialoghi, «e a che serve un libro» pensò Alice «senza figure o dialoghi?».»
(Lewis Carroll)
Anno di pubblicazione: 1993
Casa editrice: Silvio Berlusconi editore
Prezzo originale:  n.d.
Pagine: 159

Chiedi alla polvere. Il prologo scritto da John Fante.

Fante era il mio dio” disse in più occasioni Charles Bukowski.
La prima volta che lo disse, molte persone si chiesero chi fosse questo Fante.

"Prologo a Chiedi alla polvere" di John Fante, marcos y marcos, novembre 2001. Sullo sfondo altri volumi di Fante usciti in Italia per Einaudi e Fazi.

“Prologo a Chiedi alla polvere” di John Fante, marcos y marcos, novembre 2001. Sullo sfondo altri volumi di Fante usciti in Italia per Einaudi e Fazi.

Correva l’anno 1978 e a Los Angeles, Bukowski trascorreva le sue giornate tra un bicchiere e l’altro alla biblioteca pubblica di Los Angeles alla disperata ricerca di un libro che “gli parlasse, che gli dicesse qualcosa, che avesse un minimo rapporto con lui e la sua vita”. Tirò giù dagli scaffali un sacco di libri, di tutti i generi, perfino libri religiosi e di medicina.

“Poi, un giorno, ne presi uno e capii subito di essere arrivato in porto.
Rimasi fermo per un attimo a leggere, poi mi portai il libro al tavolo con l’aria di uno che ha trovato l’oro nell’immondezzaio cittadino. Le parole scorrevano con facilità, in un flusso ininterrotto. Ognuna aveva la sua energia ed era seguita da un’altra simile. La sostanza di ogni frase dava forma alla pagina e l’insieme risultava come scavato dentro di essa. Ecco, finalmente, uno scrittore che non aveva paura delle emozioni. Ironia e dolore erano intrecciati tra loro con straordinaria semplicità. Quando cominciai a leggere quel libro mi parve che mi fosse capitato un miracolo, grande e inatteso. Il libro era “Ask the Dust” e l’autore John Fante.”

La folgorazione diventò amore puro e devozione per tutte le opere dello scrittore di origini abruzzesi. Pur di vedere tornare nelle librerie le opere di Fante, Bukowski giunse a minacciare la sua casa editrice, la Black Sparrow, di non consegnare loro il manoscritto del suo nuovo romanzo se non avessero pubblicato anche i libri di Fante.

Il ritorno dei libri scritti da Fante nelle librerie questa volta segna una lenta ma inesauribile scalata verso l’olimpo dei grandi scrittori americani.

Edizione italiana del "Prologo a Chiedi alla polvere" di John Fante, marcos y marcos, novembre 2001.

Edizione italiana del “Prologo a Chiedi alla polvere” di John Fante, marcos y marcos, novembre 2001.

Se in Italia i libri di Fante sono iniziati a circolare, facendolo riscoprire anche nel nostro Paese, il merito lo si deve  soprattutto all’eccellente lavoro della casa editrice milanese marcos y marcos che nei primi anni duemila ne ha curato la pubblicazione e la distribuzione con grande cura e passione.

Sono queste, infatti, le edizioni più ricercate tra gli i lettori di Fante: in sostanza, le edizioni pubblicate prima che i diritti per la pubblicazione passassero a Einaudi che sta attualmente ripubblicando in economica l’intero catalogo.

Una di queste edizioni ricercate è un libretto minore, non si tratta nemmeno di un romanzo vero e proprio ma di uno scritto, una sorta di mémoire: il prologo al suo romanzo più famoso, il già citato Chiedi alla polvere.

Retro del libro "Prologo a Chiedi alla polvere" di John Fante, marcos y marcos, novembre 2001.

Retro del libro “Prologo a Chiedi alla polvere” di John Fante, marcos y marcos, novembre 2001.

In questo volumetto di circa 150 pagine, Fante ripercorre la genesi del suo romanzo, non in prima persona, ma affidando la voce narrante al suo protagonista: il vulcanico Arturo Bandini, che nei romanzi rappresenta anche l’alter ego dello scrittore stesso.

Bandini è, infatti, un giovane aspirante scrittore statunitense, figlio di immigrati italiani, che sogna di diventare uno scrittore di successo. La pubblicazione di un suo racconto lo convince a lasciare il Colorando per trasferirsi a Los Angeles in cerca di fortuna. È qui che conoscerà una cameriera messicana, Camilla Lopez, con la quale inizierà una complicata relazione, passionale quanto burrascosa, sullo sfondo di una sconfinata voglia di riscatto sociale.

«Così l’ho intitolato Chiedi alla polvere, perché in quelle strade c’è la polvere dell’Est e del Middle West, ed è una polvere da cui non cresce nulla, una cultura senza radici, una frenetica ricerca di un riparo, la furia cieca di un popolo perso e senza speranza alle prese con la ricerca affannosa di una pace che non potrà mai raggiungere.»

A completare il volume, la prima parte della sceneggiatura del film Chiedi alla polvere curata da Robert Towne (con il testo americano a fronte) e una nota del biografo di Fante, Stephen Cooper.

Dati di stampa del volume. La prima (e unica) edizione italiana è di novembre 2001.

Dati di stampa del volume. La prima (e unica) edizione italiana del “Prologo di Chiedi alla polvere” è di novembre 2001.

Nel 2016, quando Einaudi ripubblicherà Chiedi alla polvere, inserirà questo prologo in appendice. La ragione è che Fante, nel narrare la nascita del romanzo, si lascia prendere così tanto la mano che ne svela il finale. Ecco il motivo per il quale l’editore si è convinto che fosse meglio metterlo a conclusione del volume.

(A proposito delle ristampe proposte da Einaudi, qui trovate l’articolo sulla vistosa svista per colpa della quale il libro “Lettere 1932 – 1981” venne ritirato e ristampato subito dopo, facendo la gioia di molti collezionisti di libri.)

Ulteriori dettagli presenti nell'ultima pagina del volume: data e luogo di stampa.

Ulteriori dettagli presenti nell’ultima pagina del volume: data e luogo di stampa.

Concludendo, Prologo a Chiedi alla polvere, nell’edizione marcos y marcos – stampato il nove novembre 2001 –  inizia a essere un libro ricercato, tanto che il prezzo medio oscilla già tra i 70 e i 100 euro.

Ma, indipendentemente dal valore economico del volume, il consiglio è quello di leggere, leggere e rileggere John Fante perché sono sicuro che anche voi vi innamorerete perdutamente di Arturo Bandini, che ama uomini e animali dello stesso amore.

 

 



L’incipit:
«CHIEDETE ALLA POLVERE della strada! Chiedete alle iucche che sia ergono solitarie immagine del Mojave. Chiedete loro di Camilla Lopez, e sentirete sussurrarne il nome. Sì, perché l’ultimo che ha venduto la mia ragazza Camilla Lopez è stato un tubercoloso che viveva laggiù, all’inizio del Mojave, e lei se ne stava andando est col cane che ti avevo regalato, Pancho, e neanche lui l’ha più veduto nessuno»
(John Fante)
Anno di pubblicazione: novembre 2001
Casa editrice: marcos y marcos
Prezzo originale:  Lire 14.000 / € 7,23
Pagine: 159

Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo di Charlie Mackesy. Prima edizione inglese e italiana.

Nei giorni scorsi è finalmente uscito nelle nostre librerie, grazie a Salani, la traduzione italiana del primo libro di Charlie Mackesy: Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo a cura di Giuseppe Iacobaci (già traduttore di Siobhan Dowd).

A sinistra la prima edizione inglese, in mezzo l'edizione speciale Waterstones e sulla destra l'edizione italiana a cura di Salani Editore.

A sinistra la prima edizione inglese, in mezzo l’edizione speciale Waterstones e sulla destra l’edizione italiana a cura di Salani Editore.

È un libro che aspettavamo da un po’: l’anno scorso, nella sua versione originale inglese, vinse il prestigioso premio “Waterstones Book of the Year 2019” indetto dalla catena di librerie Waterstones. Un caso editoriale che, con un milione di copie vendute, è ormai destinato a diventare un nuovo classico per l’infanzia, ma non solo.

Di cosa parla?

Una storia universale che fa bene all’anima di grandi e bambini.
Il racconto dell’amicizia tra un bambino curioso, una talpa golosa di torta e piena di vita, una volpe guardinga e un cavallo saggio e gentile.
Tutti e quattro esplorano il vasto mondo. Si fanno tante domande. Attraversano la tempesta. Imparano che cos’è l’amore.
Un’ode all’innocenza e alla gentilezza, una lezione di vita che ha già toccato il cuore di milioni di lettori.

Pagine interne dell'edizione italiana del libro di Charlie Mackesy "Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo". Salani 2020.

Pagine interne dell’edizione italiana del libro di Charlie Mackesy “Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo”. Salani 2020.

Le parole, che rappresentano una sorta di incoraggiamento in momenti difficili, sono riportate nel libro attraverso la calligrafia dell’autore e accompagnano armoniosamente i suoi disegni. Le illustrazioni sono prevalentemente in china (e in acquarello) e realizzati con un tratto, unico, che ha reso Mackesy famoso nel mondo anglosassone.

La prima edizione inglese – con la presenza dalla linea “10 9 8 7 6 5 4 3 2 1” che indica la prima edizione del volume (per saperne di più su questa numerazione clicca qui) – è già introvabile a prezzi bassi.
Inoltre, all’uscita del libro, l’autore ha incontrato i lettori, autografando delle copie che oggi sono tra le più ricercate e, ovviamente,  le più costose.

Pagina dei crediti della prima edizione inglese del libro di Charlie Mackesy "The boy, the mole, the fox and the horse", Ebury Press 2019.

Pagina dei crediti della prima edizione inglese del libro di Charlie Mackesy “The boy, the mole, the fox and the horse”, Ebury Press 2019.

Autografo di Charlie Mackesy sulla prima edizione inglese di "Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo".

Autografo di Charlie Mackesy sulla prima edizione inglese di “Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo”.

Infine, sempre per quanto riguarda l’edizione inglese, per festeggiare il successo di vendite del libro, la stessa casa editrice Waterstones ha fatto uscire sotto Natale un’edizione variant in tela rossa invece che blu. Con delle nuove illustrazioni nella risguardia (vedi foto sotto).

I dorsi delle tre edizioni di "Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo" a confronto.

I dorsi delle tre edizioni di “Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo” a confronto.

Pagina dei crediti dell'edizione inglese in esclusiva per la catena Waterstones del libro di Charlie Mackesy "The boy, the mole, the fox and the horse", Ebury Press 2019.

Pagina dei crediti dell’edizione inglese in esclusiva per la catena Waterstones del libro di Charlie Mackesy “The boy, the mole, the fox and the horse”, Ebury Press 2019.

Risguardia dell'edizione speciale creata per Waterstones per celebrare il successo editoriale.

Risguardia dell’edizione speciale creata per Waterstones per celebrare il successo editoriale.

Risguardia dell'edizione speciale creata per Waterstones per celebrare il successo editoriale.

Risguardia dell’edizione speciale creata per Waterstones per celebrare il successo editoriale.

La prima edizione italiana avrà lo stesso successo di quella oltremanica? Chi può dirlo! sicuramente però nella prima stampa del libro c’è una particolarità che potrebbe renderlo ricercato in futuro: a pagina 7 c’è un refuso. Manca una parola, la parola “ali” nella frase: “Allora ti dico, spiega le tue, e segui i tuoi sogni”.

Un errore del genere, inutile dirlo, può fare la felicità dei collezionisti.

Refuso presente nella prima stampa del libro a pagina 7: non è stata stampata la parola "ali".

Refuso presente nella prima stampa del libro a pagina 7: non è stata stampata la parola “ali”.

Al momento praticamente tutte le copie in circolazione hanno questo errore nel testo che verrà sicuramente corretto nelle ristampe successive.

La prima edizione italiana del libro di Charlie Mackesy è stata stampata da Salani a ottobre 2020.

La prima edizione italiana del libro di Charlie Mackesy è stata stampata da Salani a ottobre 2020.

 

+++AGGIORNAMENTO 13/11/2020+++

La casa editrice Ebury Press, per festeggiare il primo anniversario del volume ha pubblicato una nuova edizione del libro. Questa volta con il dorso verde e un nastrino dorato. Le differenze proseguono all’interno con una nuova illustrazione presente nel risguardo posteriore: il bambino in groppa al cavallo con le ali e un arcobaleno sullo sfondo.

Interessante anche che il volume abbia un nuovo codice ISBN e che venga riportata l’indicazione di 1a edizione nelle ultime pagine.

Nuova edizione inglese "Limited edition" del libro di Charlie Mackesy "The boy, the mole, the fox and the horse", Ebury Press 2020 con il dorso verde.

Nuova edizione inglese “Limited edition” del libro di Charlie Mackesy “The boy, the mole, the fox and the horse”, Ebury Press 2020 con il dorso verde.

Risvolto posteriore della nuova edizione inglese "Limited edition" del libro di Charlie Mackesy "The boy, the mole, the fox and the horse", Ebury Press 2020.

Risvolto posteriore della nuova edizione inglese “Limited edition” del libro di Charlie Mackesy “The boy, the mole, the fox and the horse”, Ebury Press 2020.

Pagina dei crediti della nuova edizione inglese "Limited edition" del libro di Charlie Mackesy "The boy, the mole, the fox and the horse", Ebury Press 2020.

Pagina dei crediti della nuova edizione inglese “Limited edition” del libro di Charlie Mackesy “The boy, the mole, the fox and the horse”, Ebury Press 2020.

 

 



L’incipit:
«Ciao, hai cominciato dall’inizio, sono colpito. Di solito io parto da una pagina a caso, non leggo mai le introduzioni. È incredibile che io abbia fatto un libro, dato che non sono bravo a leggerli.»
(Charlie Mackesy)
Anno di pubblicazione: 8 ottobre 2020
Casa editrice: Salani
Prezzo originale: 15,60 euro
Pagine: 128

Prima (e ricercata) edizione italiana di Stoner di John Williams

Stoner. Il titolo del libro è semplicemente il cognome del protagonista di questo straordinario romanzo americano. Ulteriori parole sarebbero state superflue. Lo sapeva bene l’autore, lo scrittore e poeta  John Williams (1922-1994).

A sinistra: la prima edizione italiana di Stoner di John Williams, Fazi Editore, febbraio 2012. A destra: la nuova edizione Mondadori 2020.

A sinistra: la prima edizione italiana di Stoner di John Williams, Fazi Editore, febbraio 2012. A destra: la nuova edizione Mondadori 2020.

Pubblicato per la prima volta nel 1965, non ottenne né l’attenzione del pubblico né quello della critica, vendendo appena duemila copie. Diverrà un caso letterario solo nel 2003, con la ristampa da parte della casa editrice New York Review Books vendendo più di 50mila copie grazie al passaparola tra i lettori.

Da quel giorno, il successo editoriale di Stoner non si è più fermato. Chiunque lo legga ne rimane incantato e a sua volta non fa che consigliarlo ad altre persone.

Ha una trama che forse è la più semplice da raccontare per un romanzo e la riassume bene Tom Hanks: «Questo è semplicemente un romanzo che parla di un ragazzo che va all’università e diventa un professore. Eppure è una delle cose più affascinanti che vi capiterà mai di leggere».

La sovraccoperta della prima edizione italiana di Stoner di John Williams, Fazi Editore, febbraio 2012.

La sovraccoperta della prima edizione italiana di Stoner di John Williams, Fazi Editore, febbraio 2012.

La storia narrata nel libro è “semplicemente” tutto qua. Ma Stoner, nella sua calma e delicatezza colpisce al cuore il lettore. John Williams – a cui è stato dedicato il libro L’uomo che scrisse il romanzo perfetto – ci fa affezionare al personaggio di Stoner con tutti i suoi limiti, con la sua esistenza mediocre, la sua resilienza, la sua vita a tratti straziante ma descritta in modo sublime.

E della bellezza del suo romanzo, John Williams scrive alla sua agente nel 1963, da Denver dove insegnava: «Ho il sospetto che tu abbia ragione riguardo le potenzialità commerciali del libro, ma ho anche il sospetto che a questo proposito il mio romanzo possa riservarci delle sorprese. Certo, non mi illudo che diventi un bestseller o qualcosa di simile, ma se verrà presentato bene potrebbe vendere bene. L’unica cosa di cui sono certo è che sia un bel romanzo; col tempo, potrebbe persino essere considerato un romanzo molto bello».

In Italia il libro è uscito con Fazi Editore nel febbraio del 2012. La copertina è diventata iconica, tutti la conoscono per averla vista più volte sugli scaffali delle librerie in questi ultimi otto anni. Abbiamo sfiorato quel libro tantissime volte e magari lo abbiamo sottovalutato, sbagliando grossolanamente.
Le ristampe del volume si susseguono senza sosta, fino al 20 maggio scorso, quando Fazi Editore pubblica un post sulla propria pagina Facebook annunciando quanto segue:

Stasera dobbiamo comunicarvi una notizia per noi molto triste. Sono passati quasi dieci anni da quando abbiamo acquistato i diritti di «Stoner» di John Williams, il libro più conosciuto, letto e amato del nostro catalogo negli ultimi anni, un romanzo unico che siamo molto orgogliosi di aver scoperto e portato al successo.
A breve scadranno i diritti e, purtroppo, i proprietari hanno scelto di rivenderli a un’altra casa editrice.
Ma la nostra ormai iconica edizione è ancora in tutte le librerie al prezzo di 10 euro, se quindi ancora non lo avete letto approfittatene. Se invece siete tra le centinaia di migliaia di lettori che hanno già avuto la fortuna di conoscere William Stoner, questo è il momento adatto per consigliarlo e regalarlo a tutti coloro che non hanno ancora avuto questo privilegio.
Concludiamo questo post ringraziando tutte le persone che hanno contribuito a rendere questo dimenticato libro del 1965 uno dei più sorprendenti casi letterari degli ultimi anni: lettori, librai, giornalisti, addetti ai lavori e tanti altri. È stato un viaggio bellissimo.

È una notizia che non ha lasciato indifferenti i lettori e gli addetti ai lavori. Forse era nell’aria, forse no, ma in molti si sono chiesti quale sarebbe stata la nuova casa di Stoner.

Colophon della prima edizione italiana di Stoner di John Williams, Fazi Editore, febbraio 2012.

Colophon della prima edizione italiana di Stoner di John Williams, Fazi Editore, febbraio 2012.

Poche settimane dopo, la conferma: è la Mondadori che pubblicherà da adesso in poi il romanzo di Williams (“il percorso di riproposizione non finisce qui: Mondadori ha acquisito i diritti dell’intera opera dello scrittore che verrà ripubblicata negli Oscar Mondadori e poi in un Meridiano atteso per il 2023” [Fonte: Mondadori.it]). È infatti nelle librerie da pochi giorni la nuova edizione, con una copertina tutta nuova, piuttosto elegante ed evocativa con la medesima traduzione (sempre cura di Stefano Tummolini che cura anche una nuova introduzione) e con una nuova raccolta di poesie (“La necessaria menzogna”) scritte da Williams nello stesso periodo in cui uscì Stoner.

Colophon della nuova edizione italiana di Stoner di John Williams, Mondadori, 2020.

Colophon della nuova edizione italiana di Stoner di John Williams, Mondadori, 2020.

Indubbiamente la Mondadori doveva per forza aggiungere qualcosa affinché il vecchio pubblico si dirigesse verso la nuova edizione e probabilmente ci è riuscita. Non possiamo ancora sapere se la nuova edizione saprà replicare il successo già ottenuto ma è probabile. Dal 2017, inoltre, gira voce di un adattamento cinematografico del romanzo, il che farà sicuramente gioco alla casa editrice milanese.

Nel frattempo tutto questo ha permesso alla prima edizione di Stoner di diventare più ricercata dai collezionisti. I prezzi sono ancora abbordabili, ma la ricerca potrebbe rivelarsi lunga in quanto moltissimi libri in vendita online riportano la dicitura “prima edizione” pur non essendolo. Molti venditori infatti sbagliano a leggere i dati del libro: a pagina 4 viene sì riportata la dicitura “I edizione: febbraio 2012” ma non controllano l’ultima pagina dove – per scelta editoriale della Fazi – vengono indicate le ristampe.

Ultima pagina della prima edizione italiana di Stoner di John Williams, Fazi Editore, con indicati i dati della stampa. Non sono presenti informazioni aggiuntive riguardanti le ristampe.

Ultima pagina della prima edizione italiana di Stoner di John Williams, Fazi Editore, con indicati i dati della stampa. Non sono presenti informazioni aggiuntive riguardanti le ristampe.

È lì, in quell’ultima pagina che c’è scritto tutto quello che ci serve per identificare la prima stampa del libro. Quella pagina deve riportare solamente questa dicitura:

“Finito di stampare
nel mese di febbraio 2012
nello stabilimento grafico
Puntoweb S.r.l. di Ariccia (Roma)
per conto di
Fazi Editore”.

 

 



L’incipit:
«William Stoner si iscrisse all’Università del Missouri nel 1910, all’età di diciannove anni. Otto anni dopo, al culmine della prima guerra mondiale, gli fu conferito il dottorato in Filosofia e ottenne un incarico presso la stessa università, dove restò a insegnare fino alla sua morte, nel 1956. Non superò mai il grado di ricercatore, e pochi studenti, dopo aver frequentato i suoi corsi, serbarono di lui un ricordo nitido. Quando morì, i colleghi donarono alla biblioteca dell’università un manoscritto medievale, in segno di ricordo. Il manoscritto si trova ancora oggi nella sezione dei “Libri rari”, con la dedica: «Donato alla Biblioteca dell’Università del Missouri in memoria di William Stoner, dipartimento di Inglese. I suoi colleghi».
Può capitare che qualche studente, imbattendosi nel suo nome, si chieda indolente chi fosse, ma di rado la curiosità si spinge oltre la semplice domanda occasionale. I colleghi di Stoner, che da vivo non l’avevano mai stimato gran che, oggi ne parlano raramente; per i più vecchi il suo nome è il monito della fine che li attende tutti, per i più giovani è soltanto un suono, che non evoca alcun passato o identità particolare cui associare loro stessi o le loro carriere.»
(John Williams)
Anno di pubblicazione: 2012
Casa editrice: Fazi Editore
Prezzo originale: 17,50 euro
Pagine: 336