La pietra del vecchio pescatore di Pat O’Shea, un capolavoro fantasy quasi dimenticato

Negli Anni 80, in Italia, la letteratura fantastica visse probabilmente il suo periodo d’oro potendo contare su un pubblico in costante crescita (per poi calare un po’ in attesa dell’arrivo di scrittori con J.K. Rowling o Philip Pullman) e con un’enorme pubblicazione di titoli di qualità da quasi tutte le case editrici, in primis Longanesi e Rizzoli.

Chi oggi ha tra i quaranta e i cinquant’anni avrà avuto sicuramente modo di imbattersi, in adolescenza, in nomi come Terry Brooks, Terry Pratchett, Michael Ende o Marion Zimmer Bradley. Tutti autori di romanzi fantasy i cui libri vengono ristampati ancora oggi.

Ai nomi appena citati però c’è da aggiungere una scrittrice irlandese che con il suo romanzo La pietra del vecchio pescatore ottenne un grande successo di critica e pubblico: Pat O’Shea (vero nome Patricia Mary Shiels O’Shea).

La prima edizione italiana (1988) de "La pietra del vecchio pescatore" a confronto con la prima edizione inglese (1985).

La prima edizione italiana (1988) de “La pietra del vecchio pescatore” a confronto con la prima edizione inglese (1985).

O’Shea, irlandese classe 1931, rimase orfana in giovane età e fu allevata, assieme ai fratelli, dalla sorella maggiore. Trasferitasi con la famiglia a Manchester, trovò lavoro in una libreria e iniziò a scrivere spettacoli teatrali di un certo successo, richiesti e prodotti dalla Library Theatre e anche dalla BBC Northern Ireland.

Ma è nel 1969 che Pat O’Shea inizia a scrivere quello che diventerà il suo capolavoro, il suo lascito nella letteratura fantastica con – appunto – La pietra del vecchio pescatore. Un librò che verrà pubblicato ben tredici anni dopo, un tempo di scrittura piuttosto lungo, ma necessario a curare nei minimi dettagli la storia raccontata e il linguaggio utilizzato.

La storia dei due protagonisti, Pidge, dieci anni, e di sua sorella Bridgit in lotta con la Morrigan, la dea delle battaglie, è immersa nella mitologia celtica, con tutte le sue leggende e le sue creature, nel folklore irlandese. L’apprezzamento fu tale che oggi nel Regno Unito questa storia è ormai unanimemente considerata un classico per l’infanzia.

Il dorso della prima edizione italiana (1988) de "La pietra del vecchio pescatore" a confronto con il dorso inglese (1985).

Il dorso della prima edizione italiana (1988) de “La pietra del vecchio pescatore” a confronto con il dorso inglese (1985).

Il dorso della prima edizione italiana (sopra) a confronto con il dorso inglese (sotto).

Il dorso della prima edizione italiana (sopra) a confronto con il dorso inglese (sotto).

La prima edizione inglese, dal titolo The Hounds of the Morrigan, esce nel 1985 per la Oxford University Press. Conta 469 pagine compreso il glossario delle parole gaeliche alla fine del volume e la copertina del libro è di color marrone con incisioni oro riportanti il titolo, il nome dell’autrice e quello della casa editrice. Il prezzo, riportato nell’aletta anteriore della sovraccopertina, è di £ 9,95. L’illustrazione per la sopraccoperta a doppia pagina è affidata al talento di Stephen Lavis che tra i suoi lavori annovera anche le illustrazioni dell’edizione inglese delle Cronache di Narnia di C.S. Lewis.

L’illustrazione è talmente bella che la Longanesi decide di prenderla pari pari senza grosse modifiche per l’edizione italiana che uscirà tre anni dopo, nell’ottobre 1988, sulla scia delle molte traduzioni internazionali.
Il volume italiano, rispetto all’edizione inglese, è un po’ più basso e un po’ più corposo (488 pagine contro 469) pur presentando un font più piccolo rispetto all’originale. La ragione è da ritrovarsi nella grammatura delle pagine, da noi più spessa.

Un’altra evidente differenza sta nella copertina del volume, in tela e di colore verde, con il titolo e il nome dell’autrice incisi in vernice oro sul bordo, ma con la presenza sul fronte di una bellissima incisione su tela di una margherita racchiusa in un motivo celtico rotondo.

Il dorso della prima edizione italiana (in verde) a confronto con il dorso inglese (in marrone).

Il dorso della prima edizione italiana (in verde) a confronto con il dorso inglese (in marrone).

La copertina dell'edizione italiana de "La pietra del vecchio pescatore" con uno stemma impresso sulla tela di color verde.

La copertina dell’edizione italiana de “La pietra del vecchio pescatore” con uno stemma impresso sulla tela di color verde.

Mentre la prima edizione italiana è ancora facilmente recuperabile online, l’edizione inglese sembra essere completamente scomparsa dal mercato. Diverse ricerche non hanno riportato a nessun risultato apprezzabile se non a poche prime edizioni americane, riconoscibili perché pubblicate dalla Holiday House di New York nel 1986 e non Oxford University Press.

Dati di stampa della prima edizione italiana de "La pietra del vecchio pescatore" di Pat O'Shea. Longanesi & C., 1988.

Dati di stampa della prima edizione italiana de “La pietra del vecchio pescatore” di Pat O’Shea. Longanesi & C., 1988.

Dati di stampa della prima edizione inglese de "The hounds of the Morrigan" di Pat O'Shea. Oxford University Press, 1985.

Dati di stampa della prima edizione inglese de “The hounds of the Morrigan” di Pat O’Shea. Oxford University Press, 1985.

Il dorso della prima edizione italiana (in verde a sinistra) a confronto con il dorso inglese (in marrone a destra).

Il dorso della prima edizione italiana (in verde a sinistra) a confronto con il dorso inglese (in marrone a destra).

 

 

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L’incipit dell’edizione italiana:
«Levandosi in alto, su su, salirono in cielo e volarono. Da ovest e oltre l’ovest, controvento e col vento, sorpassarono innumerevoli lune e soli. Una rise e, brevemente, portò fra i capelli un diadema di gocce di pioggia iridate. Poi diede malignamente un calcetto a una nube e provoco una pioggia, che riempì d’acqua una barca.»
(Pat O’Shea)

Anno di pubblicazione: ottobre 1988
Casa editrice: Longanesi & C.
Prezzo originale: 25.000 Lire
Pagine: 488

L’incipit dell’edizione inglese:
«Rising up into the air, they took the sky and flew. From west and beyond west, into the wind and through it, they came past countless moon and suns. One laughed and briefly wore a scarf of raindrops in her hair, and then with wicked feet she kicked a cloud and caused rain to swamp a boat.»
(Pat O’Shea)

Anno di pubblicazione: ottobre 1988
Casa editrice: Longanesi & C.
Prezzo originale: 25.000 Lire
Pagine: 488

Autobiografia di uno yogi, la prima edizione italiana.

A volte si arriva a un libro passando per strade davvero particolari.

Copertina della prima edizione italiana di "Autobiografia di uno yogi", Roma Astrolabio, 1951.

Copertina della prima edizione italiana di “Autobiografia di uno yogi”, Roma Astrolabio, 1951.

In questo caso, tutto ha preso il via cercando su internet una frase in particolare che avevo letto qualche anno fa. La frase, secondo molti, era l’ultima pronunciata da George Harrison, il chitarrista dei Beatles, in punto di morte, ovvero:

Everything else can wait, but the search for God cannot wait.”
“Tutto può attendere, ma non la ricerca di Dio.”

Potrebbe sembrare una frase particolare per un chitarrista rock di fama mondiale, ma è giusto – e forse banale – ricordare che Harrison fu anche il più spirituale dei Beatles: affascinato dalla cultura indiana, per tutta la vita si dedicò alla meditazione e fu lui, nel 1968, a trascinare tutto il gruppo per un periodo in India influenzando notevolmente la musica del gruppo in quegli anni (soprattutto quella del The White AlbumOb-la-di Ob-la-da, Back in the U.S.S.R., Dear Prudence, Blackbird sono alcuni tra i brani scritti in India dai quattro di Liverpool).

Sfogliando però i risultati della ricerca, scopro che questa celebre frase in verità non è stata pronunciata per la prima volta da Harrison, risultando quindi una citazione, ma da Paramahansa Yogananda.

Il nome forse per la pronuncia non immediata, vi dirà poco ma il suo libro più famoso probabilmente vi sarà capitato più volte davanti gli occhi nelle librerie: Autobiografia di uno yogi.

Pagina interna con i ringraziamenti di Paramhansa Yogananda nella prima edizione italiana di "Autobiografia di uno yogi", Roma Astrolabio, 1951.

Pagina interna con i ringraziamenti di Paramhansa Yogananda nella prima edizione italiana di “Autobiografia di uno yogi”, Roma Astrolabio, 1951.

L’autobiografia di questo yogi e guru nato in India ma trasferitosi successivamente negli Stati Uniti uscì sul mercato statunitense  nel 1946 e divenne in poco tempo un best-seller internazionale tradotto in più di 35 lingue. Il suo merito è di essere una delle prime opere a far conoscere al pubblico occidentale la filosofia vedica.
Il libro influenzò molto anche la cultura giovanile degli anni Sessanta e Settanta, compresa la musica pop e rock dell’epoca, basti pensare che il Maestro di Yogananda, Sri Yukteswar, fu inserito nella copertina dell’album dei Beatles “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band” (probabilmente grazie a Harrison) e gli Yes realizzano addirittura un concept album ispirato a questa biografia.

Il libro narra la vita materiale e spirituale di Yogananda, ma è anche ricchissimo di elementi di culture di altre religioni come quella ebraica e cristiana, visti attraverso un’interpretazione vedica.

In Italia, la prima edizione completa (cioè con tutti gli scritti inseriti successivamente alla prima edizione americana del 1946) è stata pubblicata nel febbraio 1951 dalla casa editrice romana Astrolabio, nata nel 1944.

La traduzione delle quasi 500 pagine fu affidata a Maria De Sanna, nome presente nella pagina dei crediti, dove viene anche riportato anche un interessante elenco delle otto edizioni precedenti dell’opera stampate all’estero tra il 1949 e il 1950 (Londra, Parigi, Deventer, Praga, Dakshineswar, Copenhagen, Monaco e Buenos Aires).

Frontespizio e pagina dei crediti della prima edizione italiana di "Autobiografia di uno yogi", Roma Astrolabio, 1951.

Frontespizio e pagina dei crediti della prima edizione italiana di “Autobiografia di uno yogi”, Roma Astrolabio, 1951.

Il libro riporta anche un ringraziamento da parte dell’autore, risalente al 1945, e una prefazione di W.Y. Evans-Wentz (antropologo e scrittore americano, pioniere nello studio del buddismo tibetano e noto soprattutto per la pubblicazione della prima traduzione inglese del Libro tibetano dei morti nel 1927).

La prima edizione italiana – che non presenta sopraccoperte, ma solo una copertina in cartoncino marrone chiaro – è piuttosto ricercata e ha un valore, al momento, di circa 100 euro.

Parte dell'indice del volume "Autobiografia di uno yogi", Roma Astrolabio, 1951.

Parte dell’indice del volume “Autobiografia di uno yogi”, Roma Astrolabio, 1951.

Dati di stampa del volume "Autobiografia di uno yogi", Roma Astrolabio, 1951.

Dati di stampa del volume “Autobiografia di uno yogi”, Roma Astrolabio, 1951.

Retrocopertina della prima edizione italiana di "Autobiografia di uno yogi", Roma Astrolabio, 1951.

Retrocopertina della prima edizione italiana di “Autobiografia di uno yogi”, Roma Astrolabio, 1951.

 

 

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L’incipit:
«L’aspetto caratteristico della cultura indiana è sempre stato la ricerca delle verità supreme ed il conseguente rapporto discepolo-guru. La mia via mi condusse verso un saggio che rassomigliava a Cristo, la cui bellissima vita fu scolpita per i secoli a venire. Egli era uno di quei grandi maestri che sono l’unica ricchezza rimasta all’India. Poiché ne sorgono in seno ad ogni generazione, essi hanno salvato il loro paese dal destino di Babilonia e dell’Egitto.»
(Paramahansa Yogananda)

Anno di pubblicazione: 1951
Casa editrice: Astrolabio
Prezzo originale: Lire 2.000
Pagine: 467

Alice di Silvio Berlusconi Editore

Nel 1990, su un’idea di Marcello Dell’Utri allora presidente di PublItalia, fu fondata una casa editrice che cinque anni dopo verrà ceduta alla Arnoldo Mondadori Editore. Il nome di questa casa editrice era Silvio Berlusconi Editore.

Come ci ricorda Wikipedia: La casa editrice portò al successo il settimanale popolare “TV Sorrisi e Canzoni” e, con una mutuazione del marchio, pubblicò la collana Biblioteca dell’Utopia, serie di testi d’occasione per i clienti Fininvest […]. La casa inoltre editò edizioni limitate numerate e stampate al torchio a mano. Dal 1993 al 1995 espose al Salone del Libro di Torino. Tutti i documenti inerenti alla Casa editrice si possono trovare alla Fondazione Biblioteca di Via Senato in Via Senato.

Insomma una breve ma appassionata avventura editoriale. Come accennato sopra, la casa editrice si concentrò anche sulla produzione di libri pregiati, con tirature limitate e di pregio. Una di queste fu Alice nel Paese delle Meraviglie, qui intitolato però semplicemente Alice, il capolavoro di Lewis Carroll.

Libro e cofanetto dell'edizione limitata di "Alice" (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore.

Libro e cofanetto dell’edizione limitata di “Alice” (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore.

Vediamolo nei dettagli: l’elemento che salta subito all’occhio è il colore scelto per rivestire sia il libro che il cofanetto, ovvero il bianco. Pure il titolo è in bianco, realizzato in rilievo.

Libro e cofanetto dell'edizione limitata di "Alice" (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore.

Libro e cofanetto dell’edizione limitata di “Alice” (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore.

Pubblicato nel 1993 – dotato di copertina rigida e di una custodia in cartoncino con stampa a rilievo sul fronte e sul retro –  il libro, con le sue 159 pagine, è un concentrato di bellezza per merito delle illustrazioni a colore di Giovanni Grasso Fravega stampate sulla carta pregiata Fedrigoni Tintoretto, decisamente robusta.

Si apprende dal web che Giovanni Grasso Fravega (classe 1938) è un pittore e uno studioso d’arte antica genovese. La sua produzione artistica, rara e preziosa, è composta essenzialmente da acquarelli e pastelli su carta. I temi prediletti sono figure umane, animali e fantastiche, collocate su uno sfondo che richiama alla mente un ricamo o la tessitura di un arazzo antico.

Risvolto di "Alice" (Silvio Berlusconi Editore, 1993) con inserto e segnalibro.

Risvolto di “Alice” (Silvio Berlusconi Editore, 1993) con inserto e segnalibro.

Frontespizio dell'edizione di pregio di "Alice" (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore.

Frontespizio dell’edizione di pregio di “Alice” (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore.

Tornando al volume, la prefazione è curata da Piero Bertolucci e Anna Ravano, mentre all’interno è presente un inserto di quattro pagine con un testo di Antioni Faeti ‘La bambina che fuggiva’ e un segnalibro.

Infine in molte copie è presente un ex libris aziendale molto interessante che ne potrebbe aumentare il valore: il libro infatti divenne un omaggio distribuito ai presenti a una convention Mediaset tenutasi a Venezia tra il 10 e il 12 novembre 1996. E, particolare ancora più interessante, le copie furono distribuite ad personam.

Ex-libris presente sulle copie del volume distribuito alla convention Mediaset nel 1996.

Ex-libris presente sulle copie del volume distribuito alla convention Mediaset nel 1996.

È un libro davvero prezioso, oltre che per le qualità intrinseche, anche perché cattura al suo interno una storia editoriale breve ma importante e un pezzettino di una realtà aziendale che negli anni ’90 segnò lo sviluppo di questo Paese.

La valutazione del volume, a oggi, supera i 400 euro, ma il consiglio è di verificarne prima le condizioni. La delicatezza del volume è data dalla carta bianca utilizzata per la copertina e per il cofanetto (praticamente impossibile da pulire) e dalla integrità di quest’ultimo.

Pagine interne dell'edizione di pregio di "Alice" (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore.

Pagine interne dell’edizione di pregio di “Alice” (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore.

Pagine interne dell'edizione di pregio di "Alice" (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore.

Pagine interne dell’edizione di pregio di “Alice” (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore.

Pagine interne dell'edizione di pregio di "Alice" (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore.

Pagine interne dell’edizione di pregio di “Alice” (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore.

Dati di stampa dell'edizione di "Alice" (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore per Publitalia '80.

Dati di stampa dell’edizione di “Alice” (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore per Publitalia ’80.

Dati di stampa dell'edizione di "Alice" (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore per Publitalia '80.

Dati di stampa dell’edizione di “Alice” (nel Paese delle Meraviglie) pubblicata nel 1993 dalla casa editrice Silvio Berlusconi Editore per Publitalia ’80.

 

 



L’incipit:
«Alice cominciava a non poterne più di starsene seduta sull’argine accanto alla sorella, e di non avere niente da fare: una volta o due aveva provato a dare una sbirciatina nel libro che questa stava leggendo, ma avevo visto che non c’erano né figure né dialoghi, «e a che serve un libro» pensò Alice «senza figure o dialoghi?».»
(Lewis Carroll)
Anno di pubblicazione: 1993
Casa editrice: Silvio Berlusconi editore
Prezzo originale:  n.d.
Pagine: 159

L’ombra del vento di Carlos Ruiz Zafón compie 15 anni

Carlos Ruiz Zafón, per alcuni (compreso il sottoscritto), è uno dei migliori scrittori contemporanei. Sicuramente lo scrittore spagnolo più letto dopo Cervantes. 

Nato a Barcellona nel 1964, vive da quasi trent’anni a Los Angeles affiancando per molti anni la sua attività di romanziere a quella di sceneggiatore. 

Nonostante, o forse, proprio perché ne conosce bene i meccanismi, Zafón non permetterà mai che i suoi libri diventino dei film. È stato molto chiaro a proposito in più occasioni:

«Nulla può raccontare una storia con la ricchezza e la profondità di un libro. Adattare [per il cinema] una mia opera sarebbe come tradirla. Se la tocchi esplode. Nessuno può migliorarla perché nessuno sa com’è stata messa insieme. Molti espedienti narrativi sono spinti al limite. Esploderebbe.»

Ciò nonostante, il lavoro da sceneggiatore gli ha permesso di sviluppare uno stile narrativo molto cinematografico. Lo sviluppo della trama e il relazionarsi dei personaggi devono molto al linguaggio cinematografico che tiene incollato il lettore fino all’ultima pagina del romanzo.

Le tre edizioni italiane de L'ombra del vento messe a confronto. A sinistra la prima edizione del 2004, in mezzo l'edizione speciale illustrata del 2005 e a destra la nuova edizione cartonata del 2019.

Le tre edizioni italiane de L’ombra del vento messe a confronto. A sinistra la prima edizione del 2004, in mezzo l’edizione speciale illustrata del 2005 e a destra la nuova edizione cartonata del 2019.

Zafón, che nella prima parte della sua carriera di scrittore ha scritto diversi libri per bambini/ragazzi (come Le luci di settembre, Il palazzo della mezzanotte, Il principe della nebbia e Marina) è riuscito ad arrivare a un successo mondiale tramite il passaparola tra i lettori – prima spagnoli e poi di ogni nazionalità – con quello che viene considerato il suo capolavoro: L’ombra del vento (La sombra del viento in originale). 

Vediamo di cosa parla:

Nel 1945 il giovane protagonista, Daniel Sempere, vive con il padre, proprietario di un modesto negozio di libri usati, a Barcellona. Daniel, che è anche la principale voce narrante del romanzo, si sveglia all’alba del suo undicesimo compleanno angosciato perché non ricorda più il volto della madre, deceduta alla fine della guerra a causa del colera. La stessa mattina, il padre lo porta nel Cimitero dei Libri Dimenticati: una labirintica e gigantesca biblioteca, nella quale vengono conservati migliaia di volumi sottratti all’oblio.

Qui lo invita, secondo tradizione, ad adottare uno dei libri e a promettere di averne cura per tutta la vita. La scelta ricade su L’ombra del vento dello sconosciuto autore Julián Carax. Daniel ne è rapito e legge il libro tutto d’un fiato. Il suo entusiasmo lo porta a cercare altri libri dello stesso autore, ma scopre che quella in suo possesso potrebbe essere l’unica copia sopravvissuta di tutte le opere di Carax. Inoltre Daniel verrà tallonato da un uomo misterioso, dalle fattezze macabre che da anni cerca gli scritti di Carax per darli alle fiamme. Si farà chiamare Laín Coubert, personaggio presente anche nei libri dello scrittore, dove rappresenta il Diavolo in persona.

Tutte le vicende e le ricerche di Daniel si intrecciano con la storia della decadente Barcellona, ferita dalla guerra civile e dal franchismo, raffigurata spesso con toni foschi e sotto una pioggia battente. Daniel inizia a indagare sul mistero riportando alla luce storie di famiglie distrutte, amori fatali e proibiti, infanzie difficili, incondizionata amicizia, lealtà assoluta e follia omicida. Una ricerca che dura un decennio e che accompagna Daniel nella sua crescita, fino a quando diventa un uomo. Tale ricerca mette in evidenza tutta una serie di eventi e circostanze simili a quelli della vita di Carax, fino a scoprirne l’indicibile segreto. (Fonte: Wikipedia)

Le avventure dei protagonisti non finiscono con l’ultima pagina del romanzo. Anzi. 

Zafón, oltre a L’ombra del vento, ha scritto altri 3 libri ambientati nel mondo del Cimitero dei Libri dimenticati e tutti insieme compongono e completano lo stesso universo letterario. Una tetralogia che lo scrittore spagnolo ha descritto come quattro ingressi nello stesso labirinto. Il lettore può scegliere l’ingresso che preferisce, non c’è un ordine di lettura lineare e predefinito. Ma solo alla fine del quarto volume tutto il meccanismo va perfettamente a posto e si rimane incantati dal suo talento di scrittore. 

L'autografo di Carlos Ruiz Zafón sulla prima edizione italiana de "L'ombra del vento". Mondadori, 2004.

L’autografo di Carlos Ruiz Zafón sulla prima edizione italiana de “L’ombra del vento”. Mondadori, 2004.

Moltissimi lettori si sono fermati al primo libro della serie, molti hanno letto anche il secondo volume e ne erano rimasti un po’ delusi o semplicemente spiazzati. Il secondo libro della saga in effetti, non essendo il sequel del primo, sembra estraneo ai fatti narrati nel volume precedente. In verità non è così. Basta una frase nel capitolo finale a svelare la relazione tra i due volumi. 

Zafón, come dicevo, sa cosa scrive e sa come scriverlo. Non ha fretta. Ha potuto permettersi di aspettare e fare aspettare anni  i suoi milioni di lettori pur di strutturare al meglio il suo mondo di fantasia dove tutto combacia e lavora in modo così preciso che ricorda l’interno degli orologi meccanici da lui tanto amati.

I libri di Zafón in Italia sono attualmente pubblicati dalla Mondadori. E qui ne presento tre edizioni uscite negli anni che hanno fatto la storia del romanzo:

  • La prima edizione italiana (con fascetta) autografata del 2004
  • L’edizione ampliata con le immagini del fotografo Francesc Català Roca, di una Barcellona misteriosa come quella presente nel libro del 2005
  • La nuova edizione appena uscita che restituisce un po’ di fascino antico che ben si avvicina ai fatti narrati nel libro.
I tre dorsi delle tre edizioni de "L'ombra del vento" a confronto. Indubbiamente la nuova edizione, in questo caso, ha molto più fascino delle precedenti.

I tre dorsi delle tre edizioni de “L’ombra del vento” a confronto. Indubbiamente la nuova edizione, in questo caso, ha molto più fascino delle precedenti.

La prima edizione italiana de L'ombra del vento di Carlos Ruiz Zafón. Mondadori, 2004.

La prima edizione italiana de L’ombra del vento di Carlos Ruiz Zafón. Mondadori, 2004.

Copertina dell'edizione illustrata del 2005 de "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafón.

Copertina dell’edizione illustrata del 2005 de “L’ombra del vento” di Carlos Ruiz Zafón.

Dettagli della copertina della nuova edizione 2019 de "L'ombra del vento" per Oscar Draghi di Mondadori.

Dettagli della copertina della nuova edizione 2019 de “L’ombra del vento” per Oscar Draghi di Mondadori.

La prima edizione, uscita in Italia nel maggio 2004, fa parte della collana di Mondadori “Scrittori italiani e stranieri”, conta 438 pagine e le dimensioni sono quelle classiche del romanzo Mondadori. All’interno non ci sono illustrazioni, costava 18 euro e uscì in Italia due anni dopo il grande successo in Spagna nato dal passaparola tra i suoi lettori.

Pagina dei crediti della prima edizione illustrata de "L'ombra del vento" di novembre 2005.

Pagina dei crediti della prima edizione illustrata de “L’ombra del vento” di novembre 2005.

Un anno dopo esce, sempre per Mondadori, una edizione ampliata del romanzo con le fotografie in bianco e nero del grande fotografo spagnolo Francesc Català Roca (1922-1998): soprannominato il Cartier-Bresson spagnolo, fu un fotografo documentarista che raccontò la Spagna sofferente e massacrata dalla guerra civile interna.
Tra le numerose affascinanti immagini, troviamo a pagina 402 anche la fotografia che fa da copertina al libro, quella di un padre che tiene per mano un bambino immersi in una nebbia mattutina per le strade di Barcellona.
Il volume ha dimensioni maggiori rispetto alla prima edizione, nel risvolto ci sono due mappe di Barcellona all’epoca della narrazione dei fatti e veniva venduto a 25 euro. Indubbiamente una edizione molto bella.

Risvolto della edizione illustrata del 2005 che riporta una cartina di Barcellona.

Risvolto della edizione illustrata del 2005 che riporta una cartina di Barcellona.

Pagina interna dell'edizione illustrata de "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafón.

Pagina interna dell’edizione illustrata de “L’ombra del vento” di Carlos Ruiz Zafón.

Pagina interna dell'edizione illustrata de "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafón.

Pagina interna dell’edizione illustrata de “L’ombra del vento” di Carlos Ruiz Zafón.

E ora veniamo all’ultima edizione, uscita nei negozi il 5 novembre scorso, sempre per Mondadori, ma nella collana Oscar Draghi, una sezione della casa editrice che si occupa di pubblicare e ripubblicare, romanzi “in formati e materiali esclusivi di grande impatto, per libri di culto da collezionare” (fonte: sito Mondadori).
La prima cosa che colpisce di questa edizione è l’effetto anticato che la casa editrice milanese ha voluto dare alla copertina rigida del libro. Un’idea davvero ben realizzata, soprattutto al tatto, dove si avvertono le differenze anche di granulosità dei materiali. Le scritte, giallo oro, sono in alcune parti realizzate con foglie d’oro che aiutano nel complesso ad aumentare l’effetto realistico di un libro antico.
Un’edizione che tenta di rendere finalmente giustizia a questo grande romanzo contemporaneo e lo fa in buonissima parte. Le uniche mancanze – a mio parere – riguardano la carta utilizzata (di stampo più economico rispetto ai romanzi di nuova uscita Mondadori) e il loro effetto invecchiato stampato che nelle prime pagine risulta stampato storto nelle prime pagine.
Indubbiamente però è apprezzabile la volontà di dare una ristampa a questo volume. La speranza è quella che la ristampa continui con gli altri tre volumi della tetralogia.

Dorso anticato della copertina della nuova edizione de "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafón. Mondadori, 2019.

Dorso anticato della copertina della nuova edizione de “L’ombra del vento” di Carlos Ruiz Zafón. Mondadori, 2019.

Risvolto della nuova edizione illustrata del 2019.

Risvolto della nuova edizione illustrata del 2019.

Frontespizio della nuova edizione illustrata. Mondadori, 2019.

Frontespizio della nuova edizione illustrata. Mondadori, 2019.

Pagina dei crediti della nuova versione illustrata. Mondadori, 2019.

Pagina dei crediti della nuova versione illustrata. Mondadori, 2019.

Piccolo difetto di allineamento della stampa con effetto anticato sulle prime pagine della nuova edizione de "L'ombra del vento". Mondadori, 2019.

Piccolo difetto di allineamento della stampa con effetto anticato sulle prime pagine della nuova edizione de “L’ombra del vento”. Mondadori, 2019.

Piccolo difetto di allineamento della stampa con effetto anticato sulle prime pagine della nuova edizione de "L'ombra del vento". Mondadori, 2019.

Piccolo difetto di allineamento della stampa con effetto anticato sulle prime pagine della nuova edizione de “L’ombra del vento”. Mondadori, 2019.

Dettaglio in oro della copertina della nuova edizione de "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafón. Mondadori, 2019.

Dettaglio in oro della copertina della nuova edizione de “L’ombra del vento” di Carlos Ruiz Zafón. Mondadori, 2019.

Pagina interna dell'edizione illustrata de "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafón.

Pagina interna dell’edizione illustrata de “L’ombra del vento” di Carlos Ruiz Zafón.

Retro copertina della nuova edizione de "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafón. Mondadori, 2019.

Retro copertina della nuova edizione de “L’ombra del vento” di Carlos Ruiz Zafón. Mondadori, 2019.

Prezzo della nuova edizione de "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafón. Mondadori, 2019.

Prezzo della nuova edizione de “L’ombra del vento” di Carlos Ruiz Zafón. Mondadori, 2019.

Ultima nota: su alcuni siti, come ibs.it è stato scritto che la nuova edizione del libro avrebbe avuto una nuova prefazione dell’autore, ma visionando la copia in nostro possesso di questa prefazione non c’è traccia. Forse si trattava di un’idea iniziale poi scartata?

 

 



L’incipit:

«Ricordo ancora il mattino in cui mio padre mi fece conoscere il Cimitero dei Libri Dimenticati. Erano le prime giornate dell’estate del 1945 e noi camminavamo per le strade di una Barcellona intrappolata sotto cieli di cenere e un sole vaporoso che si spandeva sulla rambla de Santa Monica in una ghirlanda di rame liquido.
«Daniel, quello che vedrai oggi non devi raccontarlo a nessuno» disse mio padre. «Neppure al tuo amico Toms. A nessuno.»
«Neppure alla mamma?» domandai sottovoce.
Mio padre sospirò, trincerandosi dietro il sorriso dolente che lo seguiva come un’ombra nella vita.
«Ma certo» rispose a capo chino. «Per lei non abbiamo segreti. A lei puoi raccontare tutto.»»
(Carlos Ruiz Zafón)

Anno di pubblicazione: maggio 2004
Casa editrice: Mondadori
Prezzo originale: 18 euro
Pagine: 438


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    Il ritorno de Il Piccolo Principe a 70 anni dalla prima edizione

    Qualcuno di voi si ricorderà del mio post sulla prima edizione de Il Piccolo Principe dal titolo Il Piccolo Principe, il grande tesoro (chi volesse rinfrescarsi la memoria lo trova qui).

    Ora posso dire che quello è stato un post fortunato: aver rintracciato quella rara prima edizione del libro di Antoine de Saint-Exupéry, averne scritto la storia, ha aiutato questo piccolo blog a farsi conoscere un po’ di più e lo ha portato a un risultato bellissimo e inaspettato.

    Quale? questo che vedete nella foto qui sotto:

    Le copertine delle due edizioni de "Il Piccolo Principe" a confronto. A sinistra la prima edizione del 1949, a destra la nuova edizione fatta uscire per festeggiare i 70 anni dall'uscita nelle librerie.

    Le copertine delle due edizioni de “Il Piccolo Principe” a confronto. A sinistra la prima edizione del 1949, a destra la nuova edizione fatta uscire per festeggiare i 70 anni dall’uscita nelle librerie.

    Quest’estate, infatti, ho portato quella copia ha fatto un gita a Milano per farsi bella e per concedersi ai grafici della casa editrice Bompiani che hanno fatto diventare la sua copertina – dopo una cura di bellezza – la copertina della nuova edizione!

    Quest’anno, per i pochi che ancora non lo sapessero, Bompiani festeggia i suoi 90 anni e, tra le varie iniziative, sta ristampando in edizioni speciali alcuni dei libri che hanno fatto la storia della casa editrice milanese. Tra questi titoli, ecco quindi la riproduzione fedele della prima, rara e ricercata edizione de Il Piccolo Principe del 1949.

    Il libro, con tanto di fascetta che ne celebra l’anniversario, è un volume molto ben curato.: sovraccoperta, che come dicevamo, è l’esatta riproduzione dell’originale, come pure la copertina rigida color beige che riporta l’illustrazione del Piccolo Principe.
    La carta scelta rende giustizia a questa edizione, permettendone una comoda lettura.  La stampa sia del testo che delle illustrazioni originali dell’epoca vengono ancora più apprezzate nelle sue dimensioni del volume di 24×17 cm.

    Particolare dei dorsi delle due edizioni de "Il Piccolo Principe". Sotto la prima edizione del 1949, sopra la nuova edizione 2019.

    Particolare dei dorsi delle due edizioni de “Il Piccolo Principe”. Sotto la prima edizione del 1949, sopra la nuova edizione 2019.

    Copertina rigida per entrambe le edizioni. L'unica differenza sta nella stampa a pressione presente nella prima edizione del 1949.

    Copertina rigida per entrambe le edizioni. L’unica differenza sta nella stampa a pressione presente nella prima edizione del 1949.

    Questa versione “anniversario”, a mio parere la migliore in commercio (ricordiamo infatti che nel 2015 sono scaduti i diritti del libro e ora chiunque può pubblicare la propria edizione), è un regalo da farsi e da fare.
    Pensato sia per un pubblico adulto che per ragazzi, non è detto che nei prossimi anni (se Bompiani deciderà di farne una edizione limitata all’anno in corso) possa assumere anche un valore anche tra i collezionisti.

    Il prezzo popolare, di soli 10 euro, è sicuramente una scelta commerciale che invoglia l’acquisto.

    Alette interne del volume a confronto: stesso carattere tipografico, stesso testo e stessa impaginazione.

    Alette interne del volume a confronto: stesso carattere tipografico, stesso testo e stessa impaginazione.

    Pagina dei crediti della nuova edizione con riferimenti a siti web e alla "Prima edizione anniversario: settembre 2019".

    Pagina dei crediti della nuova edizione con riferimenti a siti web e alla “Prima edizione anniversario: settembre 2019”.

     

     



    L’incipit:

    «A Leone Werth
    Domando perdono ai bambini di aver dedicato questo libro a una persona grande. Ho una scusa seria: questa persona grande è il miglior amico che abbia al mondo. Ho una seconda scusa: questa persona grande può capire tutto, anche i libri per bambini; e ne ho una terza: questa persona grande abita in Francia, ha fame, ha freddo e ha molto bisogno di essere consolata. E se tutte queste scuse non bastano, dedicherò questo libro al bambino che questa grande persona è stato. Tutti i grandi sono stati prima bambini una volta. (Ma pochi di essi se ne ricordano). Perciò correggo la mia dedica:
    A Leone Werth
    quando era un bambino»
    (Antoine de Saint-Exupéry)

    Anno di pubblicazione: settembre 2019
    Casa editrice: Bompiani
    Prezzo originale: 10,00 euro
    Pagine: 123


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      Piccola Enciclopedia del Fallimento

      Spesso nella botte piccola c’è il vino buono, o almeno così suggerisce un proverbio popolare.

      È certamente vero che molto spesso in molti libretti, di piccole case editrici, c’è molto di buono.

      È il caso di questo piccolo caso editoriale dal titolo Piccola Enciclopedia del Fallimento illustrato da Davide Bart Salvemini, curato da Carlotta Colarieti e pubblicato da Hoppípolla Edizioni.

      Dal sito: Hoppípolla è una parola islandese intraducibile in italiano, perché non esiste un vocabolo che ne spieghi il significato: la traduzione più vicina è “saltare nelle pozzanghere” e si riferisce a quello che pare essere uno dei giochi preferiti dai bambini islandesi, semplice e divertente.

      Hoppípolla – Cultura indipendente per corrispondenza è balzata agli onori della cronaca per il suo sistema di business piuttosto unico in Italia: ai loro abbonati, ogni mese (o tre, sei, dodici) viene spedita una scatola con prodotti appositamente scelti con lo scopo di far scoprire nuovi creativi. Nelle scatole infatti si può trovare sì una pubblicazione editoriale (come la Piccola Enciclopedia del Fallimento), ma anche un oggetto di design, un suggerimento a scoprire un gruppo musicale, un prodotto illustrato, ecc…

      Tornando alla Piccola Enciclopedia del Fallimento, la pubblicazione, di un’ottantina di pagine, è una piccola antologia delle storie più bizzarre legate al tema del fallimento e delle speranze disattese.

      La prima edizione della Piccola Enciclopedia Fallimento, hoppípolla, 2019.

      La prima edizione della Piccola Enciclopedia Fallimento, hoppípolla, 2019.

      Storie, con le s minuscole, caratterizzate da un fallimento finale. Meno famose forse, ma non meno interessanti. Storie che hanno avuto sorti e destini diverse dal successo che avrebbero forse meritato, se la fortuna non avesse guardato altrove.

      Il nuovo punto di vista suggerito dagli autori è quello di allontanarsi dalla storia scritta dai vincenti, per riabbracciare il fallimento e la disfatta  come aspetti naturali dell’essere umano.

      La pagina dei crediti della prima edizione della Piccola Enciclopedia Fallimento, hoppípolla, 2019.

      La pagina dei crediti della prima edizione della Piccola Enciclopedia Fallimento, hoppípolla, 2019.

      Il retro copertina della prima edizione della Piccola Enciclopedia Fallimento, hoppípolla, 2019.

      Il retro copertina della prima edizione della Piccola Enciclopedia Fallimento, hoppípolla, 2019.

      Il libro nella sua prima edizione è già esaurito, sia sul sito dell’editore che nella maggior parte dei siti di vendita online. È infatti già in ristampa la seconda edizione (con nuovo materiale inedito), pre-ordinabile sul sito della casa editrice con uno sconto del -30% (qui il link).

      Possiamo sicuramente dire che, per il tema trattato, per caratteristiche editoriali come la qualità della carta utilizzata e l’originale metodo di distribuzione, questo libretto ha tutte le carte in regola per diventare un volume molto ricercato fra qualche anno.

      Pagina interna con le illustrazioni di Davide Bart Salvemini.

      Pagina interna con le illustrazioni di Davide Bart Salvemini.

      Pagina interna con le illustrazioni di Davide Bart Salvemini.

      Pagina interna con le illustrazioni di Davide Bart Salvemini.

      Un altro breve racconto di un fallimento. Piccola Enciclopedia Fallimento, hoppípolla, 2019.

      Un altro breve racconto di un fallimento. Piccola Enciclopedia Fallimento, hoppípolla, 2019.

      Indice. Piccola Enciclopedia Fallimento, hoppípolla, 2019.

      Indice. Piccola Enciclopedia Fallimento, hoppípolla, 2019.

      Pagina finale i dati della stampa relativi alla prima edizione del libro di Davide Bart Salvemini.

      Pagina finale i dati della stampa relativi alla prima edizione del libro di Davide Bart Salvemini.

       

       

      Anno di pubblicazione: gennaio 2019
      Casa editrice: Hoppípolla Edizioni.
      Prezzo originale: 17 euro
      Pagine: 79


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        L’edizione russa di Peter Pan illustrata da Miturich

        Quando ho aperto questo blog, avevo in mente una serie di volumi che prima o poi avrei voluto avere nella mia libreria (anche per questo ho chiamato così il blog :)).
        Piccole gemme, non sempre facili da trovare (sia in buone condizioni, sia a un prezzo onesto), ma sono sempre stato fiducioso che prima o poi ce l’avrei fatta.
        Da qualche giorno, infatti, posso finalmente depennare dalla lista dei desideri un libro che sognavo di avere da diversi anni.
        Eccolo qui:

        Peter Pan, edizione russa del 1971 illustrato da Miturich. Edizione piuttosto rara.

        Peter Pan, edizione russa del 1971 illustrato da Miturich. Edizione piuttosto rara.

        Non vi sforzate di leggere il titolo a meno che non riusciate leggere il cirillico.
        Si tratta di un’edizione russa di un classico dell’infanzia: Peter Pan di J.M. Barrie.

        Il libro viene pubblicato a Mosca nel 1971 per le edizioni Iskusstvo. La traduzione dall’inglese è affidata a Boris Zakhoder (uno di quei poeti che, dopo la morte di Stalin, vide nella letteratura per bambini un modo per aggirare la censura che affliggeva in quegli anni altre forme letterarie), mentre le illustrazioni sono dell’artista Mai Miturich, ancora oggi considerato uno dei più bravi illustratori della Russia Sovietica post bellica.

        Retro copertina essenziale dell'edizione russa di Peter Pan (1971), illustrato da Miturich.

        Retro copertina essenziale dell’edizione russa di Peter Pan (1971), illustrato da Miturich.

        La bellezza del volume è già intuibile dalla copertina cartonata in tela con stampa dei colori a rilievo in rosso, nero e oro. Ma sono le illustrazioni interne il vero capolavoro di questo libro. Le pennellate di acquarello di Miturich hanno caratterizzato quasi tutta la carriera dell’artista divenendo un suo tratto riconoscibile del suo stile.

        La tiratura di questo volume è di 50mila copie, ma è difficile trovarne una in condizioni eccellenti. Molte saranno state buttate negli anni e, inoltre, i libri che sono passati per le mani dei bambini difficilmente superano indenni la prova del tempo: più spesso infatti riportano macchie, disegni o sono totalmente privi delle sopraccoperte (che, se presenti, fanno salire la quotazione del libro. Vedi il post su Il Piccolo Principe di qualche giorno fa.).

        Pagine interne dell'edizione russa di Peter Pan (1971), illustrato da Miturich.

        Pagine interne dell’edizione russa di Peter Pan (1971), illustrato da Miturich.

        Quanto vale?
        Ovviamente la quotazione è variabile ma, a oggi, difficilmente troverete un esemplare a meno di 180 euro.

        Pagine interne dell'edizione russa di Peter Pan (1971), illustrato da Miturich.

        Pagine interne dell’edizione russa di Peter Pan (1971), illustrato da Miturich.

        Pagine interne dell'edizione russa di Peter Pan (1971), illustrato da Miturich.

        Pagine interne dell’edizione russa di Peter Pan (1971), illustrato da Miturich.

        Pagine interne dell'edizione russa di Peter Pan (1971), illustrato da Miturich.

        Pagine interne dell’edizione russa di Peter Pan (1971), illustrato da Miturich.

        Pagine interne dell'edizione russa di Peter Pan (1971), illustrato da Miturich. Testo in cirillico.

        Pagine interne dell’edizione russa di Peter Pan (1971), illustrato da Miturich. Testo in cirillico.

        Pagine interne dell'edizione russa di Peter Pan (1971), illustrato da Miturich. Testo in cirillico.

        Pagine interne dell’edizione russa di Peter Pan (1971), illustrato da Miturich. Testo in cirillico.

        Pagine interne dell'edizione russa di Peter Pan (1971), illustrato da Miturich. Testo in cirillico.

        Pagine interne dell’edizione russa di Peter Pan (1971), illustrato da Miturich. Testo in cirillico.

         

         


        L’incipit:

        «[non disponibile]»
        (J.M. Barrie)

        Anno di pubblicazione: 1971
        Casa editrice: Iskusstvo
        Prezzo originale: 15 copechi
        Pagine: 126
        Formato: 17×22 cm


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          L’estate che sciolse ogni cosa

          Ci sono libri molto conosciuti. Ciò, però, non significa che siano anche i più letti.
          Ognuno può riportare alla mente diversi esempi: da Il deserto dei tartari al Dottor Zivago, da Guerra e Pace a It o Anna Karenina, ecc…

          E poi ci sono libri (ancora) poco conosciuti. Ed è un peccato perché, una volta letti, ti convinci che tutti dovrebbero leggerlo. E quindi inizi a consigliarlo a tutti quelli che ti capitano sotto tiro o a regalarlo per i compleanni di amici e parenti, per esempio.

          Di solito in questo blog parliamo di libri già rari, raramente di possibili rarità future, ma questa volta vogliamo fare un azzardo, una piccola scommessa, dedicando un post a quello che un giorno spero diventi un libro ricercato.

          L’anno scorso, una delle mie libraie di fiducia* mi ha suggerito un’opera di una scrittrice americana, tale Tiffany McDaniel, dal titolo accattivante: L’estate che sciolse ogni cosa.

          Copertina della prima edizione del libro "L'estate che sciolse ogni cosa" di Tiffany McDaniel. Edizioni di Atlantide, 2017.

          Copertina della prima edizione del libro “L’estate che sciolse ogni cosa” di Tiffany McDaniel. Edizioni di Atlantide, 2017.

          Il libro, ho poi scoperto, gode di ottime recensioni anche online.
          Ma perché piace così tanto a tutti quelli che l’hanno letto? Senza dubbio la scrittura di Tiffany McDaniel è bella, lirica e struggente: una perla nel panorama mondiale. E non mi sembra poco.
          La storia potrebbe ricordare Stephen King e Neil Gaiman, ma forse più Harpeer Lee.
          La voce narrante nel romanzo è del tredicenne Fielding Bliss che, dopo molti anni, ricorda l’estate del 1984, proprio quella del titolo, quella che lo segnò profondamente. L’ambientazione è quella di una tipica cittadina del Sud degli Stati Uniti: Breathed, Ohio. Quello che dà il via a tutta la storia è un annuncio che il padre di Bliss pubblica sul giornale locale, in cui invita il diavolo a visitare Breathed. E il diavolo sembra rispondere, presentandosi nei panni di un ragazzino di colore “dagli occhi verdi come le foglie”. A incontrare per primo Sam (così si farà chiamare il ragazzino) è Fielding, che lo porta con sé a casa.  Nel frattempo, il caldo di quell’estate continua a sciogliere i gelati e i pensieri confondendo le certezze degli abitanti, e “il senso del bene e del male, dell’amore e della sofferenza, della fiducia reciproca e della paura.” (cit.)

          Il libro è pubblicato in Italia da una casa editrice piccola ma molto interessante: Edizioni Atlantide.
          Nata a fine 2015 da un progetto di Simone Caltabellota (già direttore editoriale di Fazi Editore ), Gianni Miraglia (marketing manager), Flavia Piccinni (responsabile redazione) e Francesco Pedicini (direttore di produzione), la casa editrice romana nella sua presentazione propone 10 titoli all’anno, 999 copie per ciascun volume, e vendita esclusiva nelle librerie indipendenti e in abbonamento. Niente Amazon quindi.

          Ogni copia del libro, per ogni stampa, reca il numero del volume da 1 a 999. "L'estate che sciolse ogni cosa" di Tiffany McDaniel. Edizioni di Atlantide, 2017.

          Ogni copia del libro, per ogni stampa, reca il numero del volume da 1 a 999. “L’estate che sciolse ogni cosa” di Tiffany McDaniel. Edizioni di Atlantide, 2017.

          I volumi pubblicati, con evidente cura, sono numerati da 1 a 999. Le pagine interne sono stampate su carta Aralda da 85 gr. della cartiera Favini, mentre le copertine sono stampate su cartoncino Chagall Bianco da 260 gr. delle cartiere di Cordenons.
          Il progetto grafico delle copertine è affidato a 3centogrammi.

          Insomma, finalmente una casa editrice che, oltre al contenuto, tiene in considerazione anche la forma.

          Pagina dei crediti con l'indicazione: luglio 2017. "L'estate che sciolse ogni cosa" di Tiffany McDaniel. Edizioni di Atlantide, 2017.

          Pagina dei crediti con l’indicazione: luglio 2017. “L’estate che sciolse ogni cosa” di Tiffany McDaniel. Edizioni di Atlantide, 2017.

          Il libro di Tiffany McDaniel, mentre sto scrivendo questo articolo, è alla sua sua sesta settima ristampa. E la particolarità molto apprezzabile e da me molto apprezzata della casa editrice è stata quella di cambiare i colori della copertina a seconda dell’edizione. Si passa quindi da un colore crema che caratterizza le edizioni Atlantide, al giallo, al rosa, all’arancione.

          Devo ammettere che ci ho messo un bel po’ per recuperare la prima edizione: essendo un titolo al di fuori del grande circuito editoriale le offerte sono assai limitate.

          Se tutto andrà bene, questo libro ha tutte le carte in regola per diventare un piccolo classico e la sua prima edizione, chissà, potrebbe accrescerne il valore.

          Ultima pagina del libro con indicato il mese e l'anno di stampa. "L'estate che sciolse ogni cosa" di Tiffany McDaniel. Edizioni di Atlantide, 2017.

          Ultima pagina del libro con indicato il mese e l’anno di stampa. “L’estate che sciolse ogni cosa” di Tiffany McDaniel. Edizioni di Atlantide, 2017.

           

          *Loriana Ursich, la responsabile della bellissima libreria all’interno dell’Antico Caffè San Marco di Trieste. 

           


          L’incipit:

          «Il caldo arrivò insieme al diavolo. Era l’estate del 1984 e il diavolo era stato invitato. Quel caldo torrido, no. C’era da aspettarselo che arrivassero insieme. Dopo tutto, il caldo non è forse il volto del diavolo? E a chi è mai capitato di uscire di casa senza portarselo dietro?
          Era un caldo che non scioglieva soltanto le cose tangibili, come i cubetti di ghiaccio, il cioccolato, i gelati. Ma anche l’intangibile.
          La paura, la fede, l’ira, e ogni collaudato modello di buon senso.
          Scioglieva l’esistenza della gente, gettandone il futuro in cima al mucchio di terra sulla pala del becchino.
          Avevo tredici anni quando è successo tutto.»
          (Tiffany McDaniel)

          Anno di pubblicazione: luglio 2017
          Casa editrice: Atlantide
          Prezzo originale: 26 euro
          Pagine: 384


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            Il piccolo principe, il grande tesoro.

            Prima di Harry Potter, solo un altro libro per ragazzi (e adulti) aveva avuto un successo così planetario.
            Il protagonista non veniva nemmeno da questo mondo: era il principe di un lontano asteroide abitato solo lui e da una piccola rosa, piuttosto vanitosa, di cui lui si prende cura.

            Avrete capito che stiamo parlando de Il Piccolo Principe, protagonista di un racconto dello scrittore francese Antoine de Saint-Exupéry, che dalla sua pubblicazione ha venduto più di 200 milioni di copie, divenendo una delle opere letterarie più famose del secolo scorso (fonte: historyofthelittleprince). Pensate che, a oggi, il romanzo vanta più di 160 traduzioni in tutto il mondo e più di 700 edizioni!

            La copertina della prima edizione italiana de Il piccolo principe. Bompiani, 1949.

            La copertina della prima edizione italiana de Il piccolo principe. Bompiani, 1949.

            Il libro viene pubblicato per la prima volta il 6 aprile 1943… in lingua inglese (a New York!) dalla casa editrice Reynal & Hitchcock. Questa è una delle curiosità legale al libro: verrebbe da pensare, infatti, che essendo un’opera scritta in francese lo sia anche la prima edizione.

            Invece, i lettori francofoni avranno la possibilità di leggere questo libro in lingua originale solo due anni più tardi dalla sua pubblicazione, cioè nel 1945, dopo la scomparsa del suo autore, avvenuta nel Mar Mediterraneo il 31 luglio 1944, in circostanze misteriose.

            In Italia, questo capolavoro della letteratura per ragazzi, uscirà solo nel 1949, stampato da Valentino Bompiani e con la traduzione dal francese di Nini Bompiani Bregoli.

            La prima edizione italiana ha una copertina color beige mentre la seconda (31 ottobre 1958) è di colore azzurro. Entrambe, al centro, riportano il ritratto del piccolo principe, ideato da Antoine de Saint-Exupéry stesso.
            Il libro si caratterizza, inoltre, per la presenza di dieci tavole a colori e disegni dell’autore che intervallano la narrazione. Pensate che recentemente una di queste illustrazioni (quella a pagina 17, per essere precisi), raffigurante l’astronomo turco citato nel romanzo, è stata messa all’asta a Parigi con una stima di vendita che si aggira tra i 400mila e i 500mila euro.

            Sotto la copertina, la prima edizione italiana de Il Piccolo Principe è colore beige.

            Sotto la copertina, la prima edizione italiana de Il Piccolo Principe è colore beige.

            Sì, ma quanto vale la prima edizione italiana?
            La risposta è “parecchio”.
            Ovviamente dipende dalle condizioni del libro, dalla presenza di tutte le pagine, da eventuali strappi o macchie e, soprattutto, dalla presenza o meno della sovraccoperta.
            Quest’ultima è una vera discriminante. La ragione è da ricercarsi nel fatto che i libri di questo tipo, quelli per l’infanzia, sono stati spesso molto usati e maneggiati dai bambini e dai ragazzi e quindi è sempre difficile trovare oggi degli esemplari in buone condizioni.
            Possiamo però dare delle stime generali: per il libro con sovraccoperta si parla di 1000-1200 euro. Senza, il prezzo scende già a 800. Tutto questo, come dicevo, per un volume in buone condizioni.

            Nelle prime pagine, la prima illustrazione e la pagina che riporta la data 1949.

            Nelle prime pagine, la prima illustrazione e la pagina che riporta la data 1949.

            Nelle ultime pagine la data di stampa del volume: 22 novembre 1949.

            Nelle ultime pagine la data di stampa del volume: 22 novembre 1949.

            Ultima curiosità: nel 2015 sono scaduti i diritti di traduzione e, da quell’anno, sul mercato italiano si sono moltiplicate le traduzioni e diverse case editrici hanno voluto stampare una loro edizione nel tentativo di trarre guadagno dal lavoro dell’aviatore-scrittore francese.
            Il diffondersi di milioni di copie di un romanzo rafforza il valore della prima edizione assoluta che diventa sempre più ricercata da un pubblico che cresce ancora di anno in anno.

            Una delle dieci tavole a colori presente nella prima edizione de Il Piccolo Principe. Bompiani, 1949.

            Una delle dieci tavole a colori presente nella prima edizione de Il Piccolo Principe. Bompiani, 1949.

             

            Risvolto della copertina della prima edizione del libro Il Piccolo Principe. Bompiani, 1949.

            Risvolto della copertina della prima edizione del libro Il Piccolo Principe. Bompiani, 1949.

             

             


            L’incipit:

            «A Leone Werth
            Domando perdono ai bambini di aver dedicato questo libro a una persona grande. Ho una scusa seria: questa persona grande è il miglior amico che abbia al mondo. Ho una seconda scusa: questa persona grande può capire tutto, anche i libri per bambini; e ne ho una terza: questa persona grande abita in Francia, ha fame, ha freddo e ha molto bisogno di essere consolata. E se tutte queste scuse non bastano, dedicherò questo libro al bambino che questa grande persona è stato. Tutti i grandi sono stati prima bambini una volta. (Ma pochi di essi se ne ricordano). Perciò correggo la mia dedica:
            A Leone Werth
            quando era un bambino»
            (Antoine de Saint-Exupéry)

            Anno di pubblicazione: novembre 1949
            Casa editrice: Bompiani
            Prezzo originale: 900 lire
            Pagine: 128


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              Walt Disney di Bob Thomas: la biografia definitiva

              Chi non conosce Walt Disney? disegnatore, imprenditore, produttore cinematografico, pioniere dell’intrattenimento e tanto altro.

              Di lui sono note sicuramente le fantasiose creature, a partire da Topolino che lo rese miliardario, ma pochi conoscono la sua vita e la sua storia. A colmare questo vuoto pensò, negli Anni ’70, un giornalista di Hollywood molto apprezzato: Bob Thomas.

              Recentemente scomparso all’età di 92 anni, nella sua lunga carriera Thomas ha avuto a che fare con tutte le maggiori star hollywoodiane e ha scritto una dozzina di biografie tra cui, la più interessante, sul geniale Walt Disney.

              1a edizione del 1980 di "Walt Disney" del giornalista Bob Thomas

              1a edizione del 1980 di “Walt Disney” del giornalista Bob Thomas

              Il libro, uscito negli States nel 1976 con il titolo “Walt Disney: An American Original“, è approdato in Italia grazie alla traduzione di Franco Marano nel febbraio del 1980, stampato e distribuito da Mondadori.

              Dopo anni di ricerche, e con la piena collaborazione della famiglie Disney che gli ha fornito l’accesso privilegiato a documenti e lettere riservate, Bob Thomas ha scritto la biografia definitiva dietro all’uomo che è divenuto una leggenda. Negli anni, soprattutto nel mercato americano, le ristampe del volume sono state molteplici, sempre con nuove vesti grafiche. Ancora oggi rappresenta un punto di riferimento per gli appassionati Disney.

              Nella versione italiana, in copertina troviamo un bel ritratto in bianco e nero di Disney seduto alla sua scrivania con un Paperino che sbuca sulla spalla e un Topolino in piedi davanti a lui. Un po’ amatoriale forse, ma in pieno spirito Anni ’80.

              All’interno, per essere certi di avere tra le mani la prima edizione, dovete cercare nella pagina dei crediti la voce “I edizione febbraio 1980” come nell’immagine qui sotto:

              Pagina intera con i crediti della 1a edizione di Walt Disney di Bob Thomas del 1980

              Pagina intera con i crediti della 1a edizione di Walt Disney di Bob Thomas del 1980

              Il volume si trova ancora in qualche mercatino, ogni tanto sui siti di aste online e il prezzo d’acquisto è ancora abbordabile: dai 30 euro fino ai nostri 70 per le copie conservate meglio.

              Consigliatissimo l’acquisto anche perché tutto ciò che è targato “Disney”, nel tempo, ha sempre rappresentato una forma di buon investimento.

               



              L’incipit:

              «Disneyland non è fatto solo per i bambini. Quand’è che una persona ha chiuso con l’infanzia? Chi può dire che un bambino sia completamente diverso da un adulto? Sono convinto che, in fatto di divertimenti, tutti, giovani e vecchi, cerchino la stessa cosa: basta trovare la formula giusta. Disneyland dovrà accontentare adulti e bambini.»
              (Bob Thomas)

              Anno di pubblicazione: 1980
              Casa editrice: Mondadori
              Prezzo originale: Lire (info non disponibile)
              Pagine: 426


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                Le “Ore giapponesi” di Maraini-San

                Nel 1957 esce in Italia, edito dalla casa editrice Leonardo Da Vinci, un libro dal titolo curioso, “Ore giapponesi”, scritto da un italiano che da qualche anno risiede nel paese del Sol Levante: Fosco Maraini. Giornalista-antropologo-scrittore ha vissuto a stretto contatto con il popolo nipponico tanto da poterne diventare un fedele osservatore. 

                1a edizione italiana di Ore giapponesi di Fosco Maraini.

                1a edizione italiana di Ore giapponesi di Fosco Maraini.

                Non è la prima volta che parliamo di un suo libro: qui abbiamo trattato della rara prima edizione italiana del volume “L’isola delle pescatrici“. 

                Questa prima edizione di “Ore giapponesi” ha sempre un discreto valore tra i collezionisti, soprattutto se dotato ancora di sovraccoperta e se in buone condizioni. Il suo prezzo varia tra gli 80 e i 140 euro. Senza dubbio, in questo caso, oltre al valore commerciale, c’è un valore intrinseco fatto di storie, racconti, fotografie di un mondo che purtroppo non c’è più, confermando il volume come uno dei testi più importanti per capire la società giapponese. 

                Infine, è interessante notare come, nel 2000, Maraini ha ripreso in mano questa edizione e ha deciso di ripubblicarla con note a fine di ogni capitolo, confrontando quello che fu e quello che è il Giappone oggi. La nuova edizione inoltre riporta un’introduzione a cura di Claudio Magris ed è pubblicata dalla casa editrice Corbaccio.

                1a edizione italiana di Ore giapponesi di Fosco Maraini e a fianco la nuova edizione ampliata.

                1a edizione italiana di Ore giapponesi di Fosco Maraini e a fianco la nuova edizione ampliata.

                Il consiglio, quindi, è quello di non farsi scappare questa prima edizione del libro se lo trovate in qualche mercatino o in qualche libreria antiquaria.

                Inserto fotografico nella 1a edizione italiana di Ore giapponesi di Fosco Maraini.

                Inserto fotografico nella 1a edizione italiana di Ore giapponesi di Fosco Maraini.

                Inserto fotografico a colori nella 1a edizione italiana di Ore giapponesi di Fosco Maraini.

                Inserto fotografico a colori nella 1a edizione italiana di Ore giapponesi di Fosco Maraini.

                 

                 


                L’incipit:

                «Per un tempo indeterminato, ma lunghissimo, l’aereo parve scivolare vagando, ad un’altezza imprecisa, come un uccello che riposa nel vento, sopra un tappeto di luci colorate fiorite improvvisamente nella notte.»

                (Fosco Maraini)

                Anno di pubblicazione: I edizione 
                Casa editrice: Ed. Leonardo Da Vinci
                Prezzo originale:  Lire 
                Pagine: 574


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