Tra i Paesi amanti del libro che non ti aspetti, ce n’è uno che negli ultimi anni ha assunto un posto di prestigio. E questo Paese, forse inaspettatamente, è la Corea del Sud.
Questa crescente tendenza si è notata di anno in anno ed è stata confermata anche alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna dello scorso marzo.
Una delle case editrici più interessanti al momento è sicuramente la Somebooks, con sede a Seoul, fondata nel 2009 con l’intenzione di pubblicare libri d’illustrazione di alta qualità sia artistica che grafica.
La maggior parte delle loro pubblicazioni sono numerate e firmate dagli autori/artisti in un numero limitato di copie, non più ristampate.
In un post precedente (lo trovate qui) vi parlavo di due libretti acquistati proprio nello stand coreano dove venivano presentati alcuni di questi volumi in edizione limitata, ma a prezzi ragionevoli. In verità i libretti erano tre, ma uno – forse il più originale – è andato subito esaurito e anche online non è più disponibile. Sigh.
Il primo volume che ho portato a casa si intitola Far away di An Soojin. È un libretto in carta leggera stampato nel 2011 con le dimensioni di 23×15,3 cm. Riporta il numero di catalogo “007” e racconta di un uccellino che cerca far away quello che vuole vedere.
Di per sé la trama è ridotta all’essenziale, al fine di trasmettere attraverso le illustrazioni tutta la carica poetica che l’autore vuole esprimere diventando così una sorta di poesia illustrata.
Il secondo volume, invece, davvero curioso e ben curato, è un annuario un po’ particolare: si intitola, semplicemente, The Animal School Yearbook e l’autore è Kim Yu.
Misura 18,3×24,4 cm ed è stato stampato nel 2012 (numero di catalogo “009”) con una copertina rigida rivestita in tela. La particolarità del volume sta nelle fotografie all’interno: invece dei ritratti agli alunni di una scuola superiore qualsiasi, come se ne trovano tante in giro per l’Asia, ci sono quelli di animali come elefanti, rane, gufi, cervi o coccodrilli che vestono uniformi scolastiche e hanno tutti lo stesso nome. L’assurdità del volume e la cura per realizzarlo mi hanno fatto innamorare di questo libro.
Penso che in ogni biblioteca che si rispetti, oltre alle prime edizioni di volumi best-seller, sia giusto conservare anche volumi meno famosi ma ugualmente preziosi che hanno lo scopo di ricordarci l’amore degli esseri umani per questo fantastico, unico e perfetto oggetto: il libro.
Se interessati potete trovare i libri in vendita all’indirizzo internet della casa editrice: http://en.somebooks.kr.
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