Di fate e di streghe

Negli anni Ottanta e Novanta di libri di genere fantasy ne circolavano parecchi di meno rispetto a oggi.
Ciononostante, o forse proprio per questo, i pochi volumi esistenti erano realizzati con più cura dalle case editrici: dimensioni più grandi, buona carta, attenzione alla stampa.

Tra queste sicuramente la Rizzoli che nel corso degli Anni di quei decenni pubblicò una serie di volumi (tra cui il già citato Libro degli Gnomi) tutti molto ben realizzati.

Recentemente, ho avuto la fortuna di acquistare in una bancarella due volumi simili come argomento:
Fate di Froud e Lee, a cura di David Larkin, e Streghe di Erica Jong, con le illustrazioni di Joseph A. Smith.

Le prime edizioni del libro "Fate" di Froud-Lee e "Streghe" di Erica Jong. Rizzoli.

Le prime edizioni del libro “Fate” di Froud-Lee e “Streghe” di Erica Jong. Rizzoli.

Il primo libro è uscito in Italia nel 1979 ed è stato a tutti gli effetti un best seller (tant’è che nel 2003 ne è stata pubblicata un’edizione speciale – con più pagine e disegni inediti – per festeggiarne i 25 anni).
Gli illustratori si chiamano Brian Froud e Alan  Lee. Al grande pubblico forse questi nomi non diranno molto, ma per gli amanti del genere Fantasy sono dei veri miti viventi.
Inglesi, nati entrambi nel 1947, entrambi pittori e illustratori, Froud è anche stato – con il suo lavoro – concept artist per il film fantasy del 1986 Labyrinth con David Bowie. Mentre Lee è stato il primo illustratore de Il signore degli anelli di J.R.R. Tolkien e nel 2004 ha vinto il premio Oscar per la migliore scenografia per l’adattamento cinematografico di Peter Jackson.

Il libro è una sorta di enciclopedia di creature magiche, le faeries appunto, e, quando uscì, contribuì a creare un nuovo immaginario collettivo per i lettori dell’epoca fino ad allora abituati a una nebulosa descrizione di queste creature. La bravura di Lee e Froud fu di dare un soffio vitale a questi disegni attraverso  le loro matite, tempere e acquarelli. Non più dolci disegni di fatine in stile disneyano, ma creature recuperate dalle leggende nordiche, esseri scontrosi, sensibili, irascibili, vagabondi, capricciosi, maligni, deformi e maliziosi da cui stare alla larga.

Risvolto di copertina della prima edizione del libro "Fate" di Froud-Lee. Rizzoli, 1979.

Risvolto di copertina della prima edizione del libro “Fate” di Froud-Lee. Rizzoli, 1979.

Illustrazioni interne della prima edizione del libro "Fate" di Froud-Lee. Rizzoli, 1979.

Illustrazioni interne della prima edizione del libro “Fate” di Froud-Lee. Rizzoli, 1979.

Pagine interne della prima edizione del libro "Fate" di Froud-Lee. Rizzoli, 1979.

Pagine interne della prima edizione del libro “Fate” di Froud-Lee. Rizzoli, 1979.

Pagina dei crediti della prima edizione del libro "Fate" di Froud-Lee. Rizzoli, 1979.

Pagina dei crediti della prima edizione del libro “Fate” di Froud-Lee. Rizzoli, 1979.

Il libro della Rizzoli, con le sue dimensioni di 21,5×31 cm e le sue 185 illustrazioni (di cui 147 “a quattro colori”) si chiude con un’appendice molto simpatica: invece delle biografie dei due autori, sono state inserite delle fotografie in cui – facendo attenzione – si possono vedere dei folletti che spiano i due illustratori al lavoro in mezzo a un bosco e una dichiarazione di entrambi che ne assicurano l’autenticità.
L’idea di queste fotografie ricalca il celebre episodio conosciuto come “le fate di Cottingley” del 1917: due bambine, abitanti del piccolo villaggio inglese di Bradford, si fotografarono assieme a delle piccole sagome di cartone rappresentanti delle fate e le spacciarono per vere. All’epoca, queste fotografie fecero molto parlare di loro. La stampa arrivò fino al punto di coinvolgere perfino Sir Arthur Conan Doyle (il padre di Sherlock Holmes) che, dopo un primo momento di scetticismo, si convinse pure lui dell’autenticità delle fotografie.

Appendice al libro che introduce la documentazione fotografica sull'esistenza delle fate.

Appendice al libro che introduce la documentazione fotografica sull’esistenza delle fate.

La documentazione fotografica che testimonierebbe l'esistenza di creature magiche alle spalle degli autori.

La documentazione fotografica che testimonierebbe l’esistenza di creature magiche alle spalle degli autori.

Il libro, oggi, in Italia è ristampato in edizioni più economiche rispetto alla prima edizione e con un font diverso per quanto riguarda i testi scritti in matita, ora decisamente più marcati e di più facile lettura. La prima edizione si differenza inoltre dalla seconda dello stesso periodo per il colore della copertina sotto la sovraccoperta (color perla la prima, verde la seconda). Entrambe, comunque, riportano una sovrastampa color oro di due folletti che stanno giocando.

Stampa in vernice dorata sulla copertina rigida della prima edizione del libro "Fate" di Froud-Lee. Rizzoli, 1979.

Stampa in vernice dorata sulla copertina rigida della prima edizione del libro “Fate” di Froud-Lee. Rizzoli, 1979.

La prima edizione a confronto con una edizione economica successiva: differenti le dimensioni ma differenti anche i caratteri tipografici.

La prima edizione a confronto con una edizione economica successiva: differenti le dimensioni ma differenti anche i caratteri tipografici.

Confronto dei caratteri tipografici utilizzati per la prima edizione e una più recente. Il nuovo carattere aumenta la leggibilità dei testi che simulano la scritta a mano.

Confronto dei caratteri tipografici utilizzati per la prima edizione e una più recente. Il nuovo carattere aumenta la leggibilità dei testi che simulano la scritta a mano.

Streghe, invece, è opera della scrittrice americana Erica Jong (New York, 1942) con la collaborazione dell’illustratore Joseph A. Smith.
Anche questo libro ebbe un buon successo, complice la carriera letteraria della Jong che, a partire dal suo primo romanzo Paura di volare, dove la protagonista femminile scardinava un mondo maschilista, creò un vero e proprio caso.
La prosa del libro è accattivante, a differenza del libro precedente: qui le illustrazioni vanno di pari passo con i testi e a volte lasciano loro spazio. La Jong indaga sia sulla realtà storica che sugli archetipi delle streghe: sopravvissute agli atti di stregoneria, spesso capri espiatori, nel mezzo di uno scontro tra Chiesa e Stato dove era forte la prevalenza maschile, guaritrici naturali, creatrici di pozioni d’amore e di formule magiche.
La domanda che si pone la scrittrice nel libro è fondamentalmente: chi erano le streghe in fondo? Eretiche o guaritrici? Adoratrici di dei pagai, o soltanto donne che non avevano paura di volare?

Avvertimento al lettore nella prima pagina del libro "Streghe" di Erica Jong. Rizzoli, 1983.

Avvertimento al lettore nella prima pagina del libro “Streghe” di Erica Jong. Rizzoli, 1983.

Pagine interne alla prima edizione del libro "Streghe" di Erica Jong. Rizzoli, 1983.

Pagine interne alla prima edizione del libro “Streghe” di Erica Jong. Rizzoli, 1983.

Dettaglio di una pagina interna della prima edizione del libro "Streghe" di Erica Jong. Rizzoli, 1983.

Dettaglio di una pagina interna della prima edizione del libro “Streghe” di Erica Jong. Rizzoli, 1983.

Alcune pagine del libro si aprono per permettere al lettore una completa visione delle stupende illustrazioni interne. "Streghe" di Erica Jong. Rizzoli, 1983.

Alcune pagine del libro si aprono per permettere al lettore una completa visione delle stupende illustrazioni interne. “Streghe” di Erica Jong. Rizzoli, 1983.

Streghe si conclude con una commovente dedica, sotto forma di poesia, intitolata “Per tutte coloro che son morte“:

“Per tutte coloro che sono morte denudate, rasate, rapate.
Per tutte coloro che hanno invocato invano la grande Dea
solo per aver la lingua strappata alla radice.
Per tutte coloro che sono state trafitte, torturate, spezzate sulla ruota
per i peccati dei loro Inquisitori.
Per tutte coloro la cui bellezza suscitò il furore dei torturatori;
per tutte coloro cui la bruttezza fu condanna.
Per tutte coloro che non eran belle né brutte, ma solo donne orgogliose.
Per tutte le abili dita spezzate dalla morsa.
Per tutte le braccia morbide strappate dall’alveolo.
Per tutti i seni in boccio dilaniati da pinze incandescenti.
per tutte le levatrici uccise per il peccato
di aver fatto nascere l’uomo in un mondo imperfetto.
Per tutte quelle streghe, mie sorelle,
che respiravano più liberamente avvolte dalle fiamme,
sapendo, mentre abbandonavano le spoglie femminili,
e la carne bruciata cadeva come frutta nelle fiamme,
che solo la morte le avrebbe mondate del peccato
per cui morivano il peccato di esser nata donna,
che è più della somma delle parti di un corpo femminile.”

Dedica conclusiva del libro "Streghe" di Erica Jong. Rizzoli, 1983.

Dedica conclusiva del libro “Streghe” di Erica Jong. Rizzoli, 1983.

Il libro, pubblicato anch’esso dalla Rizzoli nel settembre del 1983, nella sua prima edizione ha le dimensioni di 24×30,5 cm e, a differenza di Fate, non è più in commercio. Per trovare una copia rimangono solo i mercatini e i siti online.
La valutazione per la sua prima edizione oscilla dagli 80 ai 120 euro.

Prima edizione del libro "Streghe" di Erica Jong. Rizzoli, 1983.

Prima edizione del libro “Streghe” di Erica Jong. Rizzoli, 1983.

 


L’incipit di Fate:

«Il termine fata deriva dall’antico ‘faunce o fatuce’ che nella mitologia pagana indicava le compagne dei fauni, creature dotate del potere di predire il futuro e di soprassedere agli eventi umani. La denominazione fata deriva anche da ‘fatica’, parola che nel medioevo fu sinonimo di ‘donna selvatica’ cioè di donna dei boschi, delle acque e, in genere, del mondo naturale.»
(Brian Froud e Alan  Lee)

Anno di pubblicazione: 1979
Casa editrice: Rizzoli
Prezzo originale: 19.000 lire
Pagine: [non disponibile]

 

L’incipit di Streghe:

«Se non avete mai desiderato che un incantesimo costringesse qualcuno ad amarvi,
non avete mai desiderato una bacchetta magica,
non avete mai desiderato un mantello che vi rendesse invisibili,
non vi siete mai chiesti come facciano le streghe a volare.»
(Erica Jong)

Anno di pubblicazione: settembre 1983
Casa editrice: Rizzoli
Prezzo originale: [non disponibile]
Pagine: 174


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