L’edizione clandestina di un libro di Louis-Ferdinand Céline

Nel 1937, Louis Ferdinand Auguste Destouches, più noto come Louis-Ferdinand Céline, ritenuto uno dei più influenti scrittori del Novecento e divenuto famoso con il suo libo Viaggio al termine della notte (1932), decise di scrivere un pamphlet.

Per chi non sa cosa sia un pamphlet, si tratta di uno scritto (un opuscolo, un libretto) redatto con intento spesso polemico (a volte satirico) prendendo una posizione contro un tema di attualità, una società, un altro autore. In Francia, nel Settecento, divenne un vero e proprio genere letterario.

Bene, tornando a Céline, l’anno in cui l’autore francese scrive questo libretto è il 1937. Per inquadrare il periodo è bene ricordare che Adolf Hitler è già al governo da 4 anni e la sua propaganda antisemita inizia a circolare anche al di fuori della Germania arrivando anche in Francia.

Ecco quindi nascere Bagattelle per un massacro (“Bagatelles pour un massacre”), nel quale lo scrittore francese conduce una pesante offensiva contro quella che considerava la “razza” ebraica, sostenendo la tesi di un complotto giudaico mondiale finalizzato a dominare il mondo.

L'edizione clandestina del libro di Louis-Ferdinand Céline "Bagattelle per un massacro" del 1965.

L’edizione clandestina del libro di Louis-Ferdinand Céline “Bagattelle per un massacro” del 1965.

Il ritmo collerico e febbrile della narrazione è scandito dall’invettiva contro gli ebrei presenti nei posti di comando e contro gli ariani servili nei loro confronti. Il volume si apre con un dialogo fittizio tra Ferdinand (il narratore) e il collega medico Gutman, in cui il primo racconta di come gli organizzatori dell’Esposizione Universale del 1937 rifiutano di mettere in scena un suo balletto ed è questo rifiuto che scatena un discorso che diviene intenzionalmente antisemita fino all’eccesso.

Perché questo libro interessa a noi collezionisti?

Soprattutto per la sua vicenda editoriale. In Francia, infatti, il libro fu ritirato dal commercio più e più volte a causa dei suoi contenuti antisemiti, nonostante le vendite andassero piuttosto bene: si parla di una tiratura superiore a 80.000 copie.
Il primo ritiro dal commercio partì da una causa intentata ad autore ed editore per diffamazione; dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale fu Céline stesso a opporsi alla ristampa e i testi tradotti dopo il 1945 non furono mai autorizzati.

In Italia invece il caso Bagattelle ha dei percorsi particolari.
Venne tradotto parzialmente la prima volta da Luigi Alessio, noto come Alex Alexis (primo traduttore delle opere celiniane) nel 1938 per la casa editrice Corbaccio, nel cui catalogo rimase fino al 1945.
La traduzione parziale fu dovuta alla censura: le frasi volgari e quelle relative al sesso furono omesse. Come pure quelle con allusioni troppo esplicite all’inferiorità degli ebrei. Infine, secondo il traduttore stesso, la traduzione fu parziale anche per la mancanza di tempo necessario per finire il lavoro.

Dopo di che, nel 1965, fu il momento delle edizioni “clandestine”.
Le edizioni clandestine, come ha spiegato bene il noto cacciatore di libri Simone Berni, non sono esattamente  delle copie pirata. Le copie pirata possono essere considerate al pari di una contraffazione dell’originale, mentre un’edizione clandestina è un’edizione “non autorizzata, stampata e distribuita illegalmente esattamente come l’edizione pirata, però non ha scopo di lucro, è un’edizione di protesta per motivi sociali, politici o ideologici. Ha, per così dire, una giustificazione nobile rispetto alla pirata che nasce solo per rubare guadagni all’edizione originale.” (cit. Simone Berni)

Volete un’esempio di copia pirata? vi invito a rileggere nostro articolo sull’edizione pirata del libro di J.D. Salinger).

A dimostrazione che la stampa di questo volume sia avvenuta più per motivi ideologici che a scopi di lucro, l’editore ha riportato questa frase a fondo libro: “La casa editrice prega i gentili lettori, non possedendo per ora i mezzi adeguati di propaganda, di fare opera di diffusione, consigliando l’acquisto di questo volume”

Interessante nota finale al libro sulla mancanza di mezzi adeguati di propaganda del volume.

Interessante nota finale al libro sulla mancanza di mezzi adeguati di propaganda del volume.

Tornando nuovamente a Céline, nel 1976 uscì una traduzione anonima per la casa editrice Aurora e, finalmente, nel 1981, la casa editrice Guanda pubblicò (con la fedele traduzione di Giancarlo Pontiggia) l’opera completa senza tagli.

Tre mesi dopo però, il libro fu fatto nuovamente ritirare dal mercato in seguito alla minaccia del legale della vedova di Céline. Solo nel 2017 la vedova Lucette Almansor autorizzerà una nuova edizione interrotta però in seguito a nuove polemiche.
Nonostante i divieti, nel 2008, la casa editrice Ar ha pubblicato una stampa anastatica dell’edizione Corbaccio (lo dicamo subito, dal valore economico nullo).

Penultima pagina del libro di Céline "Bagattelle per un massacro" edito dalla casa editrice Robespierre con l'indicazione della data di stampa.

Penultima pagina del libro di Céline “Bagattelle per un massacro” edito dalla casa editrice Robespierre con l’indicazione della data di stampa.

La casa editrice Robespierre ha affidato la traduzione a un misterioso G.M.C..

La casa editrice Robespierre ha affidato la traduzione a un misterioso G.M.C..

Fermo restando che la prima edizione del libro (Ed. Carbaccio, 1938) è la più ricercata con un prezzo medio che oscilla tra i 350 e 400 euro (fino a 500 euro se in possesso della fascetta originale), a noi oggi interessa la copia clandestina stampata dalla Robespierre. Il suo fascino consiste nella sua rarità e dal  suo essere circolata fuori dai canali di vendita ufficiali. Il suo prezzo varia dai 100 ai 150 euro. Cifre simili all’edizione Guanda del 1981. Ma comunque tutte destinate a salire.

Qui sotto un piccolo schema che vi aiuterà a districarvi davanti alle diverse edizioni di questo volume.

Tutte le edizioni di Bagattelle per un massacro di Céline. Dall'edizione Corbaccio a quella Guanda.

Tutte le edizioni di Bagattelle per un massacro di Céline. Dall’edizione Corbaccio a quella Guanda.

 

 


L’incipit:

«Il mondo è pieno di gente che si dice raffinata e che poi non è, ve l’assicuro, raffinata neanche tanto così. Io, servitor vostro, credo davvero di esserlo, un raffinato! Sputato! Autenticamente raffinato. Fino a poco tempo fa, facevo fatica ad ammetterlo… Resistevo… E poi un giorno mi sono arreso… Al diavolo!… Però sono un po’ infastidito dalla mia raffinatezza… Cosa si finirà per dire? Pretendere? Insinuare?»
(Louis-Ferdinand Céline)

Anno di pubblicazione: 11 giugno 1965
Casa editrice: Edizioni Robespierre
Prezzo originale: 2.500 lire 
Pagine: 255


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