Alla ricerca dei cibi perduti di Luigi Veronelli

Alla ricerca dei cibi perduti è un libro di Luigi Veronelli pubblicato in Italia per la prima volta nel 1966.

Ed è uno dei libri di cucina più belli mai pubblicati, soprattutto perché va di molto oltre il semplice concetto di ricettario.

Prima edizione del libro di Luigi Veronelli "Alla ricerca dei cibi perduti", Feltrinelli 1966.

Prima edizione del libro di Luigi Veronelli “Alla ricerca dei cibi perduti”, Feltrinelli 1966.

Luigi Veronelli (1926-2004), in questo e in altri suoi libri, si prende cura dei suoi lettori, raccontando aneddoti e riportando alla memoria racconti popolari sul cibo, sulle loro origini e raccontando anche dei cibi perduti nelle pieghe della memoria collettiva.

Preparare un piatto, per Veronelli, significa riportare in vita non solo un gusto ma anche il mondo che lo creò, perpetuare la tradizione e la storia di un Paese. Ed è, senza ombra di dubbio, grazie a lui che in Italia abbiamo una cultura enogastronomica, un amore per l’agricoltura e il mondo contadino e una spinta alla valorizzazione del gusto.

Il libro, nella sua prima edizione italiana, è pubblicato da Feltrinelli, come già detto, nel 1966, con una sopraccopertina lucida (piuttosto difficile da reperire in buone condizioni anche a causa della qualità della plastificazione che con il passare degli anni si è un po’ seccata e si sbriciola piuttosto facilmente in alcuni punti).

Prima edizione del libro di Luigi Veronelli "Alla ricerca dei cibi perduti", Feltrinelli 1966.

Prima edizione del libro di Luigi Veronelli “Alla ricerca dei cibi perduti”, Feltrinelli 1966.

Ma è nelle pagine interne che questo libro da il meglio di sé.
Infatti oltre alle ricette, troviamo molte etichette originali dei prodotti descritti e commentati da Veronelli stesso. Ed è l’autore nelle note di apertura del volume a parlarne:

Le etichette originali raccolte in questo libro vorrebbero essere un’indicazione di gusto e di qualità. Purtroppo non è stato possibile averne alcune che l’autore avrebbe desiderato, anche perché, soprattutto in Italia, molti tra i prodotti eccellenti non hanno etichetta.

Ciononostante, come potete vedere dalle foto, la presenza di questi elementi – non mere riproduzioni ma originali –  impreziosiscono il libro innalzando la qualità grafica e la realizzazione a standard non più raggiunti per un libro del genere.

Pagine interne con etichette originali di alcuni dei prodotti presentati nel volume da Luigi Veronelli.

Pagine interne con etichette originali di alcuni dei prodotti presentati nel volume da Luigi Veronelli.

Pagine interne con etichette originali di alcuni dei prodotti presentati nel volume da Luigi Veronelli.

Pagine interne con etichette originali di alcuni dei prodotti presentati nel volume da Luigi Veronelli.

Pagine interne con etichette originali di alcuni dei prodotti presentati nel volume da Luigi Veronelli.

Pagine interne con etichette originali di alcuni dei prodotti presentati nel volume da Luigi Veronelli.

Pagine interne con etichette originali di alcuni dei prodotti presentati nel volume da Luigi Veronelli.

Pagine interne con etichette originali di alcuni dei prodotti presentati nel volume da Luigi Veronelli.

Pagine interne con etichette originali di alcuni dei prodotti presentati nel volume da Luigi Veronelli.

Pagine interne con etichette originali di alcuni dei prodotti presentati nel volume da Luigi Veronelli.

Pagine interne con etichette originali di alcuni dei prodotti presentati nel volume da Luigi Veronelli.

Pagine interne con etichette originali di alcuni dei prodotti presentati nel volume da Luigi Veronelli.

Pagine interne con etichette originali di alcuni dei prodotti presentati nel volume da Luigi Veronelli.

Pagine interne con etichette originali di alcuni dei prodotti presentati nel volume da Luigi Veronelli.

Il libro con il passare degli anni è diventato un vero e proprio oggetto di culto. Piuttosto ricercate, le poche copie che appaiono sul web sono spesso prive di sopraccoperta e, prima di effettuarne l’acquisto, sarebbe sempre il caso di accertare l’effettiva presenza di tutte le etichette originali all’interno.

Quindi, buona caccia, buona lettura e… buon appetito.

 

 

Sostieni il blog! Se compri online, clicca su uno dei banner qui sotto per comprare libri:






L’incipit dell’edizione italiana:
«Narra una novelletta antica di due pellegrini che, affamati, sulla riva del mare, trovano un’ostrica e subito se la contendono; ma ecco passare la Giustizia con la bilancia in mano.
Davanti a lei, a gran voce, ciascuno difende le sue ragioni, ciascuno vuole averla vinta. La Giustizia, soppesando i diritti, domanda l’ostrica, l’apre, la mangia e con questa bella sentenza chiude il litigio:
“Ecco, tenete,” dice, “a ciascuno una conchiglia. Delle  sciocchezze altrui noi viviamo. Signori. l’ostrica era buona. Addio. Vivete in pace.»
(Luigi Veronelli)

Anno di pubblicazione: novembre 1966
Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo originale: n.d. Lire
Pagine: 212

Le “Ore giapponesi” di Maraini-San

Nel 1957 esce in Italia, edito dalla casa editrice Leonardo Da Vinci, un libro dal titolo curioso, “Ore giapponesi”, scritto da un italiano che da qualche anno risiede nel paese del Sol Levante: Fosco Maraini. Giornalista-antropologo-scrittore ha vissuto a stretto contatto con il popolo nipponico tanto da poterne diventare un fedele osservatore. 

1a edizione italiana di Ore giapponesi di Fosco Maraini.

1a edizione italiana di Ore giapponesi di Fosco Maraini.

Non è la prima volta che parliamo di un suo libro: qui abbiamo trattato della rara prima edizione italiana del volume “L’isola delle pescatrici“. 

Questa prima edizione di “Ore giapponesi” ha sempre un discreto valore tra i collezionisti, soprattutto se dotato ancora di sovraccoperta e se in buone condizioni. Il suo prezzo varia tra gli 80 e i 140 euro. Senza dubbio, in questo caso, oltre al valore commerciale, c’è un valore intrinseco fatto di storie, racconti, fotografie di un mondo che purtroppo non c’è più, confermando il volume come uno dei testi più importanti per capire la società giapponese. 

Infine, è interessante notare come, nel 2000, Maraini ha ripreso in mano questa edizione e ha deciso di ripubblicarla con note a fine di ogni capitolo, confrontando quello che fu e quello che è il Giappone oggi. La nuova edizione inoltre riporta un’introduzione a cura di Claudio Magris ed è pubblicata dalla casa editrice Corbaccio.

1a edizione italiana di Ore giapponesi di Fosco Maraini e a fianco la nuova edizione ampliata.

1a edizione italiana di Ore giapponesi di Fosco Maraini e a fianco la nuova edizione ampliata.

Il consiglio, quindi, è quello di non farsi scappare questa prima edizione del libro se lo trovate in qualche mercatino o in qualche libreria antiquaria.

Inserto fotografico nella 1a edizione italiana di Ore giapponesi di Fosco Maraini.

Inserto fotografico nella 1a edizione italiana di Ore giapponesi di Fosco Maraini.

Inserto fotografico a colori nella 1a edizione italiana di Ore giapponesi di Fosco Maraini.

Inserto fotografico a colori nella 1a edizione italiana di Ore giapponesi di Fosco Maraini.

 

 


L’incipit:

«Per un tempo indeterminato, ma lunghissimo, l’aereo parve scivolare vagando, ad un’altezza imprecisa, come un uccello che riposa nel vento, sopra un tappeto di luci colorate fiorite improvvisamente nella notte.»

(Fosco Maraini)

Anno di pubblicazione: I edizione 
Casa editrice: Ed. Leonardo Da Vinci
Prezzo originale:  Lire 
Pagine: 574


    Vuoi contattarci, in privato, in merito a questo post? riempi il modulo qui sotto.
    PER FAVORE, NEL MESSAGGIO, INDICA IL LIBRO A CUI FAI RIFERIMENTO.

    Il tuo nome (richiesto)

    La tua email (richiesto)

    Oggetto

    Il tuo messaggio

    “Vivendo cantando” e scrivendo: Lennon scrittore

    Vivendo cantando è l’originale titolo scelto dalla Longanesi & C. per presentare il primo libro di John Lennon al pubblico italiano.

    Prima edizione italiana del libro di John Lennon “Vivendo cantando”. Titolo originale “In His Own Write”. 1964.

    È in questa occasione che in Italia si inizia a conoscere lo stile nonsense di Lennon. Si tratta della traduzione in lingua italiana (a cura di Adriana Pellegrini) del volume di Lennon In His Own Write pubblicato in Inghilterra nel 1964 (come in Italia).

    I versi del cantante dei Beatles sono accompagnati da 34 illustrazioni sempre sue.

    Nonostante la scrittura non fosse la sua attività principale, in vita vennero pubblicati due libri di Lennon autore (questo e “A Spaniard in the works” nel 1965), ancora oggi ristampati con nuovi titoli e in nuove edizioni. Lo stile di John, bizzarro, ironico e, a volte, politicamente scorretto oggi vive una sorta di seconda giovinezza e viene riscoperto da nuove generazioni e appassionati.

    La prima edizione di “Vivendo cantando” (identica alla seconda, esteriormente) si riconosce per i crediti riportati nella pagina interna che indica l’anno di stampa come 1964. La seconda edizione uscirà nel 1968.

    Pagina interna dei crediti della prima edizione italiana del libro di John Lennon "Vivendo cantando". Titolo originale "In His Own Write". 1964.

    Pagina interna dei crediti della prima edizione italiana del libro di John Lennon “Vivendo cantando”. Titolo originale “In His Own Write”. 1964.

    Ha un discreto mercato anche grazie ai collezionisti di materiali riguardanti il quartetto di Liverpool. Infatti, il prezzo si aggira intorno ai 100-150 per una copia in buono stato.

    Libro con sopraccoperta separata della prima edizione italiana del libro di John Lennon "Vivendo cantando". Titolo originale "In His Own Write". 1964.

    Libro con sopraccoperta separata della prima edizione italiana del libro di John Lennon “Vivendo cantando”. Titolo originale “In His Own Write”. 1964.

     

     


    L’incipit:

    «C’era una volta un uomo che era parzialmente Dave – aveva una missione nella vita. «Sono parzialmente Dave», borbottava al mattino, che era già a metà strada. A colazione diceva di nuovo: «Sono parzialmente Dave», ciò che scocciava sempre Betty. «Sei nei guai Dave» diceva una voce mentre andava al lavoro e saltò fuori che era un manovratore di colore! «A te va bene», pensava Dave, poco cosciente del problema di colore.»
    (John Lennon)

    Anno di pubblicazione: 1964
    Casa editrice: Longanesi
    Prezzo originale: 1.000 Lire
    Pagine: 81


      Vuoi contattarci, in privato, in merito a questo post? riempi il modulo qui sotto.
      PER FAVORE, NEL MESSAGGIO, INDICA IL LIBRO A CUI FAI RIFERIMENTO.

      Il tuo nome (richiesto)

      La tua email (richiesto)

      Oggetto

      Il tuo messaggio

      La prima edizione del Diario minimo di Umberto Eco

      Prima edizione di "Diario minimo" di un giovane Umberto Eco. Gennaio 1963.

      Prima edizione di “Diario minimo” di un giovane Umberto Eco. Gennaio 1963.

      Diario minimo” è una raccolta, pubblicata da Arnoldo Mondadori Editore, di brevi saggi scritti da Umberto Eco nel 1963.
      Questi testi avranno un tale successo che diventeranno piano piano “una sorta di catalogo della cultura di massa”.
      In questo libro sono presenti per la prima volta due scritti molto famosi:
      “Elogio di Franti“, il primo, in cui Eco decide di rivalutare il personaggio che De Amicis nel suo “Cuore” rappresentò come il ragazzo “cattivo”, espulso dalla scuola
      e la ormai celebre “Fenomenologia di Mike Bongiorno“, dove il conduttore televisivo viene visto da Eco come il simbolo delle mediocrità adorato dalle masse. Inutile dire che Bongiorno e la sua famiglia non la presero bene.

      Quarta di copertina della prima edizione di "Diario minimo" di un giovane Umberto Eco.

      Quarta di copertina della prima edizione di “Diario minimo” di un giovane Umberto Eco.

      Pagina con riportata la nota della prima edizione del "Diario minimo" di Umberto recante la data gennaio 1963.

      Pagina con riportata la nota della prima edizione del “Diario minimo” di Umberto recante la data gennaio 1963.

      La prima edizione è abbastanza ricercata e il prezzo su cui si aggira è intorno ai 110 Euro.

       

       


      L’incipit:

      «Indipendemente da ogni opinione politica, da un semplice punto di vista immaginativo, penso che la maggior parte di noi preferirebbe che ad arrivare per primi sulla Luna, fossero gli americani.»

      (Umberto Eco)

      Anno di pubblicazione: I edizione gennaio 1963
      Casa editrice: Arnoldo Mondadori Editore
      Prezzo originale: 700 Lire
      Pagine: 170


        Vuoi contattarci, in privato, in merito a questo post? riempi il modulo qui sotto.
        PER FAVORE, NEL MESSAGGIO, INDICA IL LIBRO A CUI FAI RIFERIMENTO.

        Il tuo nome (richiesto)

        La tua email (richiesto)

        Oggetto

        Il tuo messaggio

        Il primo diario di guerra di Tiziano Terzani

        Il libro di oggi è una piccola chicca nel panorama italiano.

        Ha un bel titolo, di quelli che colpiscono subito l’immaginario del lettore: “Pelle di leopardo“.
        Sottotitolo: “Diario vietnamita di un corrispondente di guerra 1972-1973“. E l’autore è un giovane Tiziano Terzani.

        Copertina della 1a edizione del libro di Tiziano Terzani "Pelle di Leopardo".

        Copertina della 1a edizione del libro di Tiziano Terzani “Pelle di Leopardo”.

        Si tratta del diario dei due anni trascorsi dal giornalista a seguire le varie fasi del guerra del Vietnam.

        L’immagine suggerita dal titolo fa riferimento alla mappa del Paese in quegli anni che sembrava disegnata a macchie, a seconda che una zona fosse occupata da una o l’altra delle parti del conflitto.

        Se, senza dubbio, tutti i libri di Tiziano Terzani sono preziosi per il loro contenuto, in questo caso, la prima edizione di questo libro ha anche un valore di mercato non modesto. A oggi, difficilmente riuscite a procurarvi una copia a meno di 150-170 euro. Ma alcuni esemplari sono stati venduti anche a 250 euro quest’anno.

        Il libro viene pubblicato per la prima volta in Italia dalla casa editrice Feltrinelli nel 1973 nella collana “Franchi Narratori“. Questa collana piuttosto interessante, oggi  purtroppo chiusa, si occupava di raccogliere quei testi all’epoca considerati “irregolari” rispetto alla letteratura classica o al documentarismo. Si trattava infatti perlopiù di diari o esperienze vissute direttamente dagli scrittori come giornalisti di guerra.

        Dimensioni del volume: 19×13 cm.

        Pagina interna che certifica la prima edizione italiana del novembre 1973.

        Pagina interna che certifica la prima edizione italiana del novembre 1973.

        Retro copertina della prima edizione del libro di Tiziano Terzani "Pelle di leopardo" del 1973.

        Retro copertina della prima edizione del libro di Tiziano Terzani “Pelle di leopardo” del 1973.

         

         


        L’incipit:

        «Saigon, 7 aprile 1972

        La guerra è una cosa triste, ma ancora più triste è il fatto che ci si fa l’abitudine.»
        (Tiziano Terzani)

        Anno di pubblicazione: I edizione novembre  1973
        Casa editrice: Feltrinelli
        Prezzo originale: 2.600 Lire
        Pagine: 231


          Vuoi contattarci, in privato, in merito a questo post? riempi il modulo qui sotto.
          PER FAVORE, NEL MESSAGGIO, INDICA IL LIBRO A CUI FAI RIFERIMENTO.

          Il tuo nome (richiesto)

          La tua email (richiesto)

          Oggetto

          Il tuo messaggio

          La storia infinita di Michael Ende

          otairauqitnA ilodnairoC odarroC olraC eralotiT

          è uno degli incipit più innovativi mai scritti per un romanzo d’avventura.

          Prima pagina della prima edizione del libro "La storia infinta" di Michael Ende, 1981.

          Prima pagina della prima edizione del libro “La storia infinta” di Michael Ende, 1981.

          Chi ha qualche anno sulle spalle lo riconoscerà immediatamente. È così infatti che inizia uno dei libri più amati dai tanti, tantissimi lettori de “La storia infinita” di Michael Ende (1929-1995).

          La prima edizione del libro "La storia infinta" di Michael Ende, 1981. Edito da Longanesi.

          La prima edizione del libro “La storia infinta” di Michael Ende, 1981. Edito da Longanesi.

          La copertina in tela della prima edizione italiana de "La storia infinita" di Michael Ende.

          La copertina in tela della prima edizione italiana de “La storia infinita” di Michael Ende.

          Vediamo di riassumere velocemente la storia di questo romanzo.

          Siamo nel 1977, nei pressi di Stoccarda, e un editore – un certo signor Hansjörg Weitbrecht – incoraggia lo scrittore Michael Ende a scrivere un nuovo romanzo da poter dare alle stampe entro la fine dell’anno. Ende inizia a lavorare su questa idea “di un bambino che leggendo una storia si ritrova all’interno della storia stessa”. L’editore si dice entusiasta e approva.

          Dopo qualche mese Weitbrecht contatta ripetutamente l’autore per chiedergli quando finalmente consegnerà il racconto, avendo lui già scelto la carta, la tipografia, ecc…

          Quello che succede è che lo scrittore, rendendosi conto che un racconto breve non è fattibile, deve richiamare il suo editore e comunicargli che la data di uscita del libro dovrà essere posticipata perché il bambino protagonista del suo racconto “si rifiuta categoricamente di lasciare Fantàsia (il mondo magico presente nel libro) e non gli rimane altra scelta di seguire il suo personaggio nel prosieguo  delle sue avventure”

          La stesura si allunga notevolmente e solo nel 1979, dopo circa tre anni di scrittura e riscrittura, Ende riesce a completare la storia trovando finalmente l’escamotage per fare uscire Bastiano (Bastian nel film che conosciamo) dal mondo magico. Inoltre, sempre secondo Ende, la storia ha preso una piega tale da non essere più adatta a una pubblicazione tradizionale “ma gli appare chiaro che si deve confezionare come un vero e proprio libro di magia: con copertina in cuoio e bottoni in madreperla e ottone”.

          L’editore impallidisce per i possibili costi. Dopo una trattativa, editore e scrittore trovano un accordo: rilegatura in seta, stampa a due colori e 26 capilettera (uno per ciascuno dei 26  capitoli che iniziano con altrettante lettere dell’alfabeto tedesco), realizzati dall’artista Roswitha Quadflieg.

          La stampa a inchiostro a due colori, continuamente incrociata, è davvero un’idea innovativa, che non serve solo a conferire al libro quell’aspetto “magico”, ma diventa l’espediente che aiuta il lettore a riconoscere in quale mondo sta proseguendo la storia: il colore rosso per il testo ambientato nel mondo degli umani e quello verde acqua per le parti ambientate a Fantàsia.

          Il libro è un successo e dalla prima stampa di sole 20.000 copie, si passa rapidamente a quella di 200 mila. Nel 1980 diventa ufficialmente un bestseller, rimanendo in classifica per 332 settimane (di cui 113 al primo posto!). Seguono altre 15 ristampe e si sfiora così il milione di copie vendute in 3 anni. Tradotto in più di 40 paesi, vincendo premi e riconoscimenti, gli esemplari venduti diventano 10 milioni.

          L’edizione italiana

          Sull’onda del successo, nel 1981 “La storia infinita” arriva finalmente anche in Italia. Grazie alla casa editrice Longanesi & C. che lo pubblica nella collana La gaja scienza. “La traduzione viene affidata ad Amina Pandolfi, mentre i capilettera sono frutto dell’opera di Antonio Basoli. L’edizione presenta una copertina rigida ricoperta di seta rossa e il testo bicolore.”

          Due tipi di inchiostri sono stati utilizzati nel libro per dividere meglio i fatti che accadevano nel Regno di Fantasia e quelli nella realtà.

          Due tipi di inchiostri sono stati utilizzati nel libro per dividere meglio i fatti che accadevano nel Regno di Fantasia e quelli nella realtà.

          Un'altra illustrazione originale di Antonio Basoli per i capolettera di ogni capitolo.

          Un’altra illustrazione originale di Antonio Basoli per i capolettera di ogni capitolo.

          La prima edizione italiana del libro è piuttosto rara, ormai oggetto di collezionismo. Su eBay o nei mercatini difficilmente la troverete in buone condizioni sotto i 100-150 Euro.
          Il consiglio, prima di fare una proposta di acquisto, è di fare attenzione all’ultima pagina del libro dove sono riportati i crediti.
          La prima edizione riporta questa scritta:

          FINITO DI STAMPARE
          NEL MESE DI OTTOBRE 1981
          PER CONTO DELLA LONGANESI & C.
          DALLA AGEL S.R.L. DI MILANO
          PRINTED IN ITALY

          e nessun riferimento all’edizione un paio di righe sopra.

          Pagina dei crediti nella prima edizione del libro. L'anno riportato è il 1981 e non sono annotate ristampe.

          Pagina dei crediti nella prima edizione del libro. L’anno riportato è il 1981 e non sono annotate ristampe.

          Concludiamo con la storia delle ristampe del libro in Italia:
          nel 1988 arriva la casa editrice TEA a ripubblicare il libro mantenendo la traduzione e i capilettera della versione Longanesi. Il testo però viene stampato in inchiostro monocromatico nero ricorrendo al corsivo per differenziare le due parti.

          La Corbaccio invece pubblica la sua prima versione de La storia infinita nel 2002 riprendono la grafica delle edizioni precedenti, reintroducendo i colori d’inchiostro rosso e verde acqua.

          "La storia infinita" Michael Ende, prima edizione italiana, 1981.

          “La storia infinita” Michael Ende, prima edizione italiana, 1981.

           

           


          L’incipit:

          «otairauqitnA
          ilodnairoC odarroC olraC eralotiT

          Questa scritta stava sulla porta a vetri di una botteguccia, ma naturalmente così la si vedeva solo guardando attraverso il vetro dall’interno del locale in penombra.
          Fuori era una fredda, grigia giornata novembrina e pioveva a catinelle. Le gocce di pioggia correvano giù lungo il vetro, sopra gli svolazzi delle lettere. Tutto ciò che si riusciva a vedere attraverso il cristallo era un muro macchiato di pioggia dall’altro lato della strada.
          D’improvviso la porta venne spalancata con tanta violenza che un piccolo grappolo di campanellini d’ottone sospeso sul battente cominciò a tintinnare tutto eccitato e ci volle un bel po’ prima che si rimettesse tranquillo

          (Michael Ende)

          Anno di pubblicazione: I edizione ottobre 1981
          Casa editrice: Longanesi & C.
          Prezzo originale: 14.000 Lire
          Pagine: 446


            Vuoi contattarci, in privato, in merito a questo post? riempi il modulo qui sotto.
            PER FAVORE, NEL MESSAGGIO, INDICA IL LIBRO A CUI FAI RIFERIMENTO.

            Il tuo nome (richiesto)

            La tua email (richiesto)

            Oggetto

            Il tuo messaggio

            A 60 anni dalla scomparsa di Umberto Saba

            Il 25 agosto di sessanta anni fa ci lasciava uno dei più grandi poeti italiani: Umberto Saba.

            Operò tra gli uomini poeta” riporta una targa nella strada dove, ancora oggi, c’è la sua piccola biblioteca antiquaria.

            Questo post è un piccolissimo omaggio all’immensità di Saba come poeta, romanziere, librario, marito, padre, uomo e tanto, tanto altro ancora.

            A Trieste, nell’ormai lontano 2003, venne allestita una mostra molto bella, poi integralmente riportata nel web che potete trovare cliccando qui. Il sito è una fantastica miniera di informazioni con bellissime e rare fotografie sul grande poeta triestino.

            Qui sotto vi lasciamo la poesia “Avevo” scritta nel 1944, uno degli anni più critici del Novecento. Saba, in quegli anni, era costretto a vivere un umiliante esodo semiclandestino a causa delle sue origini ebraiche. In questa poesia ritroviamo gli affetti più cari del poeta: la moglie, la figlia, la sua città natale, la sua bottega antiquaria e sua madre.

            Buona lettura!

            Rara edizione della "Storia e cronistoria del Canzoniere" di Umberto Saba numerata e autografata.

            Rara edizione della “Storia e cronistoria del Canzoniere” di Umberto Saba numerata e autografata.

            Avevo

            Da una burrasca ignobile approdato
            a questa casa ospitale, m’affaccio
            – liberamente alfine – alla finestra.
            Guardo nel cielo nuvole passare,
            biancheggiare lo spicchio della luna,
            Palazzo Pitti di fronte. E mi volgo
            vane antiche domande: Perché, madre,
            m’hai messo al mondo? Che ci faccio adesso
            che sono vecchio, che tutto s’innova,
            che il passato è macerie, che alla prova
            impari mi trovai di spaventose
            vicende? Viene meno anche la fede
            nella morte, che tutto essa risolva.

            Avevo il mondo per me; avevo luoghi
            del mondo dove mi salvavo. Tanta
            luce in quelli ho veduto che, a momenti,
            ero una luce io stesso. Ricordi,
            tu dei miei giovani amici il più caro,
            tu quasi un figlio per me, che non pure
            so dove sei, né se più sei, che a volte
            prigioniero ti penso nella terra
            squallida, in mano al nemico? Vergogna
            mi prende allora di quel poco cibo,
            dell’ospitale provvisorio tetto.
            Tutto mi portò via il fascista abbietto
            ed il tedesco lurco.

            Avevo una famiglia, una compagna;
            la buona, la meravigliosa Lina.
            È viva ancora, ma al riposo inclina
            più che i suoi anni impongano. Ed un’ansia
            pietà mi prende di vederla ancora,
            in non sue case affaccendata, il fuoco
            alimentare a scarse legna. D’altri
            tempi al ricordo doloroso il cuore
            si stringe, come ad un rimorso, in petto.
            Tutto mi portò via il fascista abbietto
            ed il tedesco lurco.

            Avevo una bambina, oggi una donna.
            Di me vedevo in lei la miglior parte.
            Tempo funesto anche trovava l’arte
            di staccarla da me, che la radice
            vede in me dei suoi mali, né più l’occhio
            mi volge, azzurro, con l’usato affetto.
            Tutto mi portò via il fascista abbietto
            ed il tedesco lurco.

            Avevo una città bella tra i monti
            rocciosi e il mare luminoso. Mia
            perché vi nacqui, più che d’altri mia
            che la scoprivo fanciullo, ed adulto
            per sempre a Italia la sposai col canto

            Vivere si doveva. Ed io per tanto
            scelsi fra i mali il più degno: fu il piccolo
            d’antichi libri raro negozietto
            Tutto mi portò via il fascista inetto
            ed il tedesco lurco.

            Avevo un cimitero ove mia madre
            riposa, e i vecchi di mia madre. Bello
            come un giardino; e quante volte in quello
            mi rifugiavo col pensiero! Oscuri
            esigli e lunghi, atre’ vicende, dubbio
            quel giardino mi mostrano e quel letto.
            Tutto mi portò via il fascista abbietto
            – anche la tomba – ed il tedesco lurco.

            Umberto Saba

            Prime edizioni di "Trieste e una donna" e "Il piccolo Berto". In primo piano: ricevuta postale scritta a mano di Umberto Saba.

            Prime edizioni di “Trieste e una donna” e “Il piccolo Berto”. In primo piano: ricevuta postale scritta a mano di Umberto Saba.

             

             


              Vuoi contattarci, in privato, in merito a questo post? riempi il modulo qui sotto.
              PER FAVORE, NEL MESSAGGIO, INDICA IL LIBRO A CUI FAI RIFERIMENTO.

              Il tuo nome (richiesto)

              La tua email (richiesto)

              Oggetto

              Il tuo messaggio

              Ennesimo errore, ennesima rarità: Raffaello segreto

              Di recente sembra che gli errori da parte della case editrici nostrane si siano moltiplicati.

              Einaudi, per esempio, qualche tempo fa, sbagliò la foto dell’autore in copertina; la Feltrinelli il nome dell’autore e ora tocca alla casa editrice Sperling & Kupfer che, assieme alla Piemme, cura la collana Pickwich con autori del calibro di Sveva Casati Modignani, Stephen King, Michael Connelly, Nicholas Sparks, ecc…

              Il libro in oggetto è una edizione economica di un libro già uscito nell’ottobre 2015 e ripubblicato il 28 marzo scorso che si intitola “Raffaello segreto“. Si tratta di un bel saggio in cui lo scrittore e storico dell’arte Costantino D’Orazio racconta e celebra il genio del pittore e architetto rinascimentale ripercorrendone la vita e le opere.

              "Raffaello segreto" edizione Pickwick. L'esterno della copia con errore è identico alla versione corretta ora nelle librerie.

              “Raffaello segreto” edizione Pickwick. L’esterno della copia con errore è identico alla versione corretta ora nelle librerie.

              Il libro è stato molto apprezzato dai lettori, forte anche dei due libri precedente dello stesso autore, “Leonardo segreto” e “Caravaggio segreto”, e di una scrittura chiara e appassionata.

              Vi parlo di questo libro in quanto con l’uscita dell’edizione economica, la Sperling & Kupfer ha fatto confusione con il contenuto delle pagine interne: l’inserto a colori, con le tavole di Raffaello che aiutano il lettore ad apprezzare ancora di più il genio di Urbino, contiene disegni di Leonardo Da Vinci!

              Un errore di impaginazione certamente dovuto all’esistenza del precedente volume “Leonardo segreto” in cui era contenuto. Probabilmente, quello che è successo è che sia stato copiato in toto l’inserto di Leonardo nel volume di Raffaello.

              Ovviamente, il libro è stato prontamente ritirato da tutte le librerie.

              Il valore? troppo presto per dirlo, ma si tratta comunque di una chicca per gli appassionati del genere.

              Pagina dei crediti del libro "Raffaello segreto" di Costantino D'Orazio.

              Pagina dei crediti del libro “Raffaello segreto” di Costantino D’Orazio.

              Pagine interne errate. Le tavole riproducono le opere di Leonardo Da Vinci e non di Raffaello.

              Pagine interne errate. Le tavole riproducono le opere di Leonardo Da Vinci e non di Raffaello.

              Altre pagine interne errate. Le tavole riproducono le opere di Leonardo Da Vinci e non di Raffaello.

              Altre pagine interne errate. Le tavole riproducono le opere di Leonardo Da Vinci e non di Raffaello.

               

               


              L’incipit:

              «RAFFAELLO Sanzio “non visse da pittore, ma da principe”.»
              (Costantino D’Orazio)

              Anno di pubblicazione: I edizione Pickwick marzo 2017
              Casa editrice: Sperling & Kupfer
              Prezzo originale: 9,90 Euro
              Pagine: 197


                Vuoi contattarci, in privato, in merito a questo post? riempi il modulo qui sotto.
                PER FAVORE, NEL MESSAGGIO, INDICA IL LIBRO A CUI FAI RIFERIMENTO.

                Il tuo nome (richiesto)

                La tua email (richiesto)

                Oggetto

                Il tuo messaggio

                 

                E anche Feltrinelli sbaglia una copertina

                Dopo Einaudi, anche la Feltrinelli commette un passo falso.
                Se la casa editrice di Torino sbagliò la foto di John Fante in copertina di un suo libro, Feltrinelli sbaglia il nome dell’autore Amos Oz, sulla copertina della sua ultima opera, chiamandolo Amoz (con la z) Oz.

                Copertina del libro di Amos Oz con errore di stampa. Il nome dell'autore ha una "z" al posto di una "s".

                Copertina del libro di Amos Oz con errore di stampa. Il nome dell’autore ha una “z” al posto di una “s”.

                Una distrazione non da poco, tale da dover ritirare tempestivamente tutte le copie dal mercato e condannarle al macero. E non crediamo siano poche essendo Oz (all’anagrafe Amos Klausner)  un autore abbastanza famoso.

                Ovviamente non è chiara la dinamica per la quale nessuno in Feltrinelli sia accorto del refuso fino a quando il libro non è stato consegnato alle librerie.

                E, a differenza della casa editrice Einaudi, che ha sfruttato con ironia l’errore commesso, la casa editrice milanese ha preferito lasciare passare l’accaduto senza clamore e pochi sono i quotidiani sui quali è apparsa la notizia.

                I collezionisti si sono messi subito alla ricerca di queste copie. Qualcuno su eBay, sfruttando la recente notizia, ha già messo in vendita il libro a 50 € e già venduto, ma per il momento il consiglio è di cercarlo in quelle piccole librerie dove il libro non è stato rispedito alla casa editrice come richiesto.

                L'errore riguarda solo la copertina, sul dorso il nome è riportato correttamente: Amos Oz.

                L’errore riguarda solo la copertina, sul dorso il nome è riportato correttamente: Amos Oz.

                 

                 

                L’incipit:

                «Polonia, inizio dell’inverno, 1939
                Un insegnante ebreo di nome Pomerantz fuggì dai tedeschi e si nascose nei boschi. Era un uomo tozzo con due occhi minuscoli e le mascelle spesse, quasi sardoniche. Sembrava la spia della commedia americana.»

                (Amos Oz)

                Anno di pubblicazione: 2017
                Casa editrice: Feltrinelli
                Prezzo originale: 16 Euro
                Pagine: 197


                  Vuoi contattarci, in privato, in merito a questo post? riempi il modulo qui sotto.
                  PER FAVORE, NEL MESSAGGIO, INDICA IL LIBRO A CUI FAI RIFERIMENTO.

                  Il tuo nome (richiesto)

                  La tua email (richiesto)

                  Oggetto

                  Il tuo messaggio

                  Chi è Robert Galbraith?

                  Scrisse un tale William Shakespeare:

                  “Che cosa c’è in un nome? Ciò che noi chiamiamo con il nome di rosa, anche se lo chiamassimo con un altro nome, serberebbe pur sempre lo stesso dolce profumo.” (Giulietta: atto II, scena II)

                  Probabilmente sì. Il profumo e le caratteristiche di qualcosa o qualcuno anche sotto mentite spoglie rimangono le stesse.
                  Ma per qualcuno, giocare ad essere un’altra persona può essere oltre che divertente (immaginare le reazione dei suoi più cari amici) anche liberatorio.

                  È successo, come spesso succede nella storia della letteratura, anche a una scrittrice che, dopo aver venduto più di 535 milioni di copie dei suoi libri (ma il numero è destinato a crescere ulteriormente proprio questa settimana*), ha deciso di liberarsi delle pressioni e di cominciare da capo.

                  “Ho scelto Robert, perché è uno dei nomi da uomo che preferisco, inoltre Robert Kennedy è stato uno dei miei eroi e perché, per fortuna, non lo avevo ancora usato per uno dei personaggi della serie di Harry Potter o per “Il seggio vacante”.
                  Galbraith, invece, è nato per un motivo un po’ strano. Quando ero una bambina, volevo davvero essere chiamata ‘Ella Galbraith’, e non ho idea del perché. Non sapevo nemmeno se il cognome esisteva, perché non riesco a ricordare di aver mai incontrato nessuno con questo cognome.  Sia come sia, il nome ha avuto un fascino su di me. In realtà avevo pensato di chiamarmi L. A. Galbraith, ma per ragioni abbastanza ovvie ho deciso che le iniziali erano una cattiva idea.” (tratto dal sito robert-galbraith.com)

                  I tre romanzi firmati da Robert Galbraith.

                  I tre romanzi firmati da Robert Galbraith.

                  Il primo libro di Robert Galbraith esce nel Regno Unito il 4 aprile 2013 per la Sphere Books e si intitola “The Cuckoo0’s Calling” (in Italiano “Il richiamo del cuculo” uscirà il 4 novembre dello stesso anno) e la prima edizione ha una tiratura di sole 1500 copie. In fondo, stiamo parlando di un esordiente.
                  La trama è quella di un giallo: l’investigatore privato – e veterano di guerra rimasto ferito –  Cormoran Strike viene ingaggiato per indagare sul presunto suicidio di una modella.

                  Quello che salta all’occhio agli editori e lettori è che questo Galbraith scrive bene. Scrive molto bene. E lo recensiscono con lodi. Lo scrittore Peter James al ‘Sunday Times’ dice perfino che aveva “pensato che fosse stato scritto da uno scrittore molto maturo e non da un esordiente”. Ma nel mondo dell’editoria non sbanca. È però sempre il quotidiano britannico che vuole vederci chiaro. Assume perfino un esperto di informatica per analizzare il linguaggio di Galbraith sostenendo che al netto di alcune parole, hai una altissima percentuale di probabilità di riconoscere, quello che lui definisce, il “DNA” dello scrittore.

                  La copertina della prima edizione inglese del libro "The Cuckoo's Calling" di Robert Galbraith.

                  La copertina della prima edizione inglese del libro “The Cuckoo’s Calling” di Robert Galbraith.

                  Ma ancora si brancola nel buio, fino a quando qualcuno commette un errore.
                  Sono le 23:34 di mercoledì 10 luglio 2013 e la giornalista India Knight twitta ai suoi 95mila follower che si sta godendo la lettura di un nuovo romanzo. Seguono un paio di commenti e alle 00:07 una follower @JudeCallegari commenta con un tweet bomba:

                  @JudeCallegari: “scritto da J.K. Rowling”

                  la ricostruzione di quello che è segue è più o meno:

                  @indiaknight: “Eh?”

                  @JudeCallegari: “È il suo pseudonimo […]”

                  @indiaknight: “Sul serio? Come lo sai?”

                  @JudeCallegari:“Sul serio. Un amico lavora per l’editore.”

                  Ma chi è Jude (Judith) Callegari? È un’amica di famiglia di Chris Gossage. Gossage è un avvocato britannico che rappresenta gli interessi di una cliente piuttosto importante: J.K. Rowling, l’autrice di Harry Potter.

                  Da qui in poi la notizia fa il giro del mondo. La signora Judith Callegari cancella il suo profilo Twitter. Amazon ha annunciato che dopo la notizia sulla reale identità dell’autore, le vendite sono aumentate nella sola mattinata di oggi di circa il 500.000%. [Fonte: La stampa.it]

                  Dalla 4709esima posizione in classifica su Amazon il libro arriva al numero 1. Dalle 1500 copie iniziali ne vengono prontamente stampate altre 140.000 per poi superare abbondantemente il milione.

                  Il commento di J.K. Rowling fu che “solo un ristretto numero di persone erano a conoscenza del mio pseudonimo e che non è  stato piacevole chiedersi per giorni come una donna che fino a quel momento non aveva mai sentito nominare prima aveva scoperto che molti dei suoi più vecchi amici non sapevano”.

                  L'interno della copertina della prima edizione a confronto con l'edizione ristampata dopo lo svelamento del pseudonimo.

                  L’interno della copertina della prima edizione a confronto con l’edizione ristampata dopo lo svelamento del pseudonimo.

                  Rowling decide di fare causa allo studio legale. Christopher Gossage e Judith Callegari vengono multati per 1000 Sterline dalla Solicitors Regulation Authority  per violazione della riservatezza. Queste mille sterline, assieme ai proventi delle vendite del libro, vengono dati in beneficenza al The Soldiers’ Charity. Un bel gesto senza dubbio.

                  Questa è la storia.
                  A “The Cuckoo0’s Calling” seguono altri due libri altrettanto belli: “The Silkworm” (in italiano: “Il baco da seta“) e il più recente “Career of Evil” (“La via del male“) editi in Italia dalla Salani Editrice, che vedono sempre Cormoran Strike e la sua assistente Robin Ellacott come protagonisti.
                  J.K. Rowling continua a utilizzare lo pseudonimo di Robert Galbraith.

                  Retro copertine diverse per la prima edizione e la ristampa.

                  Retro copertine diverse per la prima edizione e la ristampa.

                  Ma c’è ancora qualcosa da dire, su quelle copie della prima edizione di “The Cuckoo’s Calling”.

                  In un articolo precedente (che potete trovare qui) vi ho parlato di una libreria di Londra specializzata nella vendita di prime edizioni o di libri autografati. Bene, il proprietario di questo bellissimo negozio ha comprato prima che venisse rivelato la reale identità di Robert Galbraith, 250 copie del romanzo firmato dall’autore. Le ha ordinate sulla fiducia dopo aver letto il manoscritto.

                  Ha, quindi, iniziato a venderle come sempre al prezzo di copertina, cioè 16,99 £. E anche dopo l’uscita della notizia ha deciso di continuare a vendere le restanti copie al prezzo iniziale trattenendosi solo 4 copie per sé e per il suo staff.

                  Ora, chiariamo un particolare: stiamo parlando di libri autografi dall’autrice di Harry Potter. E come sempre, in questi casi, si tratta di materiale molto ricercato tra i collezionisti.

                  Le copie autografate (250 in tutto) della primissima edizione sono rimbalzate su tutti i negozi di aste online e su eBay. Il prezzo è attualmente intorno ai 4.500 Euro.

                  Delle restanti 1250 copie non autografe attualmente in circolazione, il prezzo medio è intorno ai 1.000-1.200 Euro.

                  La ristampa della prima edizione (vedi più in basso come riconoscerla) ha un valore intorno ai 100-150 Euro per una tiratura di 140mila copie.

                  La pagina dei crediti della prima edizione del libro "The Cuckoo's Calling".

                  La pagina dei crediti della prima edizione del libro “The Cuckoo’s Calling”.

                  La pagina dei crediti della prima ristampa del libro "The Cuckoo's Calling". Si riconosce per la scritta "Reprinted 2013 (twice)".

                  La pagina dei crediti della prima ristampa del libro “The Cuckoo’s Calling”. Si riconosce per la scritta “Reprinted 2013 (twice)”.

                  Autografo di J.K. Rowling con lo pseudonimo Robert Galbraith.

                  Autografo di J.K. Rowling con lo pseudonimo Robert Galbraith.

                  L'ologramma di J.K. Rowling che certifica le copie firmate dall'autrice.

                  L’ologramma di J.K. Rowling che certifica le copie firmate dall’autrice.

                  *mentre scrivo è uscito l’ottava libro della saga di Harry Potter (Harry Potter and the cursed child) che ha già battuto tutti i record di prevendita su Amazon e Barnes&Noble.

                   



                    Vuoi contattarci, in privato, in merito a questo post? riempi il modulo qui sotto.
                    PER FAVORE, NEL MESSAGGIO, INDICA IL LIBRO A CUI FAI RIFERIMENTO.

                    Il tuo nome (richiesto)

                    La tua email (richiesto)

                    Oggetto

                    Il tuo messaggio

                    Imprimatur, il libro censurato in Italia

                    Prime edizioni di Imprimatur a confronto: a sinistra edizione Mondadori (fuori catalogo) e a destra la nuova edizione Baldini & Castoldi.

                    Prime edizioni di Imprimatur a confronto: a sinistra edizione Mondadori (fuori catalogo) e a destra la nuova edizione Baldini & Castoldi.

                    ESISTE LA CENSURA?

                    Può un libro edito da una delle più importanti case editrici italiane, pubblicato in almeno quarantacinque paesi, tradotto in oltre venti lingue con una tiratura mondiale di almeno due milioni di copie, sparire dagli scaffali delle librerie italiane dopo aver avuto un discreto successo anche nel nostro paese (circa 9 mila copie e quarto posto in classifica dei libri più venduti)?
                    Sembra di sì.
                    È successo con il libro “Imprimatur”, un romanzo giallo a sfondo storico, ambientato nella Roma del 1683 a opera di Rita Monaldi e Francesco Sorti, romani al loro esordio come scrittori. Lei filologa classica, lui musicologo.
                    Iniziamo dalla trama per capire cosa può essere successo:

                    “Roma, settembre 1683. In una locanda nel cuore della Città Santa la morte improvvisa di un viaggiatore semina il panico: veleno o peste? Per paura del contagio, gli ospiti vengono rinchiusi in quarantena nelle loro stanze. Tra essi c’è l’abate Atto Melani, ex cantante castrato e ora agente segreto del Re Sole, deciso a scoprire cosa si celi dietro a quella strana morte.”

                    E ora chiariamo subito una cosa: non siamo davanti a degli autori alla “Dan Brown”. Qui, il romanzo fila via per circa 700 pagine, senza cadere mai nella fantasia storica. Tutti i fatti raccontati che fanno da sfondo alle avventure dei protagonisti (e i protagonisti stessi) sono realmente esistiti e documentati.

                    Ogni fatto raccontato, in una trama di fantasia, nasce da accurate e rigorose ricerche storiche fatte dagli scrittori negli Archivi segreti vaticani e nell’Archivio di Stato a Roma. E cosa esce da questa ricerca? cosa viene messo in discussione? presto detto: la figura di Papa Innocenzo XI.
                    E il ritratto di Papa Odescalchi non è dei più lusinghieri. Sostanzialmente gli viene attribuita la colpa di aver alla fine finanziato la rivoluzione protestante in Inghilterra per scopri di lucro.

                    Qualcuno nello Stato pontificio sa che Papa Innocenzo XI non è totalmente al riparo dalle indiscrezioni che macchiano la sua immagine pubblica. Infatti, la santificazione di questo Papa continua ad avere degli intoppi: morto nel 1689 la beatificazione si blocca più volte e ci si riesce solo nel 1956. E proprio quando nel 2001 il Vaticano riprende in mano il processo di santificazione esce questo libro sulla chiacchierata figura di questo papa. Certo, è un romanzo di fantasia, ma gli autori sottolineano la veridicità delle fonti e sono disposti a indicare la posizione dei documenti.

                    Cosa succede quindi?
                    A Papa Giovanni Paolo II non resta altro che ripiegare sulla beatificazione di Marco d’Aviano, un sottoposto di Innocenzo XI a Vienna.
                    E, nonostante la seconda ristampa, la Mondadori ritira il libro dal mercato. Nega che ci siano stati pressioni. Può darsi che sia così, ma da quel momento i libri di Monaldi e Sorti diventato materiale da maneggiare con cura e nessun editore in Italia si fa avanti né la ripubblicazione del primo romanzo né per i seguenti. E si che all’estero i loro libri vendono eccome!

                    Facendo le dovute proporzioni, è un po’ come se Dan Brown non pubblicasse negli Stati Uniti o Ken Follett in Gran Bretagna. Il caso di Francesco Sorti e Rita Monaldi, autori italiani di «gialli» a sfondo storico scritti (ovviamente) nella loro madre lingua e pubblicati (e questo è un po’ meno ovvio) in 60 Paesi e 26 lingue diverse, ma non nel loro Paese, è di quelli che dovrebbe far riflettere l’editoria italiana.
                    Corriere della Sera, 23 giugno 2013

                    Le retro copertine delle edizioni di Imprimatur (Mondadori a sinistra, Baldini & Castoldi a destra).

                    Le retro copertine delle edizioni di Imprimatur (Mondadori a sinistra, Baldini & Castoldi a destra).

                    IL SUCCESSO INTERNAZIONALE
                    Il Daily Telegraph, il Times, il Times Literary Supplement, l’Independent (solo per citare alcuni quotidiani del Regno Unito) si dichiarano entusiasti del lavoro della coppia Monaldi e Sorti.
                    Si sprecano parole di lode. La preparazione storica e la narrazione degli eventi è ineccepibile dicono. Non ci si annoia pur essendo un libro molto erudito. “Allievi che superano il Maestro” dicono di loro citando Umberto Eco e i riferimenti al successo de “Il nome della rosa”. Vengono invitati in tutti i maggiori Festival letterali mondiali e vengono trattati come delle star. Per le loro accurate ricerche vengono riconosciuti come storici e trattati come tali.

                    Le diverse dimensioni del libro, Baldini & Castoldi ha puntato un formato più grande di qualche cm.

                    Le diverse dimensioni del libro, Baldini & Castoldi ha puntato un formato più grande di qualche cm.

                    BALDINI & CASTOLDI
                    Il mercato dell’editoria non è cieco. Le classifiche europee si conoscono. Monaldi e Sorti scrivono in Italiano ma è l’editore olandese che si prende cura di loro. Siamo davanti al paradosso: gli autori scrivono best sellers in una lingua di un Paese dove i loro romanzi non escono.
                    Dopo la Mondadori, e dopo numerosi tentativi da parte di Sorti di tornare a essere pubblicati in Italia ormai è chiaro che nessun editore è interessato ai loro libri.
                    Passano 12 anni e solo nel dicembre 2014, arriva una email da parte dell’ufficio della Baldini&Castoldi, per conto del nuovo direttore Corrado Melasso.
                    È sua volontà, infatti, riportare in patria, almeno letterariamente i due scrittori. Melasso confida di aver “divorato Imprimatur quando aveva diciassette anni”.

                    “Da quel lontano 2002 ha sempre desiderato leggere in italiano il seguito, e l’incipit di Secretum – pubblicato in esclusiva su MicroMega – ha fatto sanguinare ancora la vecchia ferita. Melluso vuole ora tutta la produzione dei due transfughi”
                    (postfazione di Stefano Berni per Imprimatur edito da Baldini e Castoldi)

                    I due autori, usciti da questo embargo durato più di 12 anni, oggi continuano a vivere e a scrivere a Vienna. Come riportato dalla biografia sul sito della casa editrice: “hanno pubblicato finora nove libri, bestsellers internazionali, di cui cinque romanzi con protagonista Atto Melani: Imprimatur, Secretum, Veritas, Mysterium e Dissimulatio.” I primi tre disponibili, finalmente, di nuovo in Italia.

                    Un vero esperto di Imprimatur, rimane indubbiamente Stefano Berni, autore di diverse pubblicazioni su libri rari e introvabili tra cui “Il caso Imprimatur“.

                    Tornando al libro, la prima edizione Mondadori è davvero piuttosto introvabile. Appare e scompare su eBay a un prezzo medio di 70/100 euro. Se la cercate,  fate attenzione che non si tratti di una seconda edizione.

                    Dettaglio della prima edizione di Imprimatur della Mondadori nella pagina copyright.

                    Dettaglio della prima edizione di Imprimatur della Mondadori nella pagina copyright.

                    Edizione Mondadori. Risvolto della copertina.

                    Edizione Mondadori. Risvolto della copertina.

                     

                     


                      Vuoi contattarci, in privato, in merito a questo post? riempi il modulo qui sotto.
                      PER FAVORE, NEL MESSAGGIO, INDICA IL LIBRO A CUI FAI RIFERIMENTO.

                      Il tuo nome (richiesto)

                      La tua email (richiesto)

                      Oggetto

                      Il tuo messaggio