J.K. Rowling/Robert Galbraith: non è più un gioco da ragazzi (AGGIORNATO)

Lo scorso 18 settembre è uscito in tutte le librerie inglesi  l’atteso quarto libro delle avventure del detective privato Cormoran Strike, scritto da Robert Galbraith.

La copertina del nuovo atteso libro di J.K. Rowling "Lethal White". Ed. inglese. (Fonte: eBay)

La copertina del nuovo atteso libro di J.K. Rowling “Lethal White”. Ed. inglese. (Fonte: eBay)

Il nome dell’autore di questo romanzo, e dei precedenti tre volumi, è in realtà uno pseudonimo dietro al quale si nasconde, o meglio si nascondeva, la scrittrice più ricca e famosa al mondo, ovvero la “mamma” di Harry Potter: J.K. Rowling.
(Di tutta questa vicenda dello pseudonimo abbiamo già parlato in un articolo dal titolo “Chi è Robert Galbraith”, che potete leggere cliccando qui).

Ora, da quanto si sa, Rowling ha firmato con lo pseudonimo solo 200 copie della prima edizione di questo romanzo, destinandole solo al mercato UK. Tali copie, come tutte quelle firmate in occasioni ufficiali dall’autrice, riportano l’adesivo con l’ologramma che certifica l’originalità dell’autografo.

L'ologramma adesivo di J.K. Rowling che certifica l'originalità della sua firma (Fonte: eBay)

L’ologramma adesivo di J.K. Rowling che certifica l’originalità della sua firma (Fonte: eBay)

Alcune di questi volumi sono stati destinati a concorsi online (Waterstone e Goldsboro Books, per esempio, ne hanno messo in palio a sorteggio alcune) e, neppure 24 ore dopo l’estrazione, alcuni dei vincitori hanno preferito monetizzare questa vincita mettendo in vendita il trofeo sul sito di aste online eBay.

Ora, di per sé, niente di nuovo sotto al sole. Finché non sono andato a curiosare l’andamento delle aste: sono rimasto davvero di stucco davanti al prezzo di vendita raggiunto dal libro alla fine dell’asta.

Per farvi capire il mio sgomento, vi allego qui sotto la cronologia delle 40 offerte ricevute dal venditore (omettendo quelle iniziali che – davamo tutti per scontato – sarebbero state superate in breve tempo).

La cronologia delle offerte per il volume firmato da J.K. Rowling con lo pseudonimo di Robert Galbraith.

La cronologia delle offerte per il volume firmato da J.K. Rowling con lo pseudonimo di Robert Galbraith venduto infine a oltre 2000 euro.

Avete letto bene, il libro è stato venduto a 1.859 sterline (pari a circa 2.088  euro)!
Questo prezzo mi ha spiazzato perché mi aspettavo una vendita a non più di 700/800 euro, valore poi destinato a salire nel corso degli anni.
Di fatto, il prezzo pagato per questo libro è il secondo più alto del ciclo di romanzi di Robert Galbraith (la prima stampa del primo volume autografata rimane ancora la più cara).

Se si sia trattato di un entusiasmo per la prima copia messa in vendita o del prezzo reale per questa rarità lo sapremo a breve in quanto su eBay, al momento, sono in vendita altre due copie. Una di queste è passata dalle 75 sterline di partenza a 600 in poche ore con 25 offerte, l’altra è apparsa con un prezzo di partenza già di 450 sterline. 

Staremo a vedere nei prossimi giorni l’andamento di vendita. Certamente il venditore che oggi ha intascato quasi 1900 sterline ha chiuso la sua giornata in bellezza. 

Avrà fatto bene a venderlo subito? Vero è che, con questa vendita, siamo usciti dal collezionismo amatoriale e siamo entrati in un mercato destinato a pochi. Con buona pace di Harry Potter e i suoi giovani amici.

+++AGGIORNAMENTO+++
Mentre la terza copia apparsa su eBay è stata ritirata (molto probabilmente perché il venditore non aveva ancora materialmente in mano il libro vinto), si registra il nuovo record per la vendita della seconda copia venduta a 2.127,77 sterline (pari a circa 2.417,34).

Il prezzo finale su eBay per la seconda copia di Lethal White apparsa in vendita.

Il prezzo finale su eBay per la seconda copia di Lethal White apparsa in vendita.

 

 


L’incipit:
«If only the swans would swim side by side on the dark green lake, the picture might turn out to be the crowning achievement of the wedding photographer’s career.»
(Robert Galbraith)

Anno di pubblicazione: settembre 2018
Casa editrice: Sphere
Prezzo originale: 20 sterline
Pagine: 656


    Vuoi contattarci, in privato, in merito a questo post? riempi il modulo qui sotto.
    PER FAVORE, NEL MESSAGGIO, INDICA IL LIBRO A CUI FAI RIFERIMENTO.

    Il tuo nome (richiesto)

    La tua email (richiesto)

    Oggetto

    Il tuo messaggio

    A 60 anni dalla scomparsa di Umberto Saba

    Il 25 agosto di sessanta anni fa ci lasciava uno dei più grandi poeti italiani: Umberto Saba.

    Operò tra gli uomini poeta” riporta una targa nella strada dove, ancora oggi, c’è la sua piccola biblioteca antiquaria.

    Questo post è un piccolissimo omaggio all’immensità di Saba come poeta, romanziere, librario, marito, padre, uomo e tanto, tanto altro ancora.

    A Trieste, nell’ormai lontano 2003, venne allestita una mostra molto bella, poi integralmente riportata nel web che potete trovare cliccando qui. Il sito è una fantastica miniera di informazioni con bellissime e rare fotografie sul grande poeta triestino.

    Qui sotto vi lasciamo la poesia “Avevo” scritta nel 1944, uno degli anni più critici del Novecento. Saba, in quegli anni, era costretto a vivere un umiliante esodo semiclandestino a causa delle sue origini ebraiche. In questa poesia ritroviamo gli affetti più cari del poeta: la moglie, la figlia, la sua città natale, la sua bottega antiquaria e sua madre.

    Buona lettura!

    Rara edizione della "Storia e cronistoria del Canzoniere" di Umberto Saba numerata e autografata.

    Rara edizione della “Storia e cronistoria del Canzoniere” di Umberto Saba numerata e autografata.

    Avevo

    Da una burrasca ignobile approdato
    a questa casa ospitale, m’affaccio
    – liberamente alfine – alla finestra.
    Guardo nel cielo nuvole passare,
    biancheggiare lo spicchio della luna,
    Palazzo Pitti di fronte. E mi volgo
    vane antiche domande: Perché, madre,
    m’hai messo al mondo? Che ci faccio adesso
    che sono vecchio, che tutto s’innova,
    che il passato è macerie, che alla prova
    impari mi trovai di spaventose
    vicende? Viene meno anche la fede
    nella morte, che tutto essa risolva.

    Avevo il mondo per me; avevo luoghi
    del mondo dove mi salvavo. Tanta
    luce in quelli ho veduto che, a momenti,
    ero una luce io stesso. Ricordi,
    tu dei miei giovani amici il più caro,
    tu quasi un figlio per me, che non pure
    so dove sei, né se più sei, che a volte
    prigioniero ti penso nella terra
    squallida, in mano al nemico? Vergogna
    mi prende allora di quel poco cibo,
    dell’ospitale provvisorio tetto.
    Tutto mi portò via il fascista abbietto
    ed il tedesco lurco.

    Avevo una famiglia, una compagna;
    la buona, la meravigliosa Lina.
    È viva ancora, ma al riposo inclina
    più che i suoi anni impongano. Ed un’ansia
    pietà mi prende di vederla ancora,
    in non sue case affaccendata, il fuoco
    alimentare a scarse legna. D’altri
    tempi al ricordo doloroso il cuore
    si stringe, come ad un rimorso, in petto.
    Tutto mi portò via il fascista abbietto
    ed il tedesco lurco.

    Avevo una bambina, oggi una donna.
    Di me vedevo in lei la miglior parte.
    Tempo funesto anche trovava l’arte
    di staccarla da me, che la radice
    vede in me dei suoi mali, né più l’occhio
    mi volge, azzurro, con l’usato affetto.
    Tutto mi portò via il fascista abbietto
    ed il tedesco lurco.

    Avevo una città bella tra i monti
    rocciosi e il mare luminoso. Mia
    perché vi nacqui, più che d’altri mia
    che la scoprivo fanciullo, ed adulto
    per sempre a Italia la sposai col canto

    Vivere si doveva. Ed io per tanto
    scelsi fra i mali il più degno: fu il piccolo
    d’antichi libri raro negozietto
    Tutto mi portò via il fascista inetto
    ed il tedesco lurco.

    Avevo un cimitero ove mia madre
    riposa, e i vecchi di mia madre. Bello
    come un giardino; e quante volte in quello
    mi rifugiavo col pensiero! Oscuri
    esigli e lunghi, atre’ vicende, dubbio
    quel giardino mi mostrano e quel letto.
    Tutto mi portò via il fascista abbietto
    – anche la tomba – ed il tedesco lurco.

    Umberto Saba

    Prime edizioni di "Trieste e una donna" e "Il piccolo Berto". In primo piano: ricevuta postale scritta a mano di Umberto Saba.

    Prime edizioni di “Trieste e una donna” e “Il piccolo Berto”. In primo piano: ricevuta postale scritta a mano di Umberto Saba.

     

     


      Vuoi contattarci, in privato, in merito a questo post? riempi il modulo qui sotto.
      PER FAVORE, NEL MESSAGGIO, INDICA IL LIBRO A CUI FAI RIFERIMENTO.

      Il tuo nome (richiesto)

      La tua email (richiesto)

      Oggetto

      Il tuo messaggio

      Ecco la nuova edizione di Harry Potter!

      Eh già, il tempo passa in fretta. E siamo qui a festeggiare 20 anni dall’uscita del primo volume di Harry Potter.

      Era il 1997 quando uscì in sordina nel Regno Unito la prima storia del maghetto inglese. Nel giro di qualche anno divento “il” caso letterario per eccellenza facendo diventare la scrittrice J.K. Rowling la donna più ricca d’Inghilterra (sì, anche più ricca della Regina).

      Per festeggiare questo anniversario, la casa editrice Bloomsbury ha dato alle stampe la “20th anniversary Edition”: il primo volume “Harry Potter and the Philosopher’s Stone” (Harry Potter e la pietra filosofale in italiano) in 4 edizioni diverse:

      la versione Gryffindor, la versione Hufflepuff, la versione Slytherin e la versione Ravenclaw ciascuna con copertina rigida o tascabile.

      Ecco i quattro volumi stampati per il ventesimo anniversario di "Harry Potter and the Philosopher's Stone".

      Ecco i quattro volumi stampati per il ventesimo anniversario di “Harry Potter and the Philosopher’s Stone”.

      Come avrete capito, i nomi delle edizioni fanno riferimento ai nomi delle casate della scuola di magia di Hogwarts e ogni edizione è caratterizzata da un copertina con lo sfondo scuro sul quale spicca lo stemma di una casata.

      I dorsi sono colorati con la tecnica dello “spray edge” con i colori delle cravatte e delle sciarpe che ogni studente della scuola di magia indossa e all’interno si trovano nuovi e numerosi contenuti rispetto all’edizione originale del 1997.

      Ogni volume di "Harry Potter and the Philosopher's Stone" ha il colore della casata di appartenenza.

      Ogni volume di “Harry Potter and the Philosopher’s Stone” ha il colore della casata di appartenenza.

      Le illustrazioni sono state tutte realizzate dall’artista Levi Pinfold. Qui potete sfogliare il suo portfolio su Harry Potter.

      Illustrazione di Levi Pinfold per "Harry Potter and the Philosopher's Stone" edizione Slytherin.

      Illustrazione di Levi Pinfold per “Harry Potter and the Philosopher’s Stone” edizione Slytherin.

      Le copie, dal prezzo oggi abbordabile, sono disponibili per un periodo limitato – a quanto dice la casa editrice – ma, come al solito, se con il passare del tempo avranno un valore di mercato, i collezionisti cercheranno solo le prime edizioni.

      "Harry Potter and the Philosopher's Stone" edizione Slytherin (Serpeverde in italiano).

      “Harry Potter and the Philosopher’s Stone” edizione Slytherin (Serpeverde in italiano).

      Ancora le quattro differenti edizioni di "Harry Potter and the Philosopher's Stone".

      Ancora le quattro differenti edizioni di “Harry Potter and the Philosopher’s Stone”.

      In questa nuova edizioni di "Harry Potter and the Philosopher's Stone" il dorso è stato colorato con i colori delle sciarpe delle differenti casate di Hogwarts.

      In questa nuova edizioni di “Harry Potter and the Philosopher’s Stone” il dorso è stato colorato con i colori delle sciarpe delle differenti casate di Hogwarts.

      "Harry Potter and the Philosopher's Stone" 20th anniversary edition.

      “Harry Potter and the Philosopher’s Stone” 20th anniversary edition.

      Contenuti inediti nella nuova versione di "Harry Potter and the Philosopher's Stone".

      Contenuti inediti nella nuova versione di “Harry Potter and the Philosopher’s Stone”.

      Adesivo color oro posto su tutte le copie stampate per il ventesimo anniversario dell'uscita di "Harry Potter and the Philosopher's Stone".

      Adesivo color oro posto su tutte le copie stampate per il ventesimo anniversario dell’uscita di “Harry Potter and the Philosopher’s Stone”.

      Se invece volete sapere di più sulla primissima edizione inglese di Harry Potter, il cui valore ha raggiunto cifre da capogiro cliccate qui.

       

       

      L’incipit:

      «Mr. and Mrs. Dursley, of number four, Privet Drive, were proud to say that they were perfectly normal, thank you very much. They were the last people you’d expect to be involved in anything strange or mysterious, because they just didn’t hold with such nonsense.»
      (J.K. Rowling)

      Anno di pubblicazione: luglio, 2017
      Casa editrice: Bloomsbury Childrens
      Prezzo originale: 14,99 Sterline
      Lingua: inglese
      Pagine: 368


        Vuoi contattarci, in privato, in merito a questo post? riempi il modulo qui sotto.
        PER FAVORE, NEL MESSAGGIO, INDICA IL LIBRO A CUI FAI RIFERIMENTO.

        Il tuo nome (richiesto)

        La tua email (richiesto)

        Oggetto

        Il tuo messaggio

        E anche Feltrinelli sbaglia una copertina

        Dopo Einaudi, anche la Feltrinelli commette un passo falso.
        Se la casa editrice di Torino sbagliò la foto di John Fante in copertina di un suo libro, Feltrinelli sbaglia il nome dell’autore Amos Oz, sulla copertina della sua ultima opera, chiamandolo Amoz (con la z) Oz.

        Copertina del libro di Amos Oz con errore di stampa. Il nome dell'autore ha una "z" al posto di una "s".

        Copertina del libro di Amos Oz con errore di stampa. Il nome dell’autore ha una “z” al posto di una “s”.

        Una distrazione non da poco, tale da dover ritirare tempestivamente tutte le copie dal mercato e condannarle al macero. E non crediamo siano poche essendo Oz (all’anagrafe Amos Klausner)  un autore abbastanza famoso.

        Ovviamente non è chiara la dinamica per la quale nessuno in Feltrinelli sia accorto del refuso fino a quando il libro non è stato consegnato alle librerie.

        E, a differenza della casa editrice Einaudi, che ha sfruttato con ironia l’errore commesso, la casa editrice milanese ha preferito lasciare passare l’accaduto senza clamore e pochi sono i quotidiani sui quali è apparsa la notizia.

        I collezionisti si sono messi subito alla ricerca di queste copie. Qualcuno su eBay, sfruttando la recente notizia, ha già messo in vendita il libro a 50 € e già venduto, ma per il momento il consiglio è di cercarlo in quelle piccole librerie dove il libro non è stato rispedito alla casa editrice come richiesto.

        L'errore riguarda solo la copertina, sul dorso il nome è riportato correttamente: Amos Oz.

        L’errore riguarda solo la copertina, sul dorso il nome è riportato correttamente: Amos Oz.

         

         

        L’incipit:

        «Polonia, inizio dell’inverno, 1939
        Un insegnante ebreo di nome Pomerantz fuggì dai tedeschi e si nascose nei boschi. Era un uomo tozzo con due occhi minuscoli e le mascelle spesse, quasi sardoniche. Sembrava la spia della commedia americana.»

        (Amos Oz)

        Anno di pubblicazione: 2017
        Casa editrice: Feltrinelli
        Prezzo originale: 16 Euro
        Pagine: 197


          Vuoi contattarci, in privato, in merito a questo post? riempi il modulo qui sotto.
          PER FAVORE, NEL MESSAGGIO, INDICA IL LIBRO A CUI FAI RIFERIMENTO.

          Il tuo nome (richiesto)

          La tua email (richiesto)

          Oggetto

          Il tuo messaggio

          Esce oggi il nuovo libro di Haruki Murakami

          Novità nelle librerie, ma solo in quelle giapponesi, per ora.

          La casa editrice giapponese Shinchosha ha pubblicato oggi, venerdì 24 febbraio 2017, il nuovo, attesissimo, romanzo dell’autore giapponese Haruki Murakami più volte candidato al Nobel per la letteratura.

          Ecco le copertine dei due volumi dell'edizione giapponese del nuovo libro di Haruki Murakami "Killing Commendatore".

          Ecco le copertine dei due volumi dell’edizione giapponese del nuovo libro di Haruki Murakami “Killing Commendatore”.

          Il libro, in due volumi, si intitola Kishidancho goroshi (che tradotto in italiano suona come “L’omicidio del commendatore”, ma i francesi lo hanno già tradotto come “Le meurtre du commandant de la chevalerie”.).

          I due volumi, usciti entrambi oggi, sono intitolati: “Arawareru idea ” (idea emergenti) e ” Utsurou metafora ” (metafora irregolare).

          Per volontà dell’autore, la trama non è stata ancora resa nota. L’unica informazione trapelata è che il libro sarebbe più lungo di “Kafka sulla spiaggia”, ma più breve di “1Q84”.

          Avrà, secondo quanto riportato dalla casa editrice giapponese, una tiratura iniziale di 500.000 esemplari per ogni volume, ma è già stato deciso di ampliarla a 700.000 per il primo volume e 600.000 mila per il secondo.

          L’uscita del libro per oggi non è casuale: coincide infatti con il “Premium Friday”, iniziativa promossa dal governo nipponico per combattere il fenomeno del superlavoro, incoraggiando i lavoratori a uscire prima dall’ufficio per approfittare di un fine settimana più lungo e incentivare così i consumi.

          Sfortunatamente, il libro non arriverà però in tempo nel nord del Giappone (nell’isola di Hokkaido) che dovrà aspettare domenica per leggere la nuova opera di Murakami a causa di un incidente in cui è rimasto coinvolto il treno merci che trasportava i volumi. La casa editrice, ça va sans dire, si è già scusata.

          Homepage della casa editrice di Murakami.

          Homepage della casa editrice di Murakami.

          Einaudi, che da anni pubblica i libri di Murakami in Italia, ha fatto sapere che stanno già lavorando alla traduzione, ma probabilmente il pubblico italiano non riuscirà ad avere tra le mani la nuova creatura prima dell’autunno 2018.

          Non ci resta che augurare buona lettura al pubblico giapponese.

           



          L’incipit:

          «[non disponibile]»
          (Haruki Murakami)

          Anno di pubblicazione: 2017
          Casa editrice: Shinchosha Publishing Co., Ltd.
          Prezzo originale: 1,944 yen (cad.)
          Pagine:


            Vuoi contattarci, in privato, in merito a questo post? riempi il modulo qui sotto.
            PER FAVORE, NEL MESSAGGIO, INDICA IL LIBRO A CUI FAI RIFERIMENTO.

            Il tuo nome (richiesto)

            La tua email (richiesto)

            Oggetto

            Il tuo messaggio

            L’isola delle pescatrici di Fosco Maraini

            Una volta, Tiziano Terzani scrisse:

            Senza i libri molti viaggi non mi sarebbero venuti in mente.

            E se molti viaggi nascono perché si vuole vedere con i propri occhi i fantastici luoghi raccontati da chi ci ha preceduto, altri autori come Salgari ci hanno portato lontano facendoci vivere grandi avventure senza che loro stessi fossero mai usciti dai confini nazionali.

            Esistono, quindi, scrittori che vanno a vedere e altri che fanno grande uso dell’immaginazione.

            Uno che “andava a vedere” è certamente Fosco Maraini.
            Maraini è stato uno scrittore ma anche un orientalista, un poeta ma anche un bravissimo fotografo.

            Visse in Oriente – in Giappone – e, rifiutatosi di aderire alla Repubblica di Salò, fu anche internato in un campo di concentramento a Nagoya (sempre in Giappone). Viaggiò tutta la vita tra il Tibet, Gerusalemme, Corea e le Americhe.

            Copertina della prima edizione del libro "L'isola delle pescatrici", 1960.

            Copertina della prima edizione del libro “L’isola delle pescatrici”, 1960.

            Durante la sua permanenza nel Paese del Sol Levante, nel luglio del 1954, assieme a una piccola troupe cinematografica giapponese, viaggiò fino a una piccola isola a nord del Giappone: l’isola di Hekura Hegura-jima (舳 倉 島).

            Qui, dove viveva ancora la comunità degli Ama, un compito era riservato esclusivamente alle donne: la pesca degli awabi (“orecchia di mare”, una specie di molluschi) condotta in apnea lungo i fondali davanti l’isola.

            Il libro, risultato di questo reportage, è scritto sotto forma di diario e corredato di numerose fotografie scattate dallo stesso Maraini.

            Interno del libro: fotografie in bianco e nero della comunità Ama.

            Interno del libro: fotografie in bianco e nero della comunità Ama.

            Interno del libro: pescatrice Ama.

            Interno del libro: pescatrice Ama.

            Nella prima parte, le fotografie sono a colori e raccontano, assieme al testo, la vita quotidiana sull’isola. L’obiettivo di Maraini si concentra poi sul lavoro delle ragazze pescatrici, documentandone le immersioni a seno nudo, creando una aurea di bellezza e curiosità attorno a loro che verrà poi seguita anche dal fotografo giapponese Yoshiyuki Iwase.

            Nel libro, intitolato “L’isola delle pescatrici“, troviamo quindi 88 pagine con 72 fotografie in bianco e nero (seguono poi altre 16 pagine di fotografie a colori). Tecnicamente il bianco e nero delle immagini subacquee sono state stampate con una sovrapposizione di colore verde, migliorando notevolmente, l’effetto “sott’acqua”.

            Interno del libro: pescatrici Ama sulla scogliera nera pronte a immergersi.

            Interno del libro: pescatrici Ama sulla scogliera nera pronte a immergersi.

            Questo gioiello, che descrive  un mondo che – ahimè – non c’è più, è meravigliosa testimonianza di questa tradizione ormai perduta. Al giorno d’oggi rimane poco della comunità degli Ama e non troveremo più queste ragazze che, immergendosi nel mare hanno fatto sognare un’intera generazione di uomini e donne che vivevano in un mondo molto più grande di quanto lo sia ora.

            Il libro in Italia, pubblicato dalla casa editrice Leonardo Da Vinci di Bari, è uscito nel 1960 ed è stato ristampato nel 1961, 1962 e 1964 (quest’ultima edizione avrà una copertina diversa). Sarà poi pubblicato anche in Germania, nel Regno Unito, Svezia, Giappone e negli Stati Uniti.

            “L’isola delle pescatrici” non è più stato ristampato. Lo si può trovare in qualche biblioteca oppure su eBay dove il prezzo di vendita è sui 150 euro per le ristampe e i 200 euro per la prima edizione.

            Interno del libro "L'isola delle pescatrici" di Fosco Maraini, 1960.

            Interno del libro “L’isola delle pescatrici” di Fosco Maraini, 1960.

            Ultima nota: spesso su eBay trovate il libro a un prezzo inferiore ai 150 euro ma di solito è sprovvisto della sovraccoperta. Questa mancanza ovviamente abbassa il valore anche in caso vogliate poi rivenderlo in futuro.

            Copertina del libro senza la sovraccoperta.

            Copertina del libro senza la sovraccoperta.

             



            L’incipit:

            «Ormai poteva dirsi una cosa decisa: “Andiamo ad Hèkura!”
            I preparativi continuarono per tutta la settimana.
            C’era da pensare all’attrezzatura cinematografica sottomarina, c’era da provvedere  l’equipaggiamento necessario per vivere all’aperto ed indipendenti se per caso ci venisse negata l’ospitalità nelle case, infine bisognava raccogliere informazioni e materiale illustrativo perché di Hèkura nessuno sapeva un bel niente.»
            (Fosco Maraini)

            Anno di pubblicazione: 1960
            Casa editrice: Leonardo Da Vinci
            Prezzo originale: 1.800 Lire
            Pagine: 220


              Vuoi contattarci, in privato, in merito a questo post? riempi il modulo qui sotto.
              PER FAVORE, NEL MESSAGGIO, INDICA IL LIBRO A CUI FAI RIFERIMENTO.

              Il tuo nome (richiesto)

              La tua email (richiesto)

              Oggetto

              Il tuo messaggio

              Le lettere “sbagliate” di John Fante

              Mentre stavo pensando a quale post pubblicare oggi, girando per casa, mi è venuto sotto gli occhi un libro pubblicato da Einaudi qualche anno fa. Si tratta di una raccolta di lettere dello scrittore italo-americano John Fante, che risalgono al periodo tra il 1932 e il 1981 e intitolata semplicemente: “Lettere”.

              John Fante (1909-1983), figlio di immigrati abruzzesi, è stato uno degli scrittori e sceneggiatori americani con più talento nel Novecento, molto amato da Bukowski, che nel suo romanzo “Donne” lo definisce come “il migliore scrittore che abbia mai letto”.

              Il libro, che non contiene inediti (il contenuto era già stato pubblicato anni prima dalla Fazi Editore), è balzato agli onori della cronaca per un simpatico e neppure piccolo errore fatto dalla casa editrice di Torino.

              È l’11 novembre 2014, quando Einaudi twitta:

              Tweet di Einaudi sull'errore nella copertina del libro di John Fante "Lettere".

              Einaudi ammette l’errore.

              Al posto del volto dell’autore americano, Einaudi ha stampato quello del poeta e saggista inglese Stephen Spender.

              Copertina sbagliata "Lettere" di John Fante, casa editrice Einaudi, 2014.

              Copertina sbagliata “Lettere” di John Fante, casa editrice Einaudi, 2014.

              Alla notizia, gli utenti rispondono in maniera ironica, qualcuno è sconcertato, ma tutto sommato apprezzano la candida ammissione della casa editrice. Quello che si scatena subito dopo però è una caccia al libro. La notizia esce sulle maggiori testate nazionali e, in pochi giorni, un titolo comunque di nicchia, diventa un best-seller. Su IBS, distributore online, il titolo arriva al 28° posto che è oltre l’aspettativa di vendita prevista.

              Infatti, Einaudi, nuovamente su Twitter ironizza:

              Tweet ironico di Einaudi sull'errore nella copertina del libro di John Fante "Lettere".

              Einaudi ironizza sul proprio errore.

              Ma come è potuta accadere questa svista?
              La risposta più ovvia è che qualcuno, responsabile del progetto, abbia semplicemente digitato “John Fante” dentro il motore di ricerca immagini di Google.
              E in effetti, non sappiamo il perché, uno dei primi risultati della ricerca non è John Fante ma Stephen Spender!

              Se si cerca John Fante su Google, nelle immagini appare un'altra persona.

              Se si cerca John Fante su Google, nelle immagini appare un’altra persona.

               

              Oggi, il libro con la copertina sbagliata è in vendita su eBay.it ancora al prezzo di copertina, indice che comunque il libro è stato stampato in un numero generoso di copie (a differenza di quanto affermato dalla casa editrice).

              Noi restiamo in attesa di vedere se con il tempo questo volume accrescerà il suo valore tra i collezionisti.

              Aletta della copertina sbagliata "Lettere" di John Fante.

              Aletta della copertina sbagliata “Lettere” di John Fante.

               

               


                Vuoi contattarci, in privato, in merito a questo post? riempi il modulo qui sotto.
                PER FAVORE, NEL MESSAGGIO, INDICA IL LIBRO A CUI FAI RIFERIMENTO.

                Il tuo nome (richiesto)

                La tua email (richiesto)

                Oggetto

                Il tuo messaggio

                Chi è Robert Galbraith?

                Scrisse un tale William Shakespeare:

                “Che cosa c’è in un nome? Ciò che noi chiamiamo con il nome di rosa, anche se lo chiamassimo con un altro nome, serberebbe pur sempre lo stesso dolce profumo.” (Giulietta: atto II, scena II)

                Probabilmente sì. Il profumo e le caratteristiche di qualcosa o qualcuno anche sotto mentite spoglie rimangono le stesse.
                Ma per qualcuno, giocare ad essere un’altra persona può essere oltre che divertente (immaginare le reazione dei suoi più cari amici) anche liberatorio.

                È successo, come spesso succede nella storia della letteratura, anche a una scrittrice che, dopo aver venduto più di 535 milioni di copie dei suoi libri (ma il numero è destinato a crescere ulteriormente proprio questa settimana*), ha deciso di liberarsi delle pressioni e di cominciare da capo.

                “Ho scelto Robert, perché è uno dei nomi da uomo che preferisco, inoltre Robert Kennedy è stato uno dei miei eroi e perché, per fortuna, non lo avevo ancora usato per uno dei personaggi della serie di Harry Potter o per “Il seggio vacante”.
                Galbraith, invece, è nato per un motivo un po’ strano. Quando ero una bambina, volevo davvero essere chiamata ‘Ella Galbraith’, e non ho idea del perché. Non sapevo nemmeno se il cognome esisteva, perché non riesco a ricordare di aver mai incontrato nessuno con questo cognome.  Sia come sia, il nome ha avuto un fascino su di me. In realtà avevo pensato di chiamarmi L. A. Galbraith, ma per ragioni abbastanza ovvie ho deciso che le iniziali erano una cattiva idea.” (tratto dal sito robert-galbraith.com)

                I tre romanzi firmati da Robert Galbraith.

                I tre romanzi firmati da Robert Galbraith.

                Il primo libro di Robert Galbraith esce nel Regno Unito il 4 aprile 2013 per la Sphere Books e si intitola “The Cuckoo0’s Calling” (in Italiano “Il richiamo del cuculo” uscirà il 4 novembre dello stesso anno) e la prima edizione ha una tiratura di sole 1500 copie. In fondo, stiamo parlando di un esordiente.
                La trama è quella di un giallo: l’investigatore privato – e veterano di guerra rimasto ferito –  Cormoran Strike viene ingaggiato per indagare sul presunto suicidio di una modella.

                Quello che salta all’occhio agli editori e lettori è che questo Galbraith scrive bene. Scrive molto bene. E lo recensiscono con lodi. Lo scrittore Peter James al ‘Sunday Times’ dice perfino che aveva “pensato che fosse stato scritto da uno scrittore molto maturo e non da un esordiente”. Ma nel mondo dell’editoria non sbanca. È però sempre il quotidiano britannico che vuole vederci chiaro. Assume perfino un esperto di informatica per analizzare il linguaggio di Galbraith sostenendo che al netto di alcune parole, hai una altissima percentuale di probabilità di riconoscere, quello che lui definisce, il “DNA” dello scrittore.

                La copertina della prima edizione inglese del libro "The Cuckoo's Calling" di Robert Galbraith.

                La copertina della prima edizione inglese del libro “The Cuckoo’s Calling” di Robert Galbraith.

                Ma ancora si brancola nel buio, fino a quando qualcuno commette un errore.
                Sono le 23:34 di mercoledì 10 luglio 2013 e la giornalista India Knight twitta ai suoi 95mila follower che si sta godendo la lettura di un nuovo romanzo. Seguono un paio di commenti e alle 00:07 una follower @JudeCallegari commenta con un tweet bomba:

                @JudeCallegari: “scritto da J.K. Rowling”

                la ricostruzione di quello che è segue è più o meno:

                @indiaknight: “Eh?”

                @JudeCallegari: “È il suo pseudonimo […]”

                @indiaknight: “Sul serio? Come lo sai?”

                @JudeCallegari:“Sul serio. Un amico lavora per l’editore.”

                Ma chi è Jude (Judith) Callegari? È un’amica di famiglia di Chris Gossage. Gossage è un avvocato britannico che rappresenta gli interessi di una cliente piuttosto importante: J.K. Rowling, l’autrice di Harry Potter.

                Da qui in poi la notizia fa il giro del mondo. La signora Judith Callegari cancella il suo profilo Twitter. Amazon ha annunciato che dopo la notizia sulla reale identità dell’autore, le vendite sono aumentate nella sola mattinata di oggi di circa il 500.000%. [Fonte: La stampa.it]

                Dalla 4709esima posizione in classifica su Amazon il libro arriva al numero 1. Dalle 1500 copie iniziali ne vengono prontamente stampate altre 140.000 per poi superare abbondantemente il milione.

                Il commento di J.K. Rowling fu che “solo un ristretto numero di persone erano a conoscenza del mio pseudonimo e che non è  stato piacevole chiedersi per giorni come una donna che fino a quel momento non aveva mai sentito nominare prima aveva scoperto che molti dei suoi più vecchi amici non sapevano”.

                L'interno della copertina della prima edizione a confronto con l'edizione ristampata dopo lo svelamento del pseudonimo.

                L’interno della copertina della prima edizione a confronto con l’edizione ristampata dopo lo svelamento del pseudonimo.

                Rowling decide di fare causa allo studio legale. Christopher Gossage e Judith Callegari vengono multati per 1000 Sterline dalla Solicitors Regulation Authority  per violazione della riservatezza. Queste mille sterline, assieme ai proventi delle vendite del libro, vengono dati in beneficenza al The Soldiers’ Charity. Un bel gesto senza dubbio.

                Questa è la storia.
                A “The Cuckoo0’s Calling” seguono altri due libri altrettanto belli: “The Silkworm” (in italiano: “Il baco da seta“) e il più recente “Career of Evil” (“La via del male“) editi in Italia dalla Salani Editrice, che vedono sempre Cormoran Strike e la sua assistente Robin Ellacott come protagonisti.
                J.K. Rowling continua a utilizzare lo pseudonimo di Robert Galbraith.

                Retro copertine diverse per la prima edizione e la ristampa.

                Retro copertine diverse per la prima edizione e la ristampa.

                Ma c’è ancora qualcosa da dire, su quelle copie della prima edizione di “The Cuckoo’s Calling”.

                In un articolo precedente (che potete trovare qui) vi ho parlato di una libreria di Londra specializzata nella vendita di prime edizioni o di libri autografati. Bene, il proprietario di questo bellissimo negozio ha comprato prima che venisse rivelato la reale identità di Robert Galbraith, 250 copie del romanzo firmato dall’autore. Le ha ordinate sulla fiducia dopo aver letto il manoscritto.

                Ha, quindi, iniziato a venderle come sempre al prezzo di copertina, cioè 16,99 £. E anche dopo l’uscita della notizia ha deciso di continuare a vendere le restanti copie al prezzo iniziale trattenendosi solo 4 copie per sé e per il suo staff.

                Ora, chiariamo un particolare: stiamo parlando di libri autografi dall’autrice di Harry Potter. E come sempre, in questi casi, si tratta di materiale molto ricercato tra i collezionisti.

                Le copie autografate (250 in tutto) della primissima edizione sono rimbalzate su tutti i negozi di aste online e su eBay. Il prezzo è attualmente intorno ai 4.500 Euro.

                Delle restanti 1250 copie non autografe attualmente in circolazione, il prezzo medio è intorno ai 1.000-1.200 Euro.

                La ristampa della prima edizione (vedi più in basso come riconoscerla) ha un valore intorno ai 100-150 Euro per una tiratura di 140mila copie.

                La pagina dei crediti della prima edizione del libro "The Cuckoo's Calling".

                La pagina dei crediti della prima edizione del libro “The Cuckoo’s Calling”.

                La pagina dei crediti della prima ristampa del libro "The Cuckoo's Calling". Si riconosce per la scritta "Reprinted 2013 (twice)".

                La pagina dei crediti della prima ristampa del libro “The Cuckoo’s Calling”. Si riconosce per la scritta “Reprinted 2013 (twice)”.

                Autografo di J.K. Rowling con lo pseudonimo Robert Galbraith.

                Autografo di J.K. Rowling con lo pseudonimo Robert Galbraith.

                L'ologramma di J.K. Rowling che certifica le copie firmate dall'autrice.

                L’ologramma di J.K. Rowling che certifica le copie firmate dall’autrice.

                *mentre scrivo è uscito l’ottava libro della saga di Harry Potter (Harry Potter and the cursed child) che ha già battuto tutti i record di prevendita su Amazon e Barnes&Noble.

                 



                  Vuoi contattarci, in privato, in merito a questo post? riempi il modulo qui sotto.
                  PER FAVORE, NEL MESSAGGIO, INDICA IL LIBRO A CUI FAI RIFERIMENTO.

                  Il tuo nome (richiesto)

                  La tua email (richiesto)

                  Oggetto

                  Il tuo messaggio

                  Imprimatur, il libro censurato in Italia

                  Prime edizioni di Imprimatur a confronto: a sinistra edizione Mondadori (fuori catalogo) e a destra la nuova edizione Baldini & Castoldi.

                  Prime edizioni di Imprimatur a confronto: a sinistra edizione Mondadori (fuori catalogo) e a destra la nuova edizione Baldini & Castoldi.

                  ESISTE LA CENSURA?

                  Può un libro edito da una delle più importanti case editrici italiane, pubblicato in almeno quarantacinque paesi, tradotto in oltre venti lingue con una tiratura mondiale di almeno due milioni di copie, sparire dagli scaffali delle librerie italiane dopo aver avuto un discreto successo anche nel nostro paese (circa 9 mila copie e quarto posto in classifica dei libri più venduti)?
                  Sembra di sì.
                  È successo con il libro “Imprimatur”, un romanzo giallo a sfondo storico, ambientato nella Roma del 1683 a opera di Rita Monaldi e Francesco Sorti, romani al loro esordio come scrittori. Lei filologa classica, lui musicologo.
                  Iniziamo dalla trama per capire cosa può essere successo:

                  “Roma, settembre 1683. In una locanda nel cuore della Città Santa la morte improvvisa di un viaggiatore semina il panico: veleno o peste? Per paura del contagio, gli ospiti vengono rinchiusi in quarantena nelle loro stanze. Tra essi c’è l’abate Atto Melani, ex cantante castrato e ora agente segreto del Re Sole, deciso a scoprire cosa si celi dietro a quella strana morte.”

                  E ora chiariamo subito una cosa: non siamo davanti a degli autori alla “Dan Brown”. Qui, il romanzo fila via per circa 700 pagine, senza cadere mai nella fantasia storica. Tutti i fatti raccontati che fanno da sfondo alle avventure dei protagonisti (e i protagonisti stessi) sono realmente esistiti e documentati.

                  Ogni fatto raccontato, in una trama di fantasia, nasce da accurate e rigorose ricerche storiche fatte dagli scrittori negli Archivi segreti vaticani e nell’Archivio di Stato a Roma. E cosa esce da questa ricerca? cosa viene messo in discussione? presto detto: la figura di Papa Innocenzo XI.
                  E il ritratto di Papa Odescalchi non è dei più lusinghieri. Sostanzialmente gli viene attribuita la colpa di aver alla fine finanziato la rivoluzione protestante in Inghilterra per scopri di lucro.

                  Qualcuno nello Stato pontificio sa che Papa Innocenzo XI non è totalmente al riparo dalle indiscrezioni che macchiano la sua immagine pubblica. Infatti, la santificazione di questo Papa continua ad avere degli intoppi: morto nel 1689 la beatificazione si blocca più volte e ci si riesce solo nel 1956. E proprio quando nel 2001 il Vaticano riprende in mano il processo di santificazione esce questo libro sulla chiacchierata figura di questo papa. Certo, è un romanzo di fantasia, ma gli autori sottolineano la veridicità delle fonti e sono disposti a indicare la posizione dei documenti.

                  Cosa succede quindi?
                  A Papa Giovanni Paolo II non resta altro che ripiegare sulla beatificazione di Marco d’Aviano, un sottoposto di Innocenzo XI a Vienna.
                  E, nonostante la seconda ristampa, la Mondadori ritira il libro dal mercato. Nega che ci siano stati pressioni. Può darsi che sia così, ma da quel momento i libri di Monaldi e Sorti diventato materiale da maneggiare con cura e nessun editore in Italia si fa avanti né la ripubblicazione del primo romanzo né per i seguenti. E si che all’estero i loro libri vendono eccome!

                  Facendo le dovute proporzioni, è un po’ come se Dan Brown non pubblicasse negli Stati Uniti o Ken Follett in Gran Bretagna. Il caso di Francesco Sorti e Rita Monaldi, autori italiani di «gialli» a sfondo storico scritti (ovviamente) nella loro madre lingua e pubblicati (e questo è un po’ meno ovvio) in 60 Paesi e 26 lingue diverse, ma non nel loro Paese, è di quelli che dovrebbe far riflettere l’editoria italiana.
                  Corriere della Sera, 23 giugno 2013

                  Le retro copertine delle edizioni di Imprimatur (Mondadori a sinistra, Baldini & Castoldi a destra).

                  Le retro copertine delle edizioni di Imprimatur (Mondadori a sinistra, Baldini & Castoldi a destra).

                  IL SUCCESSO INTERNAZIONALE
                  Il Daily Telegraph, il Times, il Times Literary Supplement, l’Independent (solo per citare alcuni quotidiani del Regno Unito) si dichiarano entusiasti del lavoro della coppia Monaldi e Sorti.
                  Si sprecano parole di lode. La preparazione storica e la narrazione degli eventi è ineccepibile dicono. Non ci si annoia pur essendo un libro molto erudito. “Allievi che superano il Maestro” dicono di loro citando Umberto Eco e i riferimenti al successo de “Il nome della rosa”. Vengono invitati in tutti i maggiori Festival letterali mondiali e vengono trattati come delle star. Per le loro accurate ricerche vengono riconosciuti come storici e trattati come tali.

                  Le diverse dimensioni del libro, Baldini & Castoldi ha puntato un formato più grande di qualche cm.

                  Le diverse dimensioni del libro, Baldini & Castoldi ha puntato un formato più grande di qualche cm.

                  BALDINI & CASTOLDI
                  Il mercato dell’editoria non è cieco. Le classifiche europee si conoscono. Monaldi e Sorti scrivono in Italiano ma è l’editore olandese che si prende cura di loro. Siamo davanti al paradosso: gli autori scrivono best sellers in una lingua di un Paese dove i loro romanzi non escono.
                  Dopo la Mondadori, e dopo numerosi tentativi da parte di Sorti di tornare a essere pubblicati in Italia ormai è chiaro che nessun editore è interessato ai loro libri.
                  Passano 12 anni e solo nel dicembre 2014, arriva una email da parte dell’ufficio della Baldini&Castoldi, per conto del nuovo direttore Corrado Melasso.
                  È sua volontà, infatti, riportare in patria, almeno letterariamente i due scrittori. Melasso confida di aver “divorato Imprimatur quando aveva diciassette anni”.

                  “Da quel lontano 2002 ha sempre desiderato leggere in italiano il seguito, e l’incipit di Secretum – pubblicato in esclusiva su MicroMega – ha fatto sanguinare ancora la vecchia ferita. Melluso vuole ora tutta la produzione dei due transfughi”
                  (postfazione di Stefano Berni per Imprimatur edito da Baldini e Castoldi)

                  I due autori, usciti da questo embargo durato più di 12 anni, oggi continuano a vivere e a scrivere a Vienna. Come riportato dalla biografia sul sito della casa editrice: “hanno pubblicato finora nove libri, bestsellers internazionali, di cui cinque romanzi con protagonista Atto Melani: Imprimatur, Secretum, Veritas, Mysterium e Dissimulatio.” I primi tre disponibili, finalmente, di nuovo in Italia.

                  Un vero esperto di Imprimatur, rimane indubbiamente Stefano Berni, autore di diverse pubblicazioni su libri rari e introvabili tra cui “Il caso Imprimatur“.

                  Tornando al libro, la prima edizione Mondadori è davvero piuttosto introvabile. Appare e scompare su eBay a un prezzo medio di 70/100 euro. Se la cercate,  fate attenzione che non si tratti di una seconda edizione.

                  Dettaglio della prima edizione di Imprimatur della Mondadori nella pagina copyright.

                  Dettaglio della prima edizione di Imprimatur della Mondadori nella pagina copyright.

                  Edizione Mondadori. Risvolto della copertina.

                  Edizione Mondadori. Risvolto della copertina.

                   

                   


                    Vuoi contattarci, in privato, in merito a questo post? riempi il modulo qui sotto.
                    PER FAVORE, NEL MESSAGGIO, INDICA IL LIBRO A CUI FAI RIFERIMENTO.

                    Il tuo nome (richiesto)

                    La tua email (richiesto)

                    Oggetto

                    Il tuo messaggio

                    Cecil Court Road a Londra: la via dei libri rari

                    Ingresso di Cecil Court Road da St Martin's Ln

                    Ingresso di Cecil Court Road da St Martin’s Ln

                    Se c’è una cosa bella dietro alle passioni e che queste ti fanno muovere. Il motivo è che spesso le cose belle non vengono da te, ma sei tu che ci devi andare almeno un po’ incontro.

                    Nel caso dei libri, adoro perdermi nelle librerie. E quando sono all’estero è lo stesso. Forse peggio. Nel corso degli anni ne ho trovate di bellissime. Da Milano a Buenos Aires, da Trieste a Valencia, da Roma a Londra.

                    Ed è proprio da Londra che vi scrivo, nella città che più mi fa sentire a casa, nella quale ho trovato – per la quantità e qualità delle librerie – un grande rispetto per la letteratura, per gli autori e per i libri.

                    Qui le prime edizioni (quelle belle con la copertina rigida e sopraccoperta per intenderci), più che altrove, durano in vendita che meno da noi in Italia. Nel giro di qualche mese vengono soppiantate da edizioni economiche ma senza per questo calare nelle vendite. Anzi, molto spesso aumentano di molto costando di meno ed essendo quindi più appetibili. In alcuni casi addirittura il libro esce contemporaneamente sia in edizione hardcover che economica.

                    Vetrina del negozio Marchpane, in Cecil Court Road, con edizioni autografate di Harry Potter

                    Vetrina del negozio Marchpane, in Cecil Court Road, con edizioni autografate di Harry Potter

                    In più gli inglesi hanno capito che con la vendita di libri puoi fare molti soldi. Questo spiega i numerosi mercatini, i negozi di libri usati e quelli specializzati in prime edizioni.

                    E a tal proposito, esiste a Londra una via che è davvero un piccolo gioiello per noi collezionisti.
                    La via si chiama Cecil Court, ed è a pochissimi passi da Trafalgar Square.
                    È una via non lunghissima, ma fitta di librerie specializzate in libri rari e, ahimè, spesso anche costosi.

                    Ingresso di Cecil Court da Charing Cross Road

                    Ingresso di Cecil Court da Charing Cross Road

                    Se vi capitasse di passare da queste parti, guardate le vetrine ed entrare per curiosare. Potrete accarezzare le prime edizioni autografate di Agatha Christie, di Arthur Conan Doyle, di J.K. Rowling ma non solo: anche le ultime uscite (spesso autografate) che chissà, un giorno potrebbero ​rivelarsi un ottimo investimento.

                    Vetrina del negozio Goldsboro Books, in cima prime edizioni dei libri di George R.R. Martin

                    Edizione autografata di Harry Potter e prima edizione di un libro di Agatha Christie

                    Edizione autografata di Harry Potter e prima edizione di un libro di Agatha Christie

                    Ecco un piccolo elenco delle librerie, che secondo me, vale la pena entrare:
                    Goldsboro Books è la mia preferita!
                    Marchpane è qui che dovete venire se vi piacciono le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie​”​! ​Ne ​hanno tantissime edizioni differenti
                    Peter Ellis
                    Natalie Galustian Rare Books
                    – Pleasures of Past Times qui tantissima memorabilia, soprattuto musicale!
                    Watkins Books qui troverete sopratutto libri di esoterismo e pure un uomo che vi leggerà i tarocchi in vetrina
                    – Tindley & Chapman
                    – Stephen Poole Fine Books
                    – Nigel Williams Rare Books
                    e molte altre… e tutto questo in una sola, piccola, via!

                    Vetrina del negozio Marchapane in Cecil Court Road

                    Vetrina del negozio Marchapane in Cecil Court Road

                    Lo Hobbit e libro autografo di Lou Reed

                    Lo Hobbit e libro autografo di Lou Reed

                    Vetrina dedicata a Julius Verne

                    Vetrina dedicata a Julius Verne

                    Pleasures of Past Times è una libreria specializzata in memorabilia, sopratutto musicale

                    Pleasures of Past Times è una libreria specializzata in memorabilia, sopratutto musicale

                    In vetrina da Pleasures of Past Times prime edizioni dei libri di John Lennon

                    In vetrina da Pleasures of Past Times prime edizioni dei libri di John Lennon

                    Prima edizione inglese di "Il giovane Holden" di J.D. Salinger

                    Prima edizione inglese di “Il giovane Holden” di J.D. Salinger

                     

                     


                      Vuoi contattarci, in privato, in merito a questo post? riempi il modulo qui sotto.
                      PER FAVORE, NEL MESSAGGIO, INDICA IL LIBRO A CUI FAI RIFERIMENTO.

                      Il tuo nome (richiesto)

                      La tua email (richiesto)

                      Oggetto

                      Il tuo messaggio

                      Garth Risk Hallberg a Milano presenta “Città in fiamme”

                      Ho pensato di aggiornare questa pagina anche raccontando di eventi in Italia o all’estero,grazie ai quali è possibile espandere la propria biblioteca personale con edizioni interessanti. E credo che questo post parli di un bel libro che non dovrebbe mancare sui vostri scaffali.

                      Santeria Social Club (Milano) in attesa di Garth Risk Hallberg.

                      Santeria Social Club (Milano) in attesa di Garth Risk Hallberg.

                      Martedì 29 marzo, alle 19 a Milano, al Santeria Social Club, c’è stato il tanto atteso incontro con lo scrittore americano Garth Risk Hallberg.

                      Per chi non lo conoscesse Hallberg è un trentaseienne critico letterario e ora scrittore nato a Grenville.

                      Per la terza volta nel nostro Paese, ma alla prima come autore, era qui per presentare “Città in fiamme” invitato dalla Mondadori che ha acquistato i diritti ha tradotto e pubblicato il libro in Italia.

                      Nelle ultime settimane si è parlato molto di questo libro definito “il nuovo romanzo americano“. Ha fatto scalpore il fatto che Hallberg fosse stato pagato in anticipo con  ben 2 milioni di dollari (sì, avete letto bene) per la pubblicazione.

                      Come ammesso in diverse interviste, la stesura di questo libro (di quasi mille pagine) è durata più o meno sei anni, iniziata mentre era su un pullman diretto a New York nel 2003.

                      Garth Risk Hallberg parla della stesura di "Città in fiamme".

                      Garth Risk Hallberg parla della stesura di “Città in fiamme”.

                      “Città in fiamme” (City on fire) è un libro potente e prepotente. Curato nella scrittura, non è adatto per una lettura superficiale perché richiede al lettore il suo tempo. Richiede attenzione, ma restituisce, moltiplicato, il tempo che gli si dedica trasformato in bellezza letteraria. Novantaquattro capitoli, nei quali si seguono le vicissitudini dei protagonisti che si muovono e interagiscono sullo sfondo di una New York dell’anno 1976.

                      È infatti NY la “Città in fiamme”, la città che brucia. Brucia se stessa e brucia di criminalità, di affari sporchi, di musica, di solitudini, di aggressioni, di incendi, di passioni, di denaro e di riscatti sociali e personali.

                      Garth Risk Hallberg parla della stesura di "Città in fiamme" con Paolo Giordano.

                      Garth Risk Hallberg parla della stesura di “Città in fiamme” con Paolo Giordano.

                      Gran parte del merito per la possibilità di leggere questo libro nel nostro paese va a Federica Manzon (editor Mondadori e autrice anche lei di due libri tra cui “Di fama e di sventura” che consiglio vivamente). L’impresa l’ha divertita, perché era tantissimo tempo che non si verificava un caso del genere e aggiunge “[…] raccontare New York è la bestia più difficile per tutti gli scrittori, in un periodo difficile e non negli anni d’oro, la New York del black out e della crisi […]”. E sembra che alla fine Hallberg ci sia riuscito, con questo suo primo romanzo.

                      Se diventerà un classico, lo scopriremo nei prossimi anni. Tutti però sono concordi che è un libro che va letto e che ripaga per tutto il tempo che gli si dedica.

                      Garth Risk Hallberg firma le copie del suo libro.

                      Garth Risk Hallberg firma le copie del suo libro.

                      Infine, un plauso alla Mondadori, per aver distribuito gratuitamente ai presenti durante la serata un po’ di merchandising legato al libro come una borsa di tela rossa con il layout della copertina del libro da un lato e il nome della band “Ex Post Facto” sull’altro, e un’agendina in tema.

                      Merchandising Mondadori. In alto a destra l'edizione inglese del libro.

                      Merchandising Mondadori. In alto a destra l’edizione inglese del libro.

                      Dedica di Garth Risk Hallberg sull'edizione italiana di "Città in fiamme".

                      Dedica di Garth Risk Hallberg sull’edizione italiana di “Città in fiamme”.

                      Autografo di Garth Risk Hallberg sull'edizione inglese di "City on fire"

                      Autografo di Garth Risk Hallberg sull’edizione inglese di “City on fire”

                       



                        Vuoi contattarci, in privato, in merito a questo post? riempi il modulo qui sotto.
                        PER FAVORE, NEL MESSAGGIO, INDICA IL LIBRO A CUI FAI RIFERIMENTO.

                        Il tuo nome (richiesto)

                        La tua email (richiesto)

                        Oggetto

                        Il tuo messaggio